Solo il nome profuma di storia antica. Pompei, l’antica città campana dell’Impero Romano, legata ad una delle catastrofi più importanti della storia d’Italia e forse del mondo. L’eruzione del Vesuvio, che allora non si sapeva fosse un Vulcano, nel 79 d.C., ha segnato la storia di una di quelle città che forse sarebbe stata una delle più importanti dell’Impero.
Gli scavi di Pompei, che attirano ogni anno centinaia di migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo, è ovviamente il fulcro principale del turismo di questa località.
Ma chi arriva, non può non fare un salto a visitare anche il Santuario della Beata Vergine dei Santo Rosario, meta di pellegrini soprattutto nel periodo del rosario a Maggio.
Un luogo inoltre degno di visita è il famoso lupanare di Pompei, un bordello ante litteram dove i pompeiani e i romani amavano passare spesso il loro tempo, avvezzi com’erano ai piaceri della carne.
Un altro punto da non trascurare è la casa del Fauno, con la statua appunto di un fauno danzante al centro degli ambienti, inclusa all’interno degli scavi antichi di Pompei.
Ultimo ma non ultimo per importanza ovviamente anche l’anfiteatro di Pompei, la più antica costruzione che sia mai stata ritrovata.
Insomma la città vale una visita, non si può non andare a Pompei a respirare la sua storia millenaria.
Ma anche il palato vuole la sua parte. Ovviamente se intraprendi un viaggio, il tutto parte la mattina da una colazione adeguata a darti la spinta ad iniziare la giornata nel migliore dei modi.
Ma cosa mangiano a Pompei a Colazione?
Nei tempi dell’antica Pompei il tempo era cadenzata da scadenze alimentari simili ad oggi. Si alzavano molto presto, appena faceva giorno, e facevano una colazione abbondante(denominata Lentacolum) con pane, formaggio, miele e frutta secca.
I dolci tipici che si mangiano a Pompei sono gli stessi che si consumano abitualmente nella tradizione napoletana. Sfogliatella(con caffè rigorosamente accompagnata), Babà, Millefoglie, Pastiera, Graffe e Zeppole.
Dove fare colazione a Pompei?
Hermes Café
A pochi metri dal Sito Archeologico di Pompei, con grandi vetrate per ammirare il panorama con affaccio su via Plinio sopra gli scavi, Hermes offre una colazione ricca e sostanziona come da tradizione partenopea.
Bar De Vivo
A Via Roma, tra il santuario della Madonna del Rosario e gli Scavi Archeologici, De Vivo offre dal 1955 una selezione di prodotti dolci napoletani, una morbida pastiera, una calda sfogliatella e caffé, un babà pieno di rhum, torte, caffetteria e cornetti sempre freschi, oltre che gelati.
Esperti cioccolatieri, De Vivo inoltre propone praline e tavolette di cioccolato rigorosamente artigianali.
Campana Bottega Caffé Speciali
Per chi ama il caffè, non si può non passare da Campana, una torrefazione situata a via Sacra, 44, nel cuore di Pompei. Dolci, pasticceria, biscotti artigianali, e cornetti sempre freschi.
In Sicilia la granita è parte integrante della colazione. La versione estiva per eccellenza per i siciliani è questo binomio inscindibile! Non è solo una tradizione o un’abitudine, ma una vera istituzione!
E i turisti ben presto hanno imparato ad amare e seguire le tradizioni dei locali.
Granita e brioche: marchio De.Co. siciliano
Per i più affezionati al grande classico della colazione, ovvero l’espresso italiano, la granita si può richiedere al caffè, e sarà servita in un bicchiere classico e accompagnata da una brioche calda.
Questo binomio – granita siciliana al caffè e brioche – in alcune città dell’isola, come Messina, è ormai considerato un marchio comunale denominato De.Co.
Ma attenzione non menzionare alcuna somiglianza con le granite nel resto d’Italia: la granita siciliana è una realtà diversa. Mentre nel resto d’Italia la granita o granatina è essenzialmente ghiaccio tritato con sciroppo aromatizzato, in Sicilia il processo di preparazione è molto più lento e meticoloso. Le mandorle, il pistacchio o il caffè o la frutta (imperdibile quella ai gelsi) vengono mescolati con acqua e un po’ di zucchero, e mescolati e raffreddati fino a ottenere un liquido denso di granuli (da cui il nome). Non vengono mai congelati e poi schiacciati. La chiave è la qualità degli ingredienti e la pazienza per ottenere la giusta consistenza.
La granita: le origini
Questo dolce freddo tipico siciliano è un’eredità della dominazione araba. Gli arabi consumavano lo “shertbet”, una granita aromatizzata con acqua di rose.
Seguendo la tradizione araba, la neve veniva raccolta in Sicilia sull’Etna così come sui monti Peloritani, Iblei o Nebrodi. Questo era conservato nei “nivieri”, speciali costruzioni in pietra. In estate il ghiaccio formato veniva tolto, grattugiato e ricoperto di sciroppo di frutta.
Come abbiamo già detto, la “granita”, così come viene preparata oggi, è una miscela di acqua, zucchero e frutta che viene congelata lentamente ma mai completamente. Impastato continuamente, assume una consistenza granulosa ma allo stesso tempo cremosa.
La brioche “col tuppo”, morbida e con una crosta chiara e scura, va inzuppata nella “granita” come se fosse un cappuccino.
