Il Muesli fa ingrassare?

il muesli fa ingrassare

La colazione del mattino richiede una buona dose d’energia, nutrienti e vitamine. Il pasto che si compie appena dopo il risveglio ci permette di accelerare il nostro metabolismo per tutto il resto della giornata e darci la giusta carica.
L’ideale quindi è mangiare alimenti che ci regalino l’energia necessaria per poterci così dedicare alle nostre attività quotidiane, mantenendo però un approccio all’insegna del gusto ma soprattutto del benessere.
Il Muesli rientra tra questa categoria ed altro non è che la miscela di cereali in fiocchi (avena in primis ma anche grano, corn flakes, orzo, frumento, segale), mescolati a frutta secca, fresca o disidratata, semi oleosi (nocciole, mandorle, noci, pinoli), uvetta sultanina e qualsiasi altro ingrediente di vostro piacimento e fantasia.
Fu inventato nei primi anni del 900 dal medico Svizzero Bircher Benner ma con il passare del tempo noi Europei l’abbiamo rivisitato più e più volte interpretandolo in molti modi diversi.

Quale Muesli scegliere

In commercio troviamo numerose tipologie di Muesli confezionato, schiacciato ed essiccato. Per sceglierne uno di buona qualità possiamo leggere l’etichetta della confezione analizzando gli ingredienti in esso contenuti, oltre che i valori nutrizionali.
Sono sconsigliati i Muesli contenenti grassi vegetali e zuccheri aggiunti, da preferire invece quelli arricchiti con zuccheri naturali come l’uvetta sultanina o il miele.
Possiamo scegliere la tipologia di cereali che preferiamo ma sono da privilegiare quelli integrali.

 

Muesli fatto in casa

Per assicurarci della qualità degli ingredienti e della loro leggerezza, possiamo scegliere di preparare il muesli con le nostre mani.
Questo ci permette di far sì che i nostri ingredienti base, come i cereali integrali nella loro forma naturale, mantengano le loro proprietà benefiche e non vengano contaminati dall’aggiunta di zuccheri nè di conservanti.
Gli ingredienti di cui avremo bisogno e che selezioneremo personalmente saranno cereali integrali in fiocchi, frutta secca o disidratata, semi, gocce di cioccolato fondente (facoltative), miele, olio evo, cannella in polvere (facoltativa).
Fluidificheremo olio e miele sul fuoco e poi a fiamma spenta uniremo tutti i nostri ingredienti (cioccolato escluso) precedentemente leggermente sminuzzati al mixer.
Il composto verrà poi trasferito e distribuito su una teglia ricoperta di carta forno e cotto per 10-15 minuti a 160°.
Capiremo che il nostro muesli è pronto per essere sfornato grazie anche al colore dorato che apparirà in superficie, ovviamente non dovrà essere troppo scuro. Se lo desideriamo possiamo distribuire le gocce di cioccolato sulla preparazione in fase di raffreddamento. Una volta terminato, il nostro muesli fatto in casa, potrà essere conservato in vasetti di vetro pronto per essere gustato o regalato.
Possiamo anche ideare una versione ancora più fresca e light tornando così alle origini proposte dal Dott. Benner.
Niente zuccheri nè grassi nè cottura, creiamo un muesli sotto forma di “zuppa” che andrà mangiata al momento. Basterà unire in una scodella voluminosa una base di cinque cerali integrali (avena, frumento, orzo, farro e segale) arricchita di semi oleosi (nocciole e mandorle) frutta secca (uvetta e bacche goji) frutta fresca (banana, mela, pera, kiwi e fragole) e per finire latte ed acqua. Il tutto a crudo, pronto in 30 secondi, il tempo di versare gli ingredienti nella ciotola e la colazione è servita.

Ma in sostanza il Muesli fa ingrassare? 


Non esistono alimenti che fanno ingrassare o dimagrire. Sono la quantità e la qualità degli ingredienti a fare la differenza.
Quindi se optando per un muesli confezionato sceglieremo un cereale integrale senza grassi vegetali nè zuccheri aggiunti avremo già compiuto un primo passo verso una scelta salutare. Il secondo passo sarà evitare l’eccessivo consumo di essi.
Anche la porzione quotidiana dovrà essere rapportata al nostro fisico e consumo calorico giornaliero quindi attività fisica.
Il prodotto fatto in casa resta però la scelta più consigliata sia dal punto di vista delle calorie più contenute sia perchè un prodotto casalingo è preparato con ingredienti selezionati quindi semplici e naturali.
Questo permette un miglior e più facile assorbimento di vitamine e minerali, rispetto al prodotto industriale contenente invece coloranti, addensanti, grassi idrogenati e vitamine sintetiche che ostacolano questo processo.

