Colazione italiana: consigli per chi segue la dieta vegetariana

Con il termine “dieta vegetariana”, s’intende un’alimentazione che esclude il consumo di carne e dei suoi derivati. 

In realtà, possono anche esserci restrizioni maggiori, con esclusione di altri prodotti di origine animale. Alcune persone, infatti, eliminano dalla propria dieta anche pesce, latte e uova. In questo caso, però, si parla della dieta vegana. La scelta può assumere forme più o meno rigorose, anche in base a principi personali. Infatti, possono avere un ruolo determinante convinzioni  filosofiche, religiose o salutiste.

Tralasciando le motivazioni di ordine religioso, per quale ragione una persona adulta dovrebbe limitarsi a consumare unicamente cibi vegetali?

Dieta vegetariana: quali convinzioni possiede chi la segue

Una delle ragioni principali che un vegetariano adduce per giustificare la propria scelta si basa sul rifiuto della carne in segno di rispetto verso il mondo animale. La dieta vegetariana, infatti, in un certo senso tutela gli animali da allevamento. Vitelli e maiali, piuttosto che agnellini o animali da cortile (polli e conigli in primis), secondo quanto viene dichiarato da chi segue la dieta vegetariana, subiscono soprusi intollerabili. Le critiche sono rivolte in particolare ai metodi che si utilizzano negli allevamenti dove, in molti casi, si ricorre a gabbie molto strette o alla somministrazione di antibiotici.

Da ricordare è anche l’opinione non certo positiva che i vegetariani hanno della qualità del cibo somministrato agli animali allevati in maniera intensiva, spesso nutriti con scarti di macellazione. La possibile somministrazione di  ormoni, è un altro dei motivi che portano a scegliere la dieta vegetariana.

Schemi alimentari della dieta vegetariana

L’alimentazione vegetariana impone un preciso schema dietetico, al fine di evitare carenze proteiche e pasti sbilanciati. Il regime nutrizionale dovrà pertanto essere molto vario e ben equilibrato, in modo da non provocare deficienze di alcun tipo.

I vegetariani che consumano noci e tuberi, latte e derivati, uova e miele, dispongono comunque di tutte le proteine nobili assimilabili. Il loro valore biologico è molto elevato e potranno aggiungersi alle altre proteine, quelle vegetali, ottenute da cereali e legumi.

Chi segue una dieta vegetariana, infatti, consuma con una certa frequenza quelli che sono considerati tradizionali “piatti unici” della dieta mediterranea. Stiamo parlando di pasta e fagioli o ceci, fave e cicoria con crostini di pane, minestrone di legumi, ecc. In queste pietanze, si incontrano gli amminoacidi dei cereali e le proteine dei legumi. Da ciò l’opportunità, nella dieta vegetariana, di abbinare gli uni agli altri, in un rapporto ideale.

La soia e i suoi derivati nella dieta vegetariana

Uno degli alimenti più importanti, in un regime nutrizionale vegetariano, è senza dubbio la soia. Si tratta infatti, una delle principali fonti di proteine, che rappresentao il 38% del suo apporto nutrizionale. Fra le leguminose, è la più ricca di acidi grassi essenziali e la più carente di carboidrati.

Nel novero dei suoi derivati, troviamo alimenti utili anche alla preparazione di gustose ricette, in particolare dolci. Possono, infatti, essere utilizzati per merendine o spuntini, a colazione, o come spezza fame durante il giorno.

Vediamoli insieme.

  • Semi di soia: si trovano in commercio secchi, simili a lenticchie. Si prestano ad essere cucinati come ingrediente nelle zuppe o minestre, o sotto forma di purea.
  • Olio di soia: derivato dai semi, è ricco di acidi grassi insaturi, ed è anche una buona fonte di proteine.
  • Latte di soia: indicato, oltre che per chi segue una dieta vegetariana, anche a chi è intollerante alle proteine del latte vaccino. Si ottiene dai semi ammollati e macinati in acqua.
  • Farina di soia: in grado di aumentare il valore nutrizionale dei prodotti da forno, li rende anche più croccanti e friabili. Perfetta nella preparazione dei dolci.
  • Tofu e germogli: sostituto del formaggio il primo, e componente di ottime insalate o contorni i secondi.