Dolci siciliani per la colazione: cannolo, brioche con tuppo, iris, cassatelle
Con influenze arabe, spagnole e francesi, la cucina siciliana – compresa la pasticceria – appartiene a una categoria tutta sua. Tra i dolci siciliani per la colazione più tipici troviamo l’immancabile cannolo con la crema di ricotta, le cassatelle, l’iris e la brioche con il tuppo.
L’Iris è un’altra prelibatezza fritta, ripiena di ricotta dolce e gocce di cioccolato, che vale ogni singolo boccone. Una versione cotta al forno di questa leccornia è disponibile anche nella maggior parte delle pasticcerie, ma la versione tradizionale resta insuperabile.
Per rimanere nel tema di questo articolo, ci limiteremo a dare la ricetta di quest’ultima, la brioche con il tuppo, quella che meglio si sposa con l’accompagnamento estivo per eccellenza – la granita – e che risulta essere la vera e propria regina della colazione tipica dell’isola magica italiana.
RICETTA: BRIOCHE SICILIANA CON IL “TUPPO”
Ingredienti
1 kg di farina 0;
15 g di sale;
150 g di zucchero;
150 g di burro;
4 uova + 2 tuorli d’uovo;
400 ml di latte;
50 gr di lievito.
Procedimento
Mettete il latte in una casseruola e scaldatelo leggermente.
Sciogliere il lievito nel latte, versarvi sopra la farina setacciata e impastare bene.
Aggiungere le uova, lo zucchero, il sale e il burro fuso.
Impastare fino ad ottenere un impasto liscio, elastico e asciutto.
La pasta brioche va preparata il giorno prima e lasciata in freezer in un contenitore chiuso.
Togliete la pasta dal freezer la mattina successiva e lasciatela riposare e lievitare per 12 ore.
Tagliare l’impasto in piccole porzioni: 1x 90 gr. per il fondo + 1x 20 gr per il “tuppo” (tazza), per un totale di ca. 110 gr. per ogni brioche.
Le porzioni vanno tenute separate e lasciate riposare per 1 ora.
Unire fondo e tuppo usando l’uovo come collante, e ricoprire poi tutta la brioche con l’uovo usando un pennello.
Infornate a circa 200 ° per 20 minuti.
Colazione tipica di Palermo: non solo granita e brioche
La colazione palermitana pur mantenendo una forte aderenza alla tradizione, presenta anche un’apertura alla piccola pasticceria più radicata rispetto alla parte orientale della Sicilia, ove la presenza della granita a colazione è davvero invasiva.
A Palermo infatti la colazione si apre al caffè espresso, il quale deve essere forte, corposo e, soprattutto, ben caldo. Al caffè si accompagna solitamente una tazza di latte bianco, oppure si sostituisce un cappuccino o un tè fumante, seguito da pasticceria da forno.
Tra queste specialità troviamo senza dubbio la ciambella fritta e ricoperta di zucchero, che nel resto del Mezzogiorno d’Italia è nota come “zeppola”. C’è anche chi accompagna il caffè con un cannolo riempito sul momento o con una cassatella, un peccato di gola davvero irrinunciabile.
C’è spazio anche per il salato. Il cartoccio fritto riempito di panelle, ovvero tocchetti di farina di ceci fritte, arancine (attenzione a chiamarla arancino, si potrebbe creare un incidente diplomatico), una cartocciata, la cipollina, ovvero una sfoglia con cipolla fritta, la cipollina e la scaccia, una focaccia farcita di ogni qualsivoglia bontà.
Ce n’è per tutti i gusti, non ci resta che augurarvi solo: buon appetito!
Il mare, il sole, la spiaggia. Le onde che lambiscono la battigia dando vita a quel dolce suono rilassante. Voi sdraiati in riva al mare, a godere del meritato relax. L’afa si fa sentire ma non volete rinunciare a quella dolcissima sensazione di risveglio con il cappuccino. Quei pochi minuti che vi permettono di riprendere la carica o semplicemente di risvegliare l’emozione della coccola mattutina. Ma il sole incombe, l’aria è soffocante. Ci vorrebbe qualcosa di fresco. Ed è ecco che entra in scena lui: il cappuccino freddo, il re delle mattine d’estate soleggiate, la bevanda che regala il connubio perfetto del gusto sapiente del latte e caffè, con la sensazione rinfrescante di una bevanda estiva.
Abbiamo già approfondito tempo fa le varianti di caffè freddo molto amate in estate. E anche il cappuccino freddo sa il fatto suo.
Cos’è il cappuccino freddo
La stagione estiva impone a bar e caffetterie la preparazione di nuove bevande accattivanti. Oltre ai classici gelati e alle comuni e commerciali bibite in lattina, caffè e cappuccini freddi in tutte le loro varianti, sono un eccezionale prodotto artigianale da degustare al volo. Ma il cappuccino freddo si può preparare anche in casa senza eccessiva difficoltà. Vi basterà un buon caffè, qualche cubetto di ghiaccio, un frullatore a bicchiere o da frappè o ad immersione.
Il segreto del classico cappuccino caldo è la schiuma di latte, che resta spumosa una volta versata sul caffè caldo. Una piccola nuvola che entra in bocca e ci avvolge in una gradevole sensazione. Un segreto tutto dettato dal calore con cui la spuma viene realizzata, affinché non si smonti e mantenga il suo volume. E nel cappuccino freddo? Beh, anche lui ha i suoi segreti.