Come si mangia

Il Muesli può essere accompagnato da una tazza di latte (di qualunque tipologia), uno yogurt o ancora da una spremuta.
Se essiccato può essere messo in ammollo la sera precedente nella bevanda preferita e degustato il mattino seguente magari accompagnato a della frutta fresca, ottenendo così il famoso porridge.
Questo alimento quindi ci consente di variare con gli accostamenti e si presta bene sia caldo che freddo.

Riassumendo

Il muesli è ricco di fibre e grassi buoni, va semplicemente dosato ed accostato a bevande ed alimenti altrettanto salutari.
Conferisce molta energia al corpo quindi è consigliabile assumerlo come primo pasto della giornata sia per favorire l’assimilazione dei suoi nutrienti, sia per consentirci di bruciare le calorie assunte durante la giornata con il lavoro, lo studio e lo sport.
E’ quindi sconsigliato mangiare muesli dopo i pasti principali per queste motivazioni, soprattutto la sera prima di andare a dormire.
Seguendo questi piccoli accorgimenti non avremo alcun effetto negativo sulla nostra linea anzi, conferiremo maggior benessere al nostro corpo per le vitamine ed i minerali assunti, oltre che un aiuto alla nostra regolarità intestinale grazie alle numerose fibre assunte.

Non resta altro da fare che scegliere il proprio cereale in fiocchi preferito, unirlo ai condimenti consigliati ed in pochi minuti avrai il tuo muesli fatto in casa, fresco sano e gustoso.

Dieta Dukan, ricette a colazione per la fase di attacco

La dieta Dukan è un regime alimentare dietetico inventato dal Dott. Pierre Dukan che ha ottenuto e continua ad ottenere un grande successo fra tutte le celebrità e non solo.La caratteristica principale è che si può mangiare, non soffrendo la fame, ma solo determinati alimenti (soprattutto nella prima fase), come: Latticini, carne, pesce, uova, niente grassi ma solo proteine e tutto in abbondanza.

La dieta Dukan si svolge in 4 fasi: di attacco, di crociera, di consolidamento e di mantenimento.

vediamo i pro e i contro di questa alimentazione.

I pro

sicuramente la perdita di peso è veloce, dopo la fase iniziale ti permette 2 cene “libere” alla settimana, per evitare la frustrazione.
se seguita ha una buona duratura per il mantenimento del nuovo peso corporeo.
Esiste un libro ricco di nuove ricette iperproteiche.

I contro

Attenzione alla fase d’attacco è povera di fibre e bisogna fare attenzione alla costipazione.
La fase d’attacco (la più restrittiva) ha le stesse controindicazioni di una normale dieta iperproteica, cioè il rischio di carenze.Sarebbe meglio completare la propria alimentazione con integratori di vitamine e minerali per evitare problemi.
Le uova e la carne assunte in grandi quantità possono far aumentare il tasso di colesterolo nel sangue.
È monotona e vincolante: si mangiano solo proteine.
Nella fase di mantenimento, per poter mantenere il peso bisogna mangiare a vita tutti i giovedì soltanto pasti proteici.

COLAZIONE PER DIETA DUKAN

Ma Cosa possiamo mangiare a colazione se stai seguendo la dieta Dukan?
La colazione è il momento più importante della giornata,e questo si sa, è quello che serve a dare l’energia per tutto il giorno, e ancora di più nella dieta Dukan.
Nella fase di attacco le restrizioni alimentari sono piuttosto rigide, ma con una colazione adatta, e nel rispetto delle linee guida della dieta, si può arrivare a fine giornata con la giusta energia evitando la fame che spinge a mangiare quello che si ha sotto mano.

In italia la stragrande maggioranza delle persone a colazione assume degli alimenti dolci e allora come seguire un alimentazione ricca di proteine e veramente povera di zuccheri a colazione?
Attraverso delle ricette create ad ok si riesce a seguire un regime proteico, a ridotto introito di zuccheri.
La colazione è il momento più importante della giornata, quello che serve a dare l’energia per tutto il giorno, e lo è ancora di più nella dieta Dukan. In fase di attacco le restrizioni alimentari sono piuttosto rigide, ma facendo una colazione adatta, sempre nel rispetto delle linee guida della dieta, si può arrivare a fine giornata senza vuoti che spingono a mangiare quello che si ha sotto mano.

Di seguito troviamo 3 ricette pensate per la fase di attacco della famosa dieta del medico francese.

Latte e avena e uovo sodo

Bere un bicchiere di latte scremato e caffè unito a 1 cucchiaio e mezzo di crusca d’avena e, a chi lo desidera, un uovo sodo.
Lo zucchero è vietato nella dieta Dukan, consentito invece l’aspartame.
Nella fase d’attacco la quantità di crusca d’avena consentita al giorno è di un cucchiaio e mezzo, ed è il solo carboidrato concesso in questa fase, perché è ricca di fibre solubili che, gonfiandosi nello stomaco, inducono subito il senso di sazietà. L’elevata viscosità della crusca d’avena aiuta, anche, a proteggere la mucosa intestinale e rallenta l’assorbimento degli zuccheri e dei lipidi.