Come può essere composta una colazione vegetariana

Noi tutti sappiamo bene che la colazione è molto importante per corroborare tutta la giornata. Dopo lunghe ore di inattività, infatti, il mattino c’è bisogno di riprendere quell’energia che dovrà accompagnarci sino al pasto di mezza giornata. Il primo pasto, perché di questo davvero si tratta, dovrebbe comprendere un insieme di tutti i principi nutritivi.

In sostanza, dobbiamo assicurarci di assumere carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali. Stabilito questo, si può anche pensare di creare un menu personalizzato.

La colazione prettamente dolce, per molti, è un’abitudine,  ma può non essere una regola. La maggior difficoltà che si può riscontrare in una colazione con dieta vegetariana, è quella di individuare i cibi proteici ed energetici. Proviamo a creare dei menu completi e bilanciati, senza dubbio ottimi per i vegetariani ma che possono essere seguiti da chiunque.

Prima proposta: Frutta secca, semi oleosi e succo di frutta

Noci, mandorle, arachidi, nocciole, ma anche semi di girasole o di zucca.

Sono solo alcuni degli alimenti con un alto valore proteico, perfetti per la prima colazione. Per sfruttarne le proprietà nutritive, devono essere consumati al naturale, senza zucchero o sale, e sgusciati al momento. Così facendo, è possibile evitare l’irrancidimento dei grassi sani contenuti. Certo è che, per un ottimo apporto nutritivo, non bastano pochi piccoli frutti, ma ne deve essere consumata una certa quantità giornaliera.

Perfetto l’accostamento con un buon succo di frutta o una spremuta di agrumi o di melograno.

Seconda proposta: Pane integrale con marmellata senza zucchero 

Anche i cereali hanno una discreta quantità di proteine. Ne sono più ricchi, però, quando non hanno subito processi di raffinazione e sono dunque integrali.

Dotati anche di crusca e germe, possono benissimo sopperire all’apporto proteico quasi sempre assente da tutti i prodotti da forno industriali, ricchi invece di grassi. Per riconoscere un buon pane integrale dobbiamo trovarlo di un bel colore scuro, uniforme e compatto. È importante anche che il fornaio di fiducia assicuri che non manchi il germe, basilare per un nutrimento completo. Il pane integrale è da arricchire con marmellata o confettura di frutta, meglio se bio, meglio se non dolcificata.

Come bevanda, possiamo scegliere un buon caffè da arricchire con latte di soia, degno di un buon cappuccino tradizionale.

Terza proposta: Pinzimonio con  yogurt di soia

Come abbiamo detto, la colazione può essere considerata un vero e proprio pasto, anche se per tradizione tende ad essere prettamente a base dolce. Nessuno vieta, però, specie nella stagione calda, di osare una versione diversa, senza dubbio più stuzzicante ed anche un po’ sfiziosa.

Stiamo parlando di un pinzimonio di verdure, che possono essere a scelta fra carote, sedano, insalata belga, ravanelli, finocchi, ecc. Per non appesantirle di prima mattina con olio, sale e pepe, consigliamo un’emulsione con yogurt di soia, volendo anche con succo di limone. Lo yogurt di soia presenta un buon contenuto di proteine che, in questo modo, vanno a completare l’apporto di vitamine e sali minerali delle verdure.

Per chi lo gradisce, lo yogurt può essere sostituito dal tofu, ma che può essere arricchito da miele o marmellata. Risulta concesso anche il formaggio con latte vaccino, meglio se stagionato, per un arricchimento proteico importante.