Come si prepara il cappuccino freddo
Ovviamente il protagonista resta il latte montato che segue però un procedimento diverso. Via bricco e vaporizzatore, in questo caso dobbiamo utilizzare una macchina per caffè e una per frullati. Dovrete prima di tutto preparare un buon caffè, con una Moka o con una macchina per il caffè di buona qualità, proprio come per il classico cappuccino. Per preparare il cappuccino freddo, il latte deve essere montato a freddo e deve essere rigorosamente scremato. Tutto il contrario del suo fratello caldo che vuole il latte intero! Il latte scremato, montato a freddo, ingloba più aria restando più spumoso. Una volta pronta, basterà versare la spuma su un espresso freddo ed ecco la magia: messo nella sua bellissima tazza, questo cappuccino inganna chiunque, all’aspetto è proprio uguale a quello caldo ma, appena si afferra la tazza (o ancor meglio il bicchiere di vetro!), voilà la sorpresa!
Per ottenere un risultato ottimale, lasciate le tazze vuote nel frigo già dalla sera prima. Preparate un espresso, zuccheratelo a piacere e versatelo in un bicchiere con dei cubetti di ghiaccio. Nel frattempo, mettete il latte scremato freddo (2-3 gradi circa) nel frullatore da frappè o in una tazza dove immergere il frullino e via a tutta…spuma!
Filtrate il caffè, possibilmente con uno strainer, e versatelo nella tazza lasciata in frigo un po’ di ore: se utilizzate quella di vetro, potrete anche godere dell’effetto scenico. Prendete poi la vostra spuma di latte freddo e versate sul caffè. Pronti via! Il cappuccino freddo è lì pronto per voi.
A questo punto via libera alla fantasia. Potete decorarlo con gocce di cioccolato bianco o nero, polvere di cacao, codette colorate. Se avete una buona manualità, potrete anche disegnare cuori e ragnatale con un erogatore di cioccolato cremoso.
Le alternative al latte
Se siete intolleranti al latte o se osservate una dieta vegana, non mancano le alternative. Latte di soia o latte di mandorla frullati o shakerati, vi regaleranno le stesse piacevoli emozioni nel cappuccino freddo. In particolare, il latte di mandorla ben si sposa con il caffè perché gli regala una naturale dolcezza senza la necessità dello zucchero o del fruttosio.
E se avete problemi con la caffeina, non rinunciate al gusto del cappuccino freddo e optate magari per l’utilizzo di caffè decaffeinato, vi assicuro che il gusto non ne risentirà. Il cappuccino freddo è la bevanda proprio per tutti. Una fresca alternativa estiva al principe indiscusso della colazione italiana.
Diciamoci la verità, quante volte si è detto o ascoltato che la colazione all’italiana sia la migliore di tutte? D’altra parte, partendo dal presupposto che la nostra cucina sia la migliore al mondo, viene spontaneo pensare che, anche un pasto importante come la colazione, in termini qualitativi/nutrizionali, sia migliore rispetto a quello di altri paesi. O almeno è quello che ci hanno sempre detto riviste di settore, giornali e nutrizionisti. Da anni però si è man mano molto riconsiderata la nostra cara colazione all’italiana.
Infatti alcuni bar (seppur una ristretta minoranza) o strutture ricettive come alberghi o beb, stanno cominciando ad offrire forme di colazione all’italiana in versioni decisamente più salutari e con un rapporto di nutrienti più salutare ed ottimizzato. Come il caso di bbalcentrostorico, che offre per la sua colazione alternative vegetariane/vegane ed include anche la frutta, elemento essenziale grazie all’apporto delle vitamine.
Che tipo di colazione?
Innanzitutto, per rispondere alla domanda, è necessario precisare che la colazione all’italiana viene declinata essenzialmente in due forme diverse: quella consumata a casa di primo mattino e quella consumata al bar (normalmente qualche ora dopo esserci alzati).
La colazione all’italiana a casa
Nel primo caso, ovvero la colazione consumata a casa, prevede normalmente, un caffè, un bicchiere di latte o uno yogur in alternativa e normalmente tutto accompagnato da due o tre fette biscottate con marmellata o nutella, oppure biscotti. In effetti ci sembra un pasto piuttosto leggero, dopo tra l’altro aver passato una notte senza chiaramente aver mangiato nulla.
A ben vedere però, in un pasto così importante che ci dovrebbe fornire le energie principali per svolgere la parte più intensa della giornata, ci appare un po’ carente. Infatti i nutrizionisti concordano che una colazione del genere va ad escludere le vitamine (totalmente assenti)e ad apportare una quantità di proteine troppo modesta. Ma peggio ancora, va ad apportare una quantità troppo elevata di sostanze come lo zucchero e i grassi.
La colazione all’italiana al bar
Questa è la colazione all’italiana per antonomasia. Infatti la colazione al bar con cappuccino e cornetto è in italia davvero una pratica diffusa e consolidata.
Un primo errore di questa colazione è relativa al fattore temporale; infatti da alcuni italiani viene consumata a metà mattinata. Questo fa si che per metà mattinata il nostro organismo viene privato di nutrienti fondamentali e dall’altro lato, da metà mattinata in poi, il nostro organismo viene eccessivamente appesantito per il pranzo.