Mousse di yogurt e cannella

Ricetta per 2 persone:
– 2 albumi
– 2 vasetti di yogurt naturale magro (0% di grassi)
– 1 cucchiaio di cannella in polvere
– 3 cucchiaini di dolcificante sintetico in polvere

In una ciotolina mescola lo yogurt con la cannella e il dolcificante. Incorpora delicatamente gli albumi montati a neve. Mangia subito.

 

Omelette al tofu

Per gli amanti della colazione salata un’idea di colazione proteica dal gusto salato.

Ricetta per 4 persone
– 2 uova
– 2 cucchiaio di salsa di soia
– 1 spicchio d’aglio affettato
– 1/2 cipolla bianca
– 400 g di tofu naturale tagliato a dadini
– qualche goccia di olio extravergine d’oliva per ungere la padella antiaderente

Procedimento
In una ciotola, sbatti le uova con la salsa di soia, l’aglio, la cipolla e un pizzico di pepe; aggiungi il tofu e mescola. Cuoci l’omelette a fuoco dolce in una padella antiaderente leggermente oliata.
Perché l’uovo e il tofu
Uova: alimento proteico ma attenzione se si ha il colesterolo alto. In questi casi è il caso di limitare il consumo a 3-4 tuorli la settimana, mentre l’albume, proteina pura per eccellenza, può essere consumato senza restrizione.

Tofu: è un alimento ricco di proteine vegetali, dalla consistenza simile al formaggio fresco, ma ricavato dalla soia.

Per i più golosi esistono anche torte fatte in casa da poter magiare sia dalla fase di attacco

Colazione a Londra: cosa mangiare?

colazione a londra

Sappiamo benissimo che in tutto il mondo la Colazione è il pasto più importante della giornata. Maggiore sarà la necessità del nostro apporto di energia se ci troviamo in vacanza, e cerchiamo di visitare il maggior numero di posti e vedere il più possibile. Questo si traduce in milioni di passi, e moltissimi mezzi da prendere, con conseguente spreco di energie.

Allora cosa c’è di meglio di una ricca colazione prima di andare a godersi la città? Londra ad esempio, ha moltissime cose da vedere, e una rete metropolitana molto ampia che collega ogni angolo della città. Ma vediamo cosa ci offre dal punto di vista della colazione.

 

Cosa si mangia a colazione a londra

Gli inglesi sono un popolo che notoriamente non ha il corrispettivo per il nostro pranzo. Noi in Italia quando ci fermiamo a pranzo cuciniamo per bene e realizziamo un pasto completo.

A Londra invece il lunch non è così ricco, anzi è un break piuttosto veloce, nella pausa piccola che tradizionalmente si concedono nel mezzo del turno lavorativo della giornata.

Per questo per loro non è importante la colazione, ma un vero e proprio apporto energetico che deve portarli fino a fine giornata in pratica.

Ci troviamo quindi, se decidiamo di rispettare la colazione nel modo tipico britannico, a mangiare un piatto completo come fosse un pranzo con contorno di cena.

La English Breakfast è notoriamente composta da pancetta, uova, patate fritte, funghi e pane tostato. Accompagnato da una tazza di tè con latte. Spesso ci aggiungono anche il black pudding, ovvero il corrispettivo inglese del nostro italico sanguinaccio.

 

Colazione dolce a Londra

Se siamo più amanti dei dolci, la capitale del Regno Unito non si fa pregare, e ci offre nel percorso turistico in città un’innumerevole selezione di cose buone.

Biscuiteers Boutique and Icing Cafe ad esempio ci riempie gli occhi con i suoi biscotti glassati per ogni occasione, così come Fabrique per i dolci in stile svedese lievitati alla cannella e cardamomo. Londra accoglie quattro filiali di Fabrique.

Un’alternativa ancora sono i deliziosi macaroons e cupcakes presenti in diversi esercizi di pasticceria presenti in città.

 

Colazione italiana a Londra

Noi abbiamo comunque le nostre tradizioni, ed il classico Cappuccino e Cornetto non è proprio di tradizione britannica. Ma Londra si sa è una città internazionale, e offre quindi diversi posti dove gustare la colazione tradizionale italiana. Abbiamo approfondito qui in un articolo specifico i migliori.

Colazione economica a Londra

Nell’immaginario collettivo Londra viene percepita come una città abbastanza ostica dal punto di vista economico, ma è costosa come molte altre capitali se si gira da turisti e non si osserva o non si conosce bene la città.