Quarta proposta: Uova e frullato (o centrifuga)

Infine, come alternativa di pasto mattutino vegetariano, possiamo suggerire le proteine nobili delle uova. Possono essere cucinate come meglio si preferisce, anche se è sempre opportuno evitare fritture o grassi. Ottimo, per bere, l’abbinamento con un frullato di frutta (con latte vaccino, o di soia o di cocco), oppure un centrifugato di verdura.

Va ricordato che, in un regime di scarso apporto proteico come la dieta vegetariana, è importante l’introduzione di uova e formaggi di latte vaccino. Diversamente, la quantità e il valore biologico delle proteine alimentari potrebbero risultare insufficienti al mantenimento dello stato ottimale di salute.

Colazione Italiana In Giappone, solo Utopìa?

Quasi Quattro anni fa sono riuscito a coronare il mio sogno da bambino: andare per la prima volta in Giappone.

Un viaggio sicuramente impegnativo, e soprattutto l’incontro tra la cultura occidentale e quella fantasmagorica e variopinta dell’estremo oriente. C’è da dire che è stata complessivamente un’esperienza inaspettata, di cui ero scettico prima di arrivare, per la mia natura abitudinaria( ma in fondo lo siamo un po’ tutti no?), per la paura di faticare con la lingua, le poche indicazioni in inglese, il caos inverso rispetto alle nostre latitudini e la mancanza dei punti fermi che in genere ci fanno stare tranquilli dalle nostre parti.

 

aeroporto narita tokyo

 

Una situazione di pregiudizio, che è stata poi spazzata via dall’esperienza in se, dalla vagonata di emozioni che ci ha investito quando siamo arrivati, e quando siamo stati là e poi il mal d’Asia(e di Giappone in particolare) che ci ha accompagnato quando siamo tornati, e a quanto pare per quel che mi riguarda personalmente non mi ha più lasciato.

Fino a pensare addirittura di andarci a vivere, tanto è stata la tempesta di esperienze positive vissute con i vari aspetti della permanenza giapponese: organizzazione e pulizia fuori dal comune, a dispetto di quello che si pensa la relativa semplicità di spostamento, una volta capito il senso di quegli intricati percorsi e sentieri sotterranei che ci sono nelle città nipponiche, Tokyo in particolare.

Quello che si è faticato a digerire sia all’inizio che durante, è come già risaputo alla partenza, ma anche durante la pianificazione, che il pasto più importante della giornata sarebbe stato difficile da reperire, almeno per come lo consideriamo noi.

La Colazione, un pasto sacro, il primo, IL PASTO.

 

 

Per quanto riguarda il Giappone, ma tutta l’Asia in particolare, la colazione per come la consideriamo noi, è molto relativa, nel senso che i nostri amici giapponesi iniziano le giornate a suon di Ramen, e di cucina nazionale già dalle 8 di mattina. Tanto che in molti alberghi e alloggi tipici, un sogno di esperienza da fare, offrono pesce bollito o piatti a base di pesce grigliato accompagnati da riso per colazione.

E’ tra l’altro molto usuale trovare le locande di Ramen già dalle prime ore dell’alba piene di impiegati, operai e studenti in genere che si alimentano( da noi sarebbe un pranzo) con molteplici prelibatezze locali, ma ahimè di colazione italiana, o almeno continentale, c’è soltanto un vago ricordo, se non negli alberghi( e parliamo di Caffè americano, e poco più) di target medio alto nelle più grandi città.

Ma, e c’è un ma, l’utopia di ovviare a questa annosa problematica per noi occidentali, soprattutto per noi italiani, non è poi così utopica(scusate la ripetizione), perché un raggio di luce o forse due li ho trovati durante la permanenza…

 

colazione-italiana-giappone-starbucks

 

Uno fortunatamente(per la soddisfazione di avere una colazione all’europea, se non all’italiana proprio) per il palato, ma un po’ meno se consideriamo l’onere economico di pagare un cappuccino 6 euro, è fornito da una delle catene di Caffé e Bar più famose al mondo. Sì sto parlando proprio di Starbucks. Ed è là che ho provato l’ebbrezza di riassaporare un cappuccino considerevolmente molto vicino a quello che consumo abitualmente a colazione in Italia. Altri dettagli positivi( a differenza che da noi) sono dati dal fatto che non ti cacciano se hai finito di consumare, e puoi passare le ore a leggere o navigare su Internet e rilassarti lo stesso. Da Starbucks nessuno verrà a dirti che devi lasciare il posto.