Parlando invece della qualità nutrizionale del classico “Cappuccino e Cornetto” c’è molto da dire. Premettendo che una colazione così ancora una volta esclude totalmente preziosi nutrienti come le vitamine e offre una quantità abbastanza modesta di proteine, le criticità si concentrano ancor di più sul Cornetto e in particolare dalle sostanze con cui è composto.
Infatti i cornetti consumati al bar, come viene riportato anche da report ,sono sostanzialmente formati dal 92% da grassi come la margarina, olio di palma e sciroppo di glucosio. Tutto ciò rappresenta un serio rischio nel lungo termine per lo sviluppo di malattie cardiovascolari e malattie come la sindrome metabolica.
CONCLUSIONI
Dunque è possibile ancora affermare che la colazione all’italiana sia quella migliore? Quelle che consumiamo normalmente sicuramente no.
Ovvio che, se gli alimenti della prima colazione come i cornetti, sarebbero costituiti da ingredienti sani e naturali, rispettando le originali ricette ( il cornetto infatti deve essere costituito maggiormente da farina e in secondo luogo burro e solo una piccola percentuale di zucchero e senza oli o grassi vegetali) e, associandoli ad una buona dose di frutta e di proteine come le uova, in questa versione probabilmente si, la colazione italiana sarebbe la migliore possibile.
Chi abita ed è nato a Roma, non può non ricordare lo slogan dei cornetti Cerbiatto:
Cerbiatto, il cornetto appena fatto!
Nel 2015 La famosa azienda Cerbiatto Due Srl, molto conosciuta e sviluppata nel settore dei dolciumi e dei prodotti da forno confezionata, chiude definitivamente i battenti.
La sua sede di Roma, infatti, non riaprirà più le porte, dopo gli altalenanti avvenimenti degli ultimi anni che hanno movimentato per nulla in positivo la sua storia.
L’azienda era famosa soprattutto per i suoi cornetti, ovvero le brioche confezionate, da sempre apprezzate per lo standard qualitativo degli ingredienti utilizzati. Come non ricordare il motto ‘’Cerbiatto, il cornetto appena fatto’’? Queste delizie venivano consegnate in confezioni salva freschezza, in modo da poter garantire la genuinità, la qualità, e soprattutto la durabilità del prodotto.
Famosi nel Lazio gli spot che giravano nelle TV Locali, con il mitico “Mimmo” chiamato in causa come l’autore dei freschissimi cornetti e dolci da forno
Un altro aspetto positivo di questi prodotti era anche il rapporto qualità/prezzo, irrisorio a confronto delle colazioni al bar con cornetto, o delle brioche da panificio e pasticceria. Cerbiatto proponeva un’ottima colazione direttamente a casa propria, con costi contenuti ma qualità eccellente.
I problemi reali dell’azienda Cerbiatto Due Srl sono quindi da ricercare non tanto nella qualità dei prodotti, quanto piuttosto nella cattiva conduzione e gestione dell’azienda, con investimenti sbagliati da parte dell’imprenditore; dopo una approfondita ricerca di soluzioni per salvare l’azienda, purtroppo questa ha registrato un fallimento pesante, con importanti problemi economici negli ultimi bilanci annuali.
Dopo vari tentativi di promozione dell’azienda affinché qualche imprenditore ne rilevasse la proprietà, purtroppo nel 2016 si è conclusa la storia con la vendita all’asta dei beni, dalle attrezzature di produzione e vari altri beni materiali.
Finisce quindi qui la storia di una storica azienda del romano, nata come piccola azienda e diventata poi una realtà con quasi 170 dipendenti, rimasti a casa improvvisamente dopo l’annuncio di fallimento.
Chi guida ora l’Azienda Cerbiatto Due?
Chiudiamo l’approfondimento con un video trasmetto al tempo dalla rete Teleroma56.
Bologna è da sempre da buon capoluogo emiliano la patria del buon mangiare, e la colazione non è da meno. Oltre ai caffè storici, aperti già dall’inizio del Novecento, si sono affiancati ai giorni nostri caffetterie specializzate e moderne e bar che fanno invidia a molte altre città italiane.
Le pasticcerie non mancano, con cornetti, mignon, brioches, ma anche per chi ama la colazione salata, Bologna offre posti dove gustare calzoncini, pizze, croissant salati e rustici prelibati. Andiamo a Vedere qualche punto molto amato dai Bolognesi.
Colazione da Caffè Zanarini?
Uno dei locali per colazione che svetta tra i primi, molto amato da una clientela ricercata della città di Bologna è il Caffè Zanarini.
Caffè Zanarini è uno dei bar più vecchi di Bologna, situato nel palazzo dell’Archiginnasio, Palazzo fatto realizzare da Papa Pio IV. Si tratta di un riferimento storico per i cittadini bolognesi, essendo attivo da quasi novant’anni. Molto rinomato per la qualità dei prodotti offerti.
Si estende su due piani, e si trova a Piazza Galvani, 1, nel cuore della città in una location stupenda tra il Pavaglione e San Petronio. La Torrefazione è molto rinomata, anche se i pareri sul servizio sono molto contrastanti, si va dai sostenitori accaniti agli appassionati delusi, per uno che rimane comunque il fiore all’occhiello delle caffetterie di Bologna.