Londralowcost.net ci indica che per fare una completa English Breakfast come si deve, si parte invece addirittura da 3,29 Sterline! Diciamo un prezzo fortemente abbordabile considerando che in questo caso costa meno che in Italia.

Regentcy Cafe è uno tra i posti più recensiti di Londra in fatto di colazioni, e si trova All’angolo tra Page Street e regency Street, anche se ha l’aria essenziale è molto visitato e c’è la fila fuori per gustare le sue abbondanti colazioni.

The William Morris ad Hammersmith è il candidato da 3.29 Sterline Full English Breakfast, un pub vicino alla metro Hammersmith molto frequentato.

A LAMBETH ROAD c’è invece The Corner Cafe con la sua Colazione inglese a 3.50 Pounds, e la possibilità di fare colazione anche fuori, molto frequentato da gente locale.

Quindi in definitiva se pensiamo che la colazione inglese a Londra abbia prezzi irraggiungibili, ci sono diverse opportunità che ci fanno ricredere.

 

 

 

 

Il Cappuccino Perfetto

Il cappuccino è una bevanda di origine italiana composta da caffè e latte montato a vapore.

Il nome si riferiva, in passato, alla somiglianza con il color marrone del saio dei frati cappuccini. Le sue origini sembra infatti, siano strettamente correlate alla diffusione dello stesso caffè in Europa nell’Impero austro-ungarico del XVII-XVIII secolo.
Una leggenda indica l’origine del suo nome alla vicenda di un frate cappuccino, padre Marco da Aviano, inviato nel settembre 1683 da papa Innocenzo XI a Vienna, per convincere le potenze europee a una coalizione contro gli Ottomani musulmani che la stavano assediando. Il frate in questione, in una caffetteria viennese, avrebbe “corretto” per la prima volta un caffè troppo forte con del latte, e la nuova bevanda da allora sarebbe stata soprannominata kapuziner,cioè «cappuccino» in tedesco.

Alla fine dello stesso secolo, la moda del cappuccino si era concentrata sulla preparazione manuale della schiuma da latte in cima; ma con l’arrivo sul mercato delle prime macchine di caffè espresso ai primi del XX secolo che la bevanda cominciò a prendere l’attuale forma, anche grazie alla schiuma da latte montata attraverso il vapore.

In Italia, è amato maggiormente zuccherato, spesso accompagnato da cornetti (croissant) o altri prodotti da forno o di pasticceria.

Un buon cappuccino, accompagnato da un cornetto appena sfornato, rappresenta il binomio perfetto della colazione italiana. Quando si entra in un bar e si ordina il cappuccio ci si aspetta di berne uno a regola d’arte.

Il cappuccino di solito è composto da circa 125 mL di latte e 25 mL di caffè. La schiuma dev’essere densa, non ariosa e che occupi circa un terzo della tazza da cappuccino. Talvolta, a chi piace, per completare, si aggiunge una spolverata di cacao.

Come preparare un cappuccino perfetto?

Per preparare un buon cappuccino, oltre ad un buon caffè espresso serve un latte di alta qualità.
E’ preferibile utilizzare latte fresco intero poiché il suo alto contenuto di grassi contribuisce a dare gusto al cappuccino; ed è utile anche per una buona montatura del latte in quanto un alto contenuto di proteine contribuisce alla sua cremosità.

per preparare un cappuccino perfetto molto importanti sono anche le caratteristiche che devono avere il bricco e la macchina da caffè.
Il bricco deve essere in acciaio inox non troppo spesso per poter sentire la temperatura interna. La dimensione del bricco deve essere proporzionale alla quantità di latte da scaldare. Per creare una schiuma perfetta serve vapore secco; l’estremità della lancia della macchina con un’inclinazione di 40 – 45° favorisce la rotazione del latte, e questo è necessario per ottenere una crema compatta.

Mentre si lascia riposare per qualche secondo il latte nel bricco si prepara un ottimo espresso; il caffè dovrebbe corrispondere ad 1/3 del volume della tazza, i restanti 2/3 saranno per la crema di latte. Per compattare meglio la schiuma ed eliminare ogni bolla d’aria, muovere il bricco in modo da far ruotare velocemente il suo contenuto fino ad ottenere una crema densa e lucida in superficie.
Una simpatica pratica in uso è la realizzazione di decori sul cappuccino: si versa il latte nella tazza modulando attentamente il flusso (più intenso all’inizio) e muovendo la tazza per ottenere il disegno desiderato.

Se non avete una macchina per caffè e cappuccino potete comunque riuscire a fare un buon cappuccino in casa con gli strumenti appositi, ormai in vendita in tutti i negozi di casalinghi, ma anche con due cose in casa avete di sicuro: un frullatore a immersione oppure basterà un barattolo o una bottiglia.