I posti più sbalorditivi e relativamente singolari invece che mi hanno colpito, che abbiamo maggiormente frequentato a colazione dopo i primi attimi di smarrimento e spaesamento iniziali fanno invece parte di una catene poco nota in Europa, ma molto sviluppata in Asia e in Giappone in particolare: Mr. Donut.

 

 

Mr Donut non è altro che il paradiso per gli Homer Simpson che albergano dentro il nostro essere, cioè dei caffé bar dove si ha l’imbarazzo della scelta fra numerosissime varianti della ciambella “americana” più famosa nel mondo. Ce n’è veramente per tutti i gusti e colori, e volendo trovare un compromesso, anche una sorta di caffellatte che somiglia molto a quello che prendiamo a casa prima di uscire la mattina accompagna i donuts per completare il quadro.

Quindi riassumendo, fondamentalmente non si va in Giappone per fare una colazione italiana, ma per l’esperienza irripetibile in sé e quello che questo fantastico paese può offrire in fatto di panorami, storia e cultura. Ma se siamo tremendamente ancorati alle nostre abitudini italiane, state tranquilli che un paio di soluzioni si trovano. Parola di chi ci è stato.

 

Le regole del vivere bene, partono dalla colazione: caffè e sfogliatella, mai rinunciarci!

Un celebre monologo di Eduardo De Filippo raccontava che per gustare il vero caffè Napoletano, si dovessero seguire delle fasi dalla preparazione al momento del servirlo, in modo scrupoloso e attento.

 

 

Lui spiegava, rivolgendosi ad un interlocutore immaginario, “O’ Professore”, che il Caffè è un’arte e altrettanto va gustato con calma e filosofia.

 

Il caffè rappresenta la firma che contraddistingue la splendida città Partenopea, l’ha resa famosa in tutto il mondo. I famosi “vicoli” ovvero le piccole stradine che si ramificano dalle strade principali, se percorse o al mattino presto o verso le 16.00 del pomeriggio, sono caratterizzate da questo profumo di caffè che inebria i sensi olfattivi dei passanti.

 

Chi visita Napoli per la prima volta, sa che non può perdersi questa incredibile esperienza del caffè caldo appena preparato e servito in tazze bollenti, in bar affollatissimi e rumorosissimi, tipici della bellezza della città che “non smette mai di danzare”, al ritmo di una musica tutta sua.

Alcune semplici regole, per gustare un ottimo caffè

 

A Napoli si sa, mangiare e bere non sono solo una necessità ma anche e soprattutto una forma di benessere, per corpo e mente.

 

La regola basica vuole che il caffè, quello buono, sia bevuto amaro. Molti però preferiscono aggiungere lo zucchero, poiché la consistenza della bevanda è piuttosto amara.

 

Si dice, inoltre, che se si ha mal di testa bere il caffè amaro è un ottimo rimedio per farlo passare più velocemente.

 

Un consiglio più che una regola riguarda il modo di bere il caffè: ricordatevi di non mettere mai le vostre labbra vicino la tazza, senza prima aver preso il cucchiaino e aver versato una goccia della bevanda sul bordo o vi ritroverete con una bella ustione.

 

L’ultima e forse più importante “prescrizione” riguarda il tempo che bisogna dedicare, a questo noto rito Napoletano: il caffè va bevuto con calma, assaporato con attenzione.

 

Un’altra abitudine, in special modo del sud, è quella di aggiungere sempre un bicchiere d’acqua, alla tazza di caffè.