La Pasticceria Impero
Per chi ama la caffetteria e la pasticceria d’alta classe non può non provare una colazione a Via Indipendenza, nel cuore del centro storico bolognese, dove sorge Impero, che opera nel settore della caffetteria e pasticceria da oltre 10 anni. Nel campo della pasticceria e nei dolci da colazione è veramente difficile trovare un posto migliore. Molgto amato dai bolognesi, la cornice è ideale, e il personale molto cordiale. Da provare la pastina “mimosa” per chi ama un certo tipo di gusti tradizionali. Da non perdere.
Papparé
Papparé si trova sotto le due torri, a Via d’ Giudei, locale moderno e accogliente, è sempre pieno e molto frequentato.
Molto apprezzati i cornetti, come quello con l’impasto al carbone e cuore di cioccolato e pistacchio, lo yogurt con frutta, e come specialità il caffè americano preparato con un metodo tradizionale chiamato filtraggio Chemex, che è stato inventato dal Dr. Schulbohm nel 1941, e la macchina del caffè manuale in vetro e cuoio, emerge dal design molto particolare tanto da essere esposto al MOMA di Ny.
La Caramella di Gino Fabbri
A Via Cadriano in zona Granarolo Emilia troviamo invece l’arte pasticcera di Gino Fabbri
“La pasticceria, per me, è nata come approccio al mondo lavorativo, ma ben presto mi è stato chiaro quali e quanti anelli di congiunzione avesse con il mio vissuto… quando, da bambino, ammiravo mia nonna e mia madre intente nella preparazione della ciambella, della pinza o della crema pasticcera.”
L’inizio della giornata chiama colazione, e Gino Fabbri propone una pasticceria bella e buona, accompagnata da brioches dolci e salate e torte monoporzione, abbinabili con il classico caffè o cappuccino.
La Caramella offre brioches a base di lievito naturale, sempre disponibili sia a colazione che a merenda, ma in realtà in ogni momento della giornata. L’uso del lievito naturale permette una fragranza senza precedenti e leggerezza impareggiabile. Le brioches di Gino Fabbri non stancano mai.
Colazione Sui Colli Bolognesi: Dolce Salato Bistrò
A Via Santo Stefano 1 troviamo a Pianoro, Dolce Salato Bistrò, premiata al Gambero Rosso nel 2019, propone colazione classica e strizza l’occhio all’internazionale, con cornetti, muffin, brownie e paste monoporzione, ma anche colazione all’inglese con Bacon e uova. Per tutti i palati, e cornice stupenda.
Corner Bar
Di fronte a Palazzo Albergati, a via Saragozza, struttura ricca di eventi artistici, questo bar all’angolo si fa notare per il menù alternativo e una spiccata attenzione ecologica. Staff giovane e preparato ideale per un brunch, una pausa, un ristoro e prezzi nella media. Da tenere presente per le gite a Bologna
Molto apprezzato sia per il brunch che per la colazione, questo locale è sempre molto affollato e propone colazioni ricche e interessanti.
Caffè Terzi
A Via Oberdan Troviamo Caffè Terzi. Un luogo ideale per chi ama il caffè, o il tè in foglia, oppure gustare del buon cioccolato caldo.
Manuel Terzi ha voluto far diventare questo locale il centro del caffè declinato in tutte le sue sfaccettature, con miscele provenienti dall’Africa e dal Sud America, o il Caffè Americano, e espresso in tutte le sue forme. Tostatura, trasformazione, selezione. Il caffè a 360 gradi, offerto dalle sapienti mani di Caffè Terzi.
Solo Caffè, nella sua massima espressione.
Tripadvisor: i consigli del gufo su Dove fare Colazione a Bologna
Ai punti di riferimento appena indicati per fare colazione a Bologna, gli utenti di Tripadvisor inseriscono due altri locali degni di nota, con eccellenti recensioni, indicati come due tra i migliori locali per colazione del capoluogo Emiliano.
Fabrik
Uno è il Fabrik, di via Augusto Righi, vicino al centro, un locale dove si sottolinea l’eleganza e la particolarità moderna dell’arredo interno, il personale giovane e molto gentile e il grazioso dehor esterno, e i plaid disponibili nelle stagioni più fredde.
Cornetti molto apprezzati, e con tanto ripieno e cappuccini eccellenti, L’ambiente è indicato come particolare e diverso dagli standard.
L’unico punto di critica sono i prezzi indicati alti da alcuni astanti, ma siamo sempre in centro a Bologna.
Naama Cafè
Un’oasi etnica, che si trova a Via Oberdan, poco dopo la Chiesa di San Martino è il Naama cafè.
Specialità orientali, tisane, caffè turco aromatizzato in tantissimi modi, la caffetteria con vastissima scelta e anche i dolcetti da provare.
Tè Turco ed Egiziano, prezzi molto alla mano.
Il locale è piccolo e con pochi tavoli, e sicuramente il punto di forza sono i tè particolari provenienti da tutte le parti del mondo.
Tra i dolci, se amate l’etnico, da provare sicuramente il Baklava, dessert ricco di zucchero e frutta secca originario della Turchia.
Il Naama Caffè, molto ben recensito dagli utenti di Tripadvisor, è sicuramente un locale più originale rispetto all’offerta dei portici Bolognesi. L’arredamento evoca lo stile dei paesi nordafricani.
Colazione Gluten Free
Volendo strizzare l’occhio anche alle intolleranze, una buona abitudine per tutti sarebbe non consumare prodotti a base di glutine, ma per i celiaci ovviamente è una regola. E chi cerca una colazione senza glutine a Bologna, cosa trova?