Prendete un barattolo di vetro versate il latte e chiudete con il coperchio. Prendete il barattolo con il latte e sbattetelo per 30 secondi shakerandolo.
Poi basterà togliere il coperchio, mettetelo nel microonde scaldarlo per altri 30 secondi,e così otterrete una bella schiuma.

Se volete invece facilitarvi un pò le cose allora in commercio ci sono ottimi montalatte, anche detti cappuccinatori, che sono facili e veloce da usare: fanno tutto da soli, e sarà facile preparare un cappuccino o caffè macchiato rispetto a farlo manualmente.

Una cosa positiva è quella di non rischiare di bruciare il latte come potrebbe capitare usando un pentolino sul gas; temperatura massima viene regolata prima dell’avvio o è già preimpostata dal produttore del montalatte.

Di sicuro possiamo contare su un ottima qualità della schiuma anchè rispetto a quella ottenuta col vapore delle macchine per caffè elettrice casalinghe, in quanto a differenza delle macchine del bar, quello delle macchine del caffè espresso che abbiamo in casa manda vapore acqueo, quindi, un minimo di acqua entrerà in contatto con il latte e andrà a mischiarsi con quest’ultimo.

Se invece avete il Bimby, potete fare un ottimo Cappuccino Bimby in pochi minuti, sarà ottimo il cappuccino e la sua schiuma.

Colazione: I Biscotti Grancereale fanno ingrassare?

Gran Cereale del Mulino Bianco, fanno ormai parte della tradizione della colazione italiana.

Biscotti Integrali molto noti, e molto “mangiati”.

A Voi Piacciono?

La domanda che ci facciamo oggi è:

“I Grancereale Fanno Ingrassare?”

Cerchi Un Biscotto Ricco di Fibre senza grosse quantità di grassi saturi? Scopri quello più adatto a te

Ovviamente in caso di abuso tutto fa ingrassare, ma una giusta quantità all’interno di una dieta varia e priva di grassi saturi forse è l’ideale per chi vuole evitare l’accumulo di adipe.

Approfondiamo meglio.

I Gran Cereale del Mulino Bianco hanno valori nutrizionali ottimi, se rapportati ad altri biscotti che si trovano generalmente sui banchi dei supermercati.

1 biscotto Grancereale classico (10,8gr) ha:

Quali Sono i Biscotti sul Mercato più Ricchi di Fibre?

Quindi si può dire che non è il caso specifico di biscotti insani, ma spesso i cereali integrali vengono confusi quando sono presenti in preparati per la colazione ad alto contenuto di zuccheri, che in un certo modo inibiscono i benefici delle fibre contenute nei cereali, portando in realtà grassi idrogenati all’organismo.

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I Gran Cereale sono quindi biscotti dietetici?

Non propriamente ma nelle fasi di allenamento intensive in palestra orientate a mettere su massa, possono far parte della colazione degli sportivi, perché sono diversi da altri biscotti molto più improbabili come elementi per la colazione salutare.

Indicativamente 4 o 5 biscotti integrali Gran Cereale, abbinati ad una tazza di latte scremato o meglio ancora di soia, non compromettono assolutamente la tipologia di dieta. E’ vero che contengono una dose di zuccheri, ma proprio il fatto di consumarli a colazione permettono di dare il giusto boost all’inizio della giornata senza squilibrare il tasso di zuccheri assunti durante tutto l’arco del giorno.

il successo del Biscotto Gran Cereale è dovuto al semplice fatto che è fatto con pochi, ma semplici e sani ingredienti trasmettono un gusto originale senza apportare grosse quantità di grassi o zuccheri eccessivi. A dimostrazione di questo i biscotti Gran Cerale e gli altri prodotti, dalle barrette, ai crackers, alle brioches, sono fatti senza olio di palma e questo vuol dire eliminare i grassi saturi. Ci sono diverse varianti di biscotti Gran Cereale: alla frutta, classico, croccante, digestive e al cioccolato.

I Biscotti ricchi di Fibre Fanno Ingrassare? Scoprilo nella Nostra Infografica

I Gran Cereale al Cioccolato fanno ingrassare?

Essendo realizzati con parti di fave di cacao, notoriamente non grassi saturi, si può affermare tranquillamente che non fanno ingrassare, se consumati soltanto a colazione in quantità adeguate, 3/5 unità per pasto mattutino, e abbinati ad un regime alimentare equilibrato.

E’ bene valutare se consumare biscotti a colazione, ma sicuramente i Grancereale sono tra i biscotti sul mercato quelli più indicati per una colazione corretta.

Ami i Cereali nel latte?

Allora non puoi fare a meno di provare il mix di cereali e Cioccolato firmati Gran Cereale!

Ricchi di fibre e con il 60% di grassi in meno.