 

Sai perché si fa? L’acqua va bevuta prima del caffè, per pulire la bocca e sentire meglio il sapore della caldissima bevanda.

 

Un’altra motivazione che si potrebbe aggiungere, a quella del gustare il caffè amaro, è la compensazione dolcissima di un morso di sfogliatella.

Ecco la classica colazione Napoletana: caffè e sfogliatella

 

La dolce e croccante consistenza della sfogliatella, ripiena di morbida ricotta e gustosissima marmellata, è uno dei dolci partenopei più gustosi e desiderati al mondo. Ogni bar Napoletano ha la sua sfogliatella, che servita assieme ad un ottimo caffè, non può che farti iniziare la giornata in modo eccezionale.

La sfogliatella Napoletana, riccia o frolla che sia, è un morso di paradiso ogni giorno, per i veri amanti di una colazione breve ma intensa. Sia per coloro che vanno di fretta che per quelli che amano godersi momenti di relax vicino al mare; non c’è bar che non serva il dolce più celebre al mondo.

 

Alla stregua della bontà dei cannoli Siciliani, che ad ogni boccone ricordano tutta la passione di una terra antica e colma di tradizione, così sfogliatella e caffè sono rappresentano i valori del dolce saper vivere della bella Napoli, che tra una passeggiata che odora di mare e un panorama che toglie il fiato, rende magico ogni soggiorno.

Colazione Italiana: a casa o al bar? In famiglia o da soli?

La Colazione Italiana si basa prevalentemente sul consumo di alimenti dolci, diversamente da come succede nel resto dell’Europa, abituata storicamente ad una colazione prevalentemente salata. Caffè e cappuccino sono centrali nel consumo degli italiani, mentre in Europa l’alto contenuto proteico apportato da Uova, Prosciutto Latte viene accompagnato da Spremuta d’Arancia.

 

 

In Italia la “regionalità” della colazione è comunque fortemente connotata dalle abitudini e dagli usi locali, variando notevolmente da nord a sud: in Sicilia infatti ad esempio si consuma tipicamente brioche e granita, mentre in altre regioni del Sud è in uso Caffé e Pastarella, mentre verso Nord è tipica la Brioche.

Molto usati come alimenti solidi i cereali, le fette biscottate, pane, biscotti e frutta fresca. Il tutto insieme a Latte, caffé, spremuta d’arancia e lo yogurt.

Molto caratterizzante il matrimonio fra latte e caffé, che produce tutte le varianti caffelatte, cappuccino, latte macchiato, molto amati come marchio Made in Italy anche nel resto del mondo.

Una buona colazione dovrebbe fornire all’organismo dal 15% al 20% del fabbisogno giornaliero: considerato il fabbisogno medio di un adulto, intorno alle 2.000 kcal al giorno, la colazione dovrebbe apportare quindi circa 400 kcal.

Per raggiungere le 400 kcal si può ad esempio bere 250 ml di latte, mangiare 50 g di pane integrale con burro e marmellata e infine aggiungere un frutto, come ad esempio un’arancia. Chi non ama il pane invece, può bere il latte con i cereali, scegliendone una varietà povera di zuccheri, e mangiare un frutto nutriente come la mela.

Consumare soltanto un caffè veloce al bar e non “fermarsi” per fare colazione con il tempo necessario non è una buona abitudine, ci porta fortemente ad arrivare al pasto successivo affamati, sbilanciando il pasto. Sembra che anche la classica brioche + cappuccino sia sbilanciata, per l’apporto forte di zuccheri che contengono in abbinato.

 

 

 

Spesso è diffuso il salto della colazione, infatti il 6% degli italiani saltano abitualmente il pasto più importante della giornata per motivi di tempo. Inoltre è sensibile il calo della colazione consumata in famiglia.

Saltare il primo pasto della giornata non è per niente positivo, perché in questo modo non si assumono molti nutrienti fondamentali per la buona salute del corpo, che invece si assumerebbero consumando una buona colazione sana, tra cui fibre, carboidrati, minerali e vitamine; inoltre, se si salta la colazione si abbassa notevolmente durante il giorno sia il livello di concentrazione, sia la capacità di apprendimento e si avrà persino meno memoria, effetto riscontrato sia nei bambini che negli adulti.