Vogliamo segnalare due posti strategici per coccolare il nostro palato senza glutine a colazione. Sonoallergica.it ci indica Aldina Gluten Free tra i punti dove gustare prodotti senza glutine per colazione.
Aldina utilizza solo farine naturali, maggiormente biologici. Il prodotto trainante è l’Aldina(nomen omen) una tigella in forma light, realizzata con farina di riso e stracchino, spalmatura che può essere sostituita anche da una golosa crema di nocciola. Aldina Gluten free offre anche Biscotti vegani e Muffin privi di lattosio.
Posto accogliente, con arredamento stile nordico molto minimal chic. Aldina Gluten Free si trova in Via Paolo Fabbri.
Per gli amanti del gelato invece, c’è Cremeria San Francesco!
Si trova vicino alla Zona del Pratello, e offre soltanto gelati senza glutine. Biscotti ripieni di gelato, o tiramisu take away, una prelibatezza.
Potete visitare la Cremeria San Francesco a Piazza San Francesco 1/b
E TU, hai mai fatto colazione a Bologna? Raccontami la tua esperienza nei commenti!
E’ risaputo come le creme spalmabili sono tra i prodotti più consumati a colazione e merenda da molti italiani.
Chi di noi non ha mai consumato pane burro e marmellata, il miele o delle creme spalmabili al sapore di nocciola come, ad esempio, la Nutella oppure la crema Pan Di Stelle?
Gli scaffali dei supermercati sono disseminati di creme spalmabili.
Ma non tutte sono adatte al palato di chi soffre di intolleranza, più o meno grave, al lattosio.
Le colazioni italiane sono molto legate al consumo di creme spalmabili poiché strettamente legate al consumo di fette di pane, fette biscottate, integrali o normali, e toast.
C’è chi veramente non ne può fare a meno.
E, quindi, che succede se si è intolleranti al lattosio?
Già in un altro articolo avevamo affrontato le alternative per una colazione senza lattosio.
Intolleranza al lattosio, di che si tratta?
L’intolleranza al lattosio è l’impossibilità di digerire il lattosio in maniera corretta.
Il lattosio è lo zucchero del latte.
L’intolleranza in questo caso è causata dall’insufficienza di un enzima che si chiama lattasi.
Circa il 40% della popolazione italiana soffre di intolleranza al lattosio, la cui causa può essere genetica, e quindi essere con noi fin dalla nascita, oppure apparire soltanto con l’avanzare degli anni, in età adulta.
Il Lattosio per essere digerito deve essere, dapprima, scomposto in zuccheri semplici: galattosio e glucosio.
La divisione avviene nella parte dell’intestino chiamata intestino tenue, grazie proprio all’enzima lattasi, che facilita l’assimilazione riducendo il lattosio nei due zuccheri di base. Nel caso di deficit dell’enzima lattasi, il lattosio rimane nell’intestino a fermentare causando diversi problemi all’organismo.
Ecco quindi che chi soffre di intolleranza al lattosio deve affrontare tutta una serie di problematiche, che comportano la scelta di consumare prodotti senza lattosio o, quando possibile, con una percentuale di lattosio trascurabile.
Questo nella maggior parte dei casi esclude le creme spalmabili.
Ma se amo spalmare qualcosa sul pane, come posso fare?
Se si è intolleranti al lattosio, bisognava fare a meno della maggior parte delle creme spalmabili in circolazione, almeno fino ad oggi.
Secondo AILI, infatti, un prodotto per intolleranti al lattosio deve rispettare i seguenti paramentri, come si evince dall’estratto di un articolo dell’associazione:
“In attesa che la nostra Autorità nazionale adotti misure pertinenti atte ad ammettere tali indicazioni sugli alimenti di uso corrente, AILI (che rappresenta la categoria degli intolleranti al lattosio in Italia) ritiene che un prodotto è senza lattosio.
senza lattosio se contiene nella sua composizione: < 0.01% = < 0.01 gr / 100 gr = < 10 mg/100 gr = < 100 ppm
a basso/ridotto contenuto di lattosio se contiene nella sua composizione:< 0.1% = < 0.1 gr/100 gr
naturalmente privo di lattosio: se non contiene ingredienti lattei al suo interno fatta eccezione per alcuni tipi di prodotti lattiero-caseari.”
Ecco, quindi, che per deliziare il palato degli intolleranti al lattosio nasce Frughì: La prima crema spalmabile a base di burro chiarificato e frutta, senza lattosio né proteine del latte.
Lo so penserai: Ma c’è il burro come fa a non esserci il lattosio o una qualche proteina del latte?
E la risposta ai tuoi dubbi su che cos’è, realmente, il burro chiarificato la trovi su Wikipedia : dove si evince come per via del processo di produzione all’interno di questa sostanza, ancora poco utilizzata in commercio, non vi sono quegli elementi che recano fastidio ai lattointolleranti.
Dal matrimonio, quindi, di questi ingredienti naturali nasce questo mix di crema dal colore intenso, odore fragrante che ricorda il burro e marmellata che consumavamo da piccoli, il tutto senza lattosio.
Infatti, Frughì contiene meno dello 0,01% di lattosio e, inoltre, non contiene proteine del latte.
Questo prodotto è frutto del genio italico di Rodolfo Aji, un imprenditore con l’intolleranza al lattosio, che dopo anni di studi, ricerche e test ha creato una crema spalmabile gustosa e digeribile, studiata appositamente per chi soffre di intolleranza al lattosio.