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iCappuccino ha svolto una ricerca sui migliori biscotti a base di fibre presenti sul mercato.

Quale biscotto ricco di fibre preferisci? E poi, i biscotti ricchi di fibre, lo sono davvero? Lascia la tua e-mail e RICEVI SUBITO l’infografica!

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Colazione Energizzante: Uovo Sbattuto al Caffè

Vi capita mai di fare colazione con l’uovo sbattuto? Una tradizione prettamente italiana. Mi ricordo quando mia madre da piccolo me lo preparava “perché l’uovo fresco fa bene”. Sbatteva forte forte, ed era un sapore fortissimo, mi ricordo il profumo solo a parlarne. Oggi vediamo una variante “al caffè”, offertaci da Ricetteromane.it. Una tradizione rivisitata, con stile. Buona lettura.
Inizio la colazione con l’uovo sbattuto ed una fetta di pane da quando facevo l’università. E’ un’iniezione di energia di cui non posso fare a meno. Considerando che senza caffè non riesco ad iniziare la giornata ho pensato a come abbinare questi due ingredienti. Ed ho trovato questa ricetta che trovo buonissima e che vi propongo.
Per questa ricetta bisogna anzitutto pensare a come scegliere l’ingrediente fondamentale: ossia l’uovo. Devono essere fresche, possibilmente biologiche. Vanno scelte nel migliore modo possibile, per avere un risultato salutare ed ottimo dal punto di vista del gusto.   Ingredienti dell’uovo sbattuto e caffè (per 1-2 persone)   2 uova freschissime 6-8 cucchiaini di Demerara (ideale per il caffè) caffè a piacere. Si può ovviamente usare anche lo zucchero raffinato bianco normale. Il gusto ovviamente influenza il sapore della ricetta. Se volete che prevalga l’uovo, metterete lo zucchero bianco che ha un sapore piuttosto neutro; se invece vi piace il sapore dello zucchero, mettete il Demerara. Integrare con frollini, possibilmente integrali. Io preferisco Gran Cereale del Mulino Bianco. Preparazione Rompere le uova e separarle dall’albume. I modi sono tre: Il modo complicato: rompete l’uovo a metà e passate il tuorlo da un mezzo guscio all’altro fino a che non vi sarà più albume. Il modo semplice: rompete l’uovo in una recipiente sufficientemente largo e prendete il tuorlo con una schiumarola. Usare l’apposito separatore di tuorli che trovate in ogni negozio di attrezzature da cucina. Servendovi di un miscelatore o di un cucchiaino montare energicamente i tuorli fino ad ottenere un composto spumoso ed omogeneo. Metteteci poi lo zucchero demerara e mischiate ancora un poco in modo energico. Preparare quindi il caffè nella vostra moka preferita. Mettete qualche goccia di caffè sui frollini e poi, sopra, metteteci la spuma che avete preparato nel modo descritto. Infine, mettete il tutto su un vassoio e portatelo a letto alla vostra fortunata metà. Ve ne sarà riconoscente. Ricetta a cura di www.ricetteromane.it  

Come usare i fondi di caffé per le nostre piante

fondi-di-caffe

Fondi di caffè, residui del nostro abituale consumo di caffè. Molte volte li gettiamo, anzi sempre direi, ma ne dovremmo apprezzare le sostanze che contengono.
per quale motivo? Perché sono utilissimi alle nostre piante, per avere fiori come le ortensie dai colori intensi e nutrire al meglio moltissime varietà di piante del nostro orto o del nostro giardino.

I fondi di caffè riducono il ph del terreno e mettono in condizione i fiori di avere colori intensi. In Più arricchiscono il compost, oppure aggiunti ai semi delle piante da orto favoriscono la crescita rigogliosa delle nostre piante.

I Fondi di caffé, soprattutto in Italia, paese dove se ne consuma in grossa quantità, sono una risorsa importantissima per curare al meglio giardini e orti.

Contengono calcio, azoto, potassio, magnesio e altre sostanze minerali. Per questo sono concime utile per le piante da orto.

In genere vanno mescolati alla terra oppure sparsi nel terreno, per quanto riguarda la loro conservazione, per evitare che siano attaccati da muffe, è bene conservarli in sacchetti di plastica o contenitori di vetro asciutti.

Gli alberi da frutta e le piante da orto beneficiano molto dei fondi di caffè perché contengono azoto in quantità. Inoltre allontanano lumache, formiche e vermi, che rovinano le nostre piante.

Le foglie verdi invece amano i fondi mescolati ad acqua, perché in questo modo si realizza un fertilizzante naturale.

L’utilizzo in sinergia con cenere o calce li rende ancora più completi come sostanze utili per realizzare un concime.