Dove Fare una Colazione Italiana a Londra

La Colazione.
Non è banale definirla come il motore delle nostre giornate.
E non a caso siamo molto legati alla colazione. E’ una delle basi delle nostre abitudini quotidiane.
E influisce sul nostro umore. Accidenti se lo fa. Provate a uscire di casa senza fare colazione.
Quando vedo gente che mi circonda con il morale altalenante, scorbutica e scontrosa penso: avrà fatto colazione? Il 90% delle volte sicuramente la risposta è no.
E quando viaggiamo non siamo da meno. Quante volte ci è capitato di partire per un viaggio e fermarci dopo poco alla prima sosta possibile e FARE COLAZIONE?
Il mondo gira intorno alla colazione. Che noi lo vogliamo o no. E se andiamo all’estero, soprattutto noi italiani, dentro di noi cerchiamo un modo per poter rimanere ancorati alle nostre origini, alle nostre abitudini. E il più delle volte questo è la colazione.
Siete mai stati a Londra?
Anche nella capitale britannica il brunch è diventata una pratica molto popolare, è infatti pieno di caffè in tutte le zone della città dove consumare la colazione.
Il Breakfast Club è una delle catene più affermate e visitate per chi ama mangiare bene e sostanzioso all’inizio della mattina(aperto fino dalle 8) con punti sparsi in diversi quartieri, come Soho, Spitafields, Hoxton e Angel.
Da loro è diffiusissimo il poter consumare la colazione tipica Londinese, come ad esempio Scrambled Eggs with Bacon, Uova e Pancetta, o frittelle Pancakes con sciroppo d’acero. Una colazione molto amata anche nel nostro paese.
Molti di noi però, come specificavo sopra, cercano posti dove  confermare le proprie abitudini, quindi dove possiamo fare una buona colazione italiana a Londra?
In Zona Trafalgar Square c’è Caffé Nero, locale con barman di origine italiana che offre Cappuccino, The e Caffè e cornetto con marmellata rigorosamente a parte. Un classico per chi cerca l’Italia a Londra per la colazione. Un plus può essere il fatto che offrono WiFi gratis, anche se i barman amano mettere alla prova l’inglese dei propri connazionali italiani ospiti. Quindi c’è da andarci preparati.
Molto ben recensito a Southwark c’è Pulia, un altro café che propone la colazione italiana, cornetto e cappuccino che competono tranquillamente con la qualità degli standard del nostro paese, rimanendo molto contenuti come costo complessivo rispetto agli standard londinesi, appena 4 sterline per una colazione.
Amatissimo per chi ama la classe di South Kensington è il Bencho Café, che propone il classico cornetto e cappuccino come amiamo noi. Prezzo negli standard e personale molto cordiale e locale pulitissimo che offre anche una tavola calda molto fornita.
Non può mancare Starbucks a Londra, che porta le varianti di Cappuccino in giro per il mondo, ma nella capitale non si rende necessario, ci sono tantissime opportunità offerte.
Quindi Londra si presenta come una città in cui c’è una buona scelta di colazione italiana da opzionare per cominciare la giornata.
E Voi? Quale colazione amate di più quando visitate Londra?

Il Soffio di Eolo a Bagnoregio: Un Paradiso ai confini del Paradiso

Oggi voglio raccontare un’esperienza unica che abbiamo provato il mese scorso.

Volevamo regalarci due giorni di relax dal correre della vita quotidiana, ed insieme vedere un posto vicino che non fosse raggiungibile necessariamente con tanta distanza da percorrere.

Dopo diverse riflessioni, si è optato per una località non molto lontano da Roma che non avevamo visitato prima: Civita di Bagnoregio, soprannominata “La città che muore”.