Infatti, l’unione tra frutta e ghi crea Frughì, una crema sfiziosa da usare e consumare in ogni momento della giornata. Un prodotto totalmente naturale, senza conservanti, coloranti e dolcificanti artificiali, con proprietà nutritive elevate e povera di grassi. Frughì è inoltre un prodotto senza glutine.
Frughì può essere consumata da sola oppure usata per farciture di crostate e plumcake, nello yogurt e in mille altri modi.
Un alimento specifico per la famiglia, ma anche per chi pratica attività sportiva amatoriale e/o agonistica.
Oggi è possibile acquistare la tua confezione di Frughi sfruttando il pre-lancio del prodotto sul mercato.
Quando si parla di colazione, il pasto più importante della giornata, si pensa sempre o quasi a colazioni di carattere dolce, ma non sempre è così, soprattutto perché molti amano iniziare la giornata con una colazione salata.
Ad esempio, il formaggio ha un ruolo molto importante come elemento della colazione quando si parla di colazione salata.
Il formaggio ha di per sé il giusto apporto di proteine ed energia per iniziare carichi la giornata.
In questo senso, svolgono un ruolo importante anche formaggi che in genere vengono consumati in altri pasti, come ad esempio il parmigiano, la ricotta, il caprino, la robiola, e perché no, la gorgonzola. Anche il quark, che è considerato il formaggio spalmabile per eccellenza, si lega molto con altri ingredienti della colazione e viene spesso usato come elemento per realizzare delle cheesecake a base di frutta e biscotti.
Alcuni amano i contrasti, ed il formaggio in questo senso si presta molto come ad esempio il legame di gusto tra camembert e mirtilli, due sapori apparentemente fortemente disgiunti. Ma molte ricette e molti abbinamenti del formaggio con altri ingredienti dolci tipici della colazione possono sorprenderci non poco.
La robiola a colazione
Variare gli alimenti a colazione è alla base di tutto, ci permette di avere tutti gli apporti di nutrienti corretti al nostro organismo.
Una colazione proteica può prevedere il pane di segale con bresaola o salmone; la segale ha molte fibre e carboidrati complessi, rilasciando energia graduale e aiutando a sentire il senso di sazietà in maniera migliore. La sensazione di asciutto del pane di segale può essere alleviato abbinando alla bresaola la crema di robiola, che fornisce una consistenza più morbida al pasto e il sapore leggermente acidulo lega perfettamente con le proteine della bresaola. In alternativa alla bresaola sul pane è possibile abbinare anche polpa di avocado.
Sandwich con Camembert e Mirtilli a Colazione
Un’alternativa inusuale è il matrimonio a contrasto di sapori tra il gusto forte del camembert francese filante e il dolce sapore di mirtillo.
Realizzare un sandwich con camembert e mirtilli è molto semplice da preparare.
Preparare in questo caso fette di pane su cui versare del burro fuso, e tagliare a pezzettini i mirtilli. tagliare a fettine il camembert, mettere le fettine di formaggio francese sul pane cosparso di burro ed aggiungere i mirtilli a pezzetti. Raccontateci poi la sensazione esplosiva del legame di sapore.
E il Gorgonzola si può consumare a colazione?
Un’altra variante originale dell’uso del formaggio a colazione vede come protagonista il gorgonzola, che accompagna le nostre tavole in genere in altre parti della giornata. Volendo azzardare, un ottimo abbinato puà vedere la focaccia o la pizza da forno salata sulla nostra tavola di prima mattina, assieme al gorgonzola e una meravigliosa marmellata di cipolle di tropea.
La focaccia salata può essere sostituita a piacimento con triangoli di pane tostato, in entrambi i casi spalmare del burro sulla parte superiore delle porzioni di pane o di pizza a discrezione. Alla marmellata di cipolle, per chi non ama il gusto delle cipolle di Tropea, si può sostituire del miele oppure della classica marmellata di pesche o albicocche, ma anche riproporre il classico matrimonio di sapori tra confettura di pere e gorgonzola. Il gorgonzola si può aggiungere in fiocchi, a seconda della stagionatura che amiamo, oppure in forma spalmabile se si opta per la versione cremosa al mascarpone, per i palati più delicati.
Per chi ama questo formaggio dal sapore forte, ricordiamo la Sagra del Gorgonzola che si svolge ogni anno nella città da cui il formaggio prende il suo nome.
E tu ami consumare il formaggio a colazione? Qual’è il tuo preferito?
Quando si parla di colazione, ogni campanile ha la sua tradizione, ed al nord come al sud(principalmente) si sviluppano tante specialità della tradizione locale che solleticano i palati degli appassionati.
Dalla Sicilia viene la classica colazione granita e brioche, e la brioche col tuppo è proprio la soffice e profumata brioche calda che accompagna il classico cappuccino, o come detto poc’anzi, assieme a gelato e granita. Il nome brioche col tuppo deriva dalla forma della brioche, che somiglia al chignon che portavano le donne siciliane in tempi andati, chiamato per l’appunto tuppo. In Sicilia viene chiamato anche Coppolino ed è la parte che tradizionalmente viene pucciata per prima nel latte e caffè, oppure nella granita alla fragola o appunto, al caffè. Una dolce colazione energetica come è proprio tradizione nell’isola di trinacria.