Un’utilità alta si ha anche nella coltivazione dei funghi, che possono essere coltivati anche in casa, mescolando il terriccio con i fondi di caffè. Successivamente aggiungere il micelio per far crescere i funghi.

L’equilibrio tra terra e fondi di caffè vuole il 10% di fondi di caffé in luogo di un 90% di terriccio.

per realizzare un buon compost organico, è consigliato aggiungere due tazze di caffè al compost, una volta alla settimana.

Caffè arabica e robusta: quali sono le differenze ?

Molto spesso, soprattutto nei bar o anche nelle pubblicità, sentiamo parlare di due tipologie di caffè: l’arabica e la robusta.

Nonostante facenti parte della stessa famiglia, si tratta di due piante molto diverse tra loro, ognuna delle quali ha caratteristiche ed aromi ben precisi. Molto ovviamente dipende anche dal tipo di tostatura e lavorazione, ma spesso le due varietà in questione vengono miscelate per ottenere sapori più bilanciati.

Vediamo quali sono quindi le caratteristiche di ognuna.

Caffè Arabica

Il caffè arabica costituisce circa il 70% della produzione mondiale, ed è coltivato principalmente in Africa, Papua Nuova Guinea e, soprattutto, America Latina, con il Brasile e la Colombia in testa.

Questa varietà richiede molte attenzioni ed è molto soggetta ad attacchi di insetti e parassiti. Proprio per questo tra le due è anche quella più costosa.

Cresce inoltre solamente ad altezze superiori ai 600m. In termini di sapore è difficile da definire, in quanto esistono molte sottovarietà, ma generalmente viene definito come dolciastro, con aromi di noci e talvolta anche marzapane. Proprio per questo motivo si abbina molto bene al latte.

Caffè Miscela Robusta

Come avrete intuito la robusta è prodotto in quantità minori ammontando solamente al 30% della produzione mondiale. Rispetto all’arabica il chicco ha una forma più rotondeggiante e può essere cresciuto ad altezze più basse che oscillano tra i 200 e gli 800 metri. La maggior parte della produzione proviene dall’Africa e dall’Indonesia. Non solo, è una pianta anche molto resistente agli attacchi di insetti a parassiti, richiedendo quindi costi minori per il mantenimento: proprio da qui infatti il nome robusta. Le piante inoltre, a parità di volume di coltivazione, producono una quantità di bacche molto maggiore, contribuendo ancora di più ad un costo contenuto per il consumatore finale. A livello di sapore, esso viene spesso definito come molto amaro, quasi di gomma bruciata: questo è dovuto in parte anche al contenuto di caffeina che è del doppio rispetto all’arabica. Quale delle due è migliore ? Raramente troverete in vendita miscele di robusta assoluta (se non nel caffè solubile): spesso viene infatti mischiato all’arabica in modo da aumentare il contenuto di caffeina e donare una migliore struttura e crema al nostro espresso.

Lo stesso non è però vero per l’arabica che potete trovare anche in forma assoluta. Questo però corre il rischio di donare al caffè un sapore poco bilanciato e troppo sulle note dolci. A seguito di queste osservazioni possiamo sostenere che una miscela composta da arabica e robusta è l’ideale se preferite un caffè espresso, ma se volete invece qualcosa che si abbini meglio con il sapore del latte, potete anche optare per un’arabica 100%.

Esistono inoltre anche altre varietà di caffè tra cui ricordiamo la Liberia e la Charrieriana: quest’ultima ha la particolarità di non contenere caffeina. Esse costituiscono una percentuale inferiore all’1% della produzione mondiale.

Caffè in gravidanza, si può?

Quella del caffè in gravidanza è una delle questione più dibattute: molte sono le future mamme che decidono di tagliare completamente il consumo di questa bevanda per evitare
rischi.

Un consumo moderato però, parola da tenere bene a mente, può portare a benefici secondo alcuni recenti studi, come ad esempio quello di regolare la pressione troppo bassa
Insomma, tirare un giudizio sull’argomento non è facile. Infatti anche se la letteratura scientifica è ricca di studi a riguardo, i risultati ottenuti sono molto spesso contrastanti.
Cerchiamo quindi di analizzare entrambi i punti di vista, partendo da quelli che possono essere i rischi.

Caffè in gravidanza: rischi ed effetti negativi

I rischi che si corrono se si eccede nell’assunzione della caffeina durante la gravidanza possono essere anche gravi; tra essi figurano problemi di vascolarizzazione della placenta,
restrizioni della crescita fetali e perfino aborto. Uno studio effettuato nel 2008 ha infatti dimostrato come un consumo di caffeina superiore
ai 200mg al giorno possa raddoppiare il rischio di aborti spontanei. Non è ben chiaro però se il rischio sia contenuto nella caffeina in sè, o nel fatto che coloro
che consumano un maggiore quantitativo di caffè giornalmente hanno generalmente livelli di stress più alti e sono spesso anche fumatori.