 

Si tratta infatti di una città etrusca fondata 2500 anni fa, che a causa della morfologia del terreno calcareo su cui è poggiata è soggetta da centinaia di anni ad una profonda erosione, che è stata causa di frane, smottamenti ed infine, per paura di crolli ulteriori, all’abbandono dei cittadini che vi risiedevano.

Oggi il borgo di Civita, data la sua natura etrusca, è meta turistica molto apprezzata e quasi da “pellegrinaggio” per il suo panorama suggestivo, dà l’idea di essere vicini al Paradiso.

Anche il grande autore giapponese di Anime Hayao Miyazaki si è ispirato a Civita di Bagnoregio per uno dei suoi capolavori Laputa Castello nel Cielo.

 

Dal 2015 è anche la sede dell’Expo di animazione e Manga La Città Incantata

 

 

E’ inutile dire quindi che i motivi che spingono le persone a visitare Civita sono molteplici, aggiungerei a queste già descritte la cucina tipica regionale speciale, molto apprezzata. Infatti proprio nel borgo di Civita ci sono tanti ristoranti tipici dove gustare piatti eccellenti.

Tra le varie offerte trovate on line abbiamo optato come “base” per visitare Civita un Bed & Breakfast chiamato Il Soffio di Eolo, situato a pochissimi chilometri dal centro di Bagnoregio.

Dispone di due appartamenti curatissimi in stile agrituristico rustico, rifiniti in ogni minimo dettaglio, che ci hanno rapito subito come vista appena siamo arrivati.

 

Senza parole l’ospitalità della proprietaria, Rita, che ci ha accolto come se fossimo a casa nostra.

Da Il Soffio di Eolo è possibile fare delle passeggiate a cavallo perché dispone di diversi cavalli che allevano sul posto.

Si ha la possibilità di scrivere dei pensieri e delle recensioni su di un diario posto all’interno degli appartamenti, in modo di lasciare la propria opinione sul servizio ricevuto o semplicemente fare un saluto od un disegno a ricordo della permanenza.

Il ricordo vivido che è rimasto però di più è quello della colazione: si è spaziato da colazione italiana tradizionale fino a sconfinare nell’agriturismo. Infatti parte dell’offerta colazione è realizzata in parte da Rita stessa, con prodotti tipici del Viterbese o Dolci come ciambellone o crostate. Una vera delizia.

Nel ricordo di questa esperienza rimane tra le altre cose anche la dolce conoscenza con i cani di casa, se amate gli animali Il Soffio di Eolo è proprio quello che fa per voi.

 

Atmosfera familiare, cibo a colazione eccellente, sistemazione per la notte indipendente e confortevole. Adatto sia per un “mordi e fuggi” ma anche per chi vuole visitare oltre a Civita anche la vicina Bolsena.

Veramente un’oasi di pace in tutto e per tutto. Potete visitare il sito web della struttura, oppure prenotare da Booking, come è stato nel nostro caso. Sicuramente da ripetere come esperienza, ma anche soltanto per andarli a trovare!

 

La Colazione Perfetta: ideale sana ed equilibrata

Secondo un sondaggio Eurisko, 8 milioni di italiani saltano la colazione. «Limitarsi al caffè non è una vera colazione», sostiene Hellas Cena, responsabile del Laboratorio di Nutrizione Clinica all’Università di Pavia. Se si mangia troppo poco si rischia di fare poi uno spuntino fuori pasto, spesso ipercalorico. Al contrario, se ci si abbuffa scegliendo alimenti ricchi di grassi e zuccheri raffinati il rischio è quello di sentirsi appesantiti.

L’orologio degli organi. Secondo la medicina tradizionale cinese ogni singolo sistema funzionale del corpo raggiunge in un dato momento della giornata il massimo della sua attività e in un altro momento il minimo. Il sistema digerente, ovvero i sistemi funzionali di stomaco e milza, sono particolarmente forti ed energetici tra le 7 e le 11, mentre sono deboli la sera, tra le 19 e le 23. Digerire è un processo di natura yang, che ha bisogno di forza e crea calore, e lo yang è al massimo delle sue capacità proprio durante la prima metà della giornata, mentre cede allo yin a partire dal pomeriggio e fino a notte fonda.