Per chi non ama cucinare ma adora i dolci tipici siciliani, si può sempre ordinare la brioche col tuppo direttamente on line.
L’e-Shop di prodotti tipici siciliani Don Cannolo offre la classica brioche siciliana col tuppoin confezioni da 1,6 kg con consegna espressa in 48 ore data ordine. Le brioches vengono preparate solo al momento dell’ordine, vengono consegnate confezionate singolarmente in capsula salva freschezza, e disponibili anche con crema pistacchio e mandorla, per farcire le brioche al momento di gustarle. La confezione da 1,6 kg contiene 20 pezzi misti.
Per chi ama invece la cucinare in casa, vediamo la ricetta per prepararla in casa.
Ricetta della brioche con tuppo fatta in casa
BRIOCHE COL TUPPO (ricetta siciliana)
PORZIONI: 8 TEMPO DI PREPARAZIONE: 36 ore TEMPO DI COTTURA: 20 minuti
INGREDIENTI
500 grammi di farina forte (W 300-350, va bene una manitoba)
170 millilitri di latte intero
100 grammi di zucchero semolato
2 grammi di lievito di birra secco (o 5 grammi di lievito di birra fresco o 120 grammi di lievito madre)
5 grammi di sale fino
80 grammi di burro
2 uova intere
1 cucchiaio di miele (20 grammi circa)
la scorza grattugiata di una arancia e di un limone biologici
un tuorlo e poco latte per spennellare le brioches
La videoricetta è fornita dal canale Youtube di Uccia3000.
Brioche con tuppo preparata con Bimby
Per chi è amante del robot multiuso da cucina Bimby di Vorwerk, andiamo ad offrire la ricetta della brioche col tuppo da realizzare con Bimby TM5 e TM31
La ricetta è gentilmente fornita da Video Ricette Bimby
E tu hai mai provato la Brioche con Granita? Raccontacelo nei commenti!
Circa 30 anni fa andava in onda uno spot che proponeva l’alternativa al Nesquik ma con ingredienti più sani, ed energetici, per noi bambini.
L’Ovomaltina è una polvere liofilizzata prodotta in Svizzera a base di estratto di malto d’orzo, cacalo, latte scremato e lievito. Con l’aggiunta di latte caldo o freddo realizza una bevanda al gusto di cioccolato , con un buon potere vitaminico.
In Svizzera è praticamente un’istituzione tanto da diventare una tra le bevande nazionali.
E’ in commercio fin dal lontano 1904, e nella sua storia sono state realizzate diverse varianti partite dalla ricetta originale.
Ingredienti dell’Ovomaltine
Siero di Latte, cacao magro in polvere, estratto di malto d’orzo, latte intero in polvere. Sali Minerali: fosfato di calcio, carbonato di magnesio, carbonato di calcio. Vitamine del gruppo B(B1, B2, niacina, acido folico, B12) Vitamina A, E, C, biotina, acido pantotenico, Olio di colza, Sale, Vanillina, Uova(soltanto nella ricetta Svizzera).
Ovomaltine è un prodotto utilizzato per la colazione con un alto contenuto di proteine, poiché ha nei suoi ingredienti il latte scremato e uova, quindi spesso viene utilizzato anche dagli sportivi e dagli atleti che si allenano in palestra.
Non fa male, se non preso in dosi eccessive, ma non si può nemmeno prendere come assunto che faccia bene. Quando si parla di alimentazione equilibrata ed attività sportiva, è bene seguire un regime alimentare adeguato allo sforzo che si fa, in modo di non perdere risorse, sali minerali e vitamine in quantità.
Non si può dire che si possa consumare Ovomaltina per fare massa muscolare, ma ci sono metodi alimentari diversi per aiutare questa pratica.
E’ possibile che un’assunzione di Ovomaltine senza una adeguata attività fisica faccia anche ingrassare, poiché contiene zuccheri e carboidrati, che devono essere “bruciati” con una buona attività sportiva.
Qui è possibile verificare i Valori Nutrizionali di Ovomaltina per 100 grammi di prodotto.
Spot di Vanni Pettenella che girava negli anni Sessanta. “Ovomaltina dà forza”
Barrette Ovomaltina
Tra le varianti del prodotto originale, è possibile trovare on line e da Decathlon o in altri rivenditori di prodotti allimentari collaterali allo sport le barrette a base di Ovomaltina.
Come recita il sito di Decathlon, di seguito gli ingredienti delle barrette energetiche, da consumare se si svolge un’attività sportiva con costanza e dedizione.
Barretta dietetica durante uno sforzo con apporto glucidico al malto d’orzo (17,1%) e copertura di cioccolato al latte (32,4%). Ingredienti: cioccolato al LATTE di copertura 32,4%* (pasta e burro di cacao, zucchero, LATTE intero e scremato in polvere, NOCCIOLE, grassi del burro (fonte LATTE). Emulsionante: lecitina di girasole), LATTE scremato concentrato, estratto di malto d’ORZO (sostanza secca 17,1%), SIERO DI LATTE concentrato, zucchero, sciroppo di glucosio, LATTE scremato in polvere, cacao magro, olio di colza, sale, vitamine (A; tiamina: B1, riboflavina: B2, niacina: PP, B6, B12), aroma (vanillina). *13,6% di cacao minimo. Può contenere tracce di MANDORLE. ALLERGENI: LATTE, NOCCIOLE, ORZO, MANDORLE.