Quanto caffè assumere si può bere durante la gravidanza ?

E’ difficile stabilire una quantità precisa di caffeina che è possibile assumere durante la gravidanza, dato che serve prendere in considerazione sia il peso che l’età. Possiamo però
tirare fuori alcune linee guida. Secondo molte autorità come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il limite si stanzia a circa 200mg di caffeina al giorno per le donne in gravidanza. Se volessimo essere più precisi
ci riferiamo ad un valore di circa 4mg per kg di peso, che scende però a solo 1mg per kg nei soggetti sotto i 18 anni. Questo equivale a circa 2 o 3 caffè espresso del bar, mentre solamente un paio dalla moka,
dato che in questo caso il contenuto di caffeina si aggira intorno ai 100mg per tazzina. E’ necessario però stare attenti anche alla propria alimentazione: difatti il caffè non è l’unico
alimento che contiene caffeina. Tra le sostanze che contengono alte concentrazioni di questa sostanza è bene ricordare infatti la coca cola, gli energy drinks in generale, il thè (in particolare quello nero: caffeina e
teina sono infatti la stessa cosa) ed addirittura il cioccolato che può contenere 50mg di caffeina ogni 100 grammi, in particolar modo quello fondente. Questo può far correre il rischio di assumere quantità eccessive anche se il consumo di
caffè è limitato.

Ed il decaffeinato ?

Il caffè decaffeinato può essere bevuto in gravidanza è può aiutare a mantenere basso
l’apporto di caffeina non dovendosi così preoccupare troppo dell’alimentazione.
Occorre tuttavia fare una precisazione anche in questo caso. Spesso infatti i decaffeinati
vengono ottenuti tramite il trattamento con solventi chimici. Molti di questi composti in realtà
vengono smaltiti durante il processo di torrefazione, ma è sempre meglio non esagerare per
evitare di immetterne quantità eccessive nel nostro organismo.

Caffè e Sigaretta stimolano ad andare in bagno?

Binomio indissolubile per ogni fumatore che si rispetti: fumare una sigaretta dopo aver compiuto il rito del caffè. Mattina, pomeriggio, sera, non c’è un momento particolare per scegliere questo momento quasi mistico. Il caffé chiama la sigaretta e, nella quasi totalità dei casi, il ritiro si conclude con un momento di rilassamento in bagno.

E’ proprio il caso di dire che nell’immaginario collettivo caffè e sigarette vanno a braccetto.

Sono stati fatti negli anni diversi approfondimenti e studi scientifici sull’argomento, e sembra che il fenomeno del bagno subito dopo caffé e sigaretta sia una manifestazione causata e generata da uno dei due elementi.

Ma cosa fa andare in bagno, caffè, sigaretta o entrambi?https://amzn.to/3KRvNzK

caffe

Mettendo da parte il piacere che un fumatore ha nel gustare una sigaretta subito dopo l’assunzione di caffè, accoppiata non certo cautelativa per la nostra salute, anzi. Il caffè caldo, come proprietà di tutte le bevande calde la mattina stimolano la produzione di succhi gastrici e, grazie all’acido clorogenico spinge le sostanze dallo stomaco verso l’intestino, dando quella sensazione di “movimento”.

Anche se poi è la sostanza maggiormente contenuta nella sigaretta, ovvero la nicotina a stimolare la dilatazione dell’intestino e quindi a spingere le persone ad andare a “fare la cacca”.

Poi alcuni approfondimenti parlano del fatto che non sia la nicotina in sé ma gli acidi contenuti nel caffé soltanto a stimolare la “seduta” in bagno.

Il Caffè si gusta a metà se non lo giri da te!

E’ scientifica invece la prova che afferma che sia proprio la sigaretta e non il caffé a contrarre le pareti dell’intestino, fino a stimolare la defecazione.

Quindi il fatto di affermare che sia il binomio ad aiutare il corpo a produrre l’effetto lassativo è più un discorso di carattere psicologico che reale, se si calcolano i tempi di efficacia dell’acido clorogenico, che si sintetizzano in circa quattro minuti dall’ingestione del caffé. Se si fuma subito dopo averlo assunto quindi, sarà quello il senso, ma è il caffé che avrà sortito il noto effetto, destinando la sigaretta ad un’incidenza marginale ed accessoria.

Ma nessuno toglie ai fumatori il piacere di entrambi, esattamente nell’ordine caffè e sigaretta.

Anche se è indubbio che sia un percorso negativo per la salute, e che le due azioni sommate facciano soltanto del male all’organismo, con particolare attenzione per l’apparato circolatorio.

Che rimanga quindi sempre un rito generalmente mattutino, ma per la salute con moderazione.