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Colazione ideale, sana ed equilibrata

Rispettare l’orologio degli organi per cominciare la giornata con energia.

di Vanessa Perilli – – 

Colazione ideale, sana ed equilibrata

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Secondo un sondaggio Eurisko, 8 milioni di italiani saltano la colazione. «Limitarsi al caffè non è una vera colazione», sostiene Hellas Cena, responsabile del Laboratorio di Nutrizione Clinica all’Università di Pavia. Se si mangia troppo poco si rischia di fare poi uno spuntino fuori pasto, spesso ipercalorico. Al contrario, se ci si abbuffa scegliendo alimenti ricchi di grassi e zuccheri raffinati il rischio è quello di sentirsi appesantiti.

L’orologio degli organi. Secondo la medicina tradizionale cinese ogni singolo sistema funzionale del corpo raggiunge in un dato momento della giornata il massimo della sua attività e in un altro momento il minimo. Il sistema digerente, ovvero i sistemi funzionali di stomaco e milza, sono particolarmente forti ed energetici tra le 7 e le 11, mentre sono deboli la sera, tra le 19 e le 23. Digerire è un processo di natura yang, che ha bisogno di forza e crea calore, e lo yang è al massimo delle sue capacità proprio durante la prima metà della giornata, mentre cede allo yin a partire dal pomeriggio e fino a notte fonda.

«Seguendo la teoria dell’orologio degli organi il pasto più energetico dovrebbe essere la colazione, mentre quello più leggero la cena. Quindi se a colazione si deve mangiare da imperatori, a pranzo da principi e a cena da mendicanti, al mattino dovremmo concentrare i cibi più vivi e nutrienti», spiega Lena Tritto, consulente alimentare, insegnante di cucina di casa e docente presso la Scuola Tao di Bologna.

«La farina bianca, quindi priva delle sue proprietà benefiche, lo zucchero raffinato e il latte, prodotto “umidificante” e quindi pesante, non sarebbero indicati per la prima parte della giornata. Valide alternative potrebbero essere una crema di avocado e banana, delle granole di cereali fatte in casa, del pane integrale con miele, semi e frutta secca, una crema di nocciole e cacao senza conservanti o un gongee dolcificato con uvetta e frutta di stagione, piatto molto digeribile perché cotto a lungo e ideale in caso di malattia come alimento ricostituente. Tra i vari benefici di questa dieta c’è anche quello della riduzione del peso, ideale per chi desidera dimagrire senza troppi sacrifici dal momento che al mattino ci si può concedere un pasto abbondante», conclude Tritto.

La colazione ideale in 10 mosse

1.Mai saltarla. La colazione è un piacere quotidiano, ma anche un pasto a tutti gli effetti, importante e necessario come il pranzo e la cena.

2. Sempre meglio a casa. Da soli o in compagnia, piuttosto che frettolosamente al bar.

3.Mai meno di 15 minuti. Prendiamocela comoda per goderci questo pasto con calma (per correre c’è tutto il resto del giorno).

4.Un caffè e via? No grazie! Una colazione senza mangiare nulla non è una colazione (e si rischia d’ingrassare di più).

5.Con la frutta è meglio. Accanto a biscotti, pane e fette biscottate con marmellata o creme spalmabili, cereali e yogurt, non dimentichiamoci mai di mettere in tavola qualche frutto o una spremuta.

6.Evviva la varietà. Proviamo a portare in tavola ogni giorno un nuovo ingrediente o ad alternare quelli che ci piacciono di più. Se cambiamo il menu, la nostra prima colazione diventa più buona (e più sana).

7.Apparecchiamo la tavola e prepariamo gli ingredienti la sera prima. Così guadagniamo attimi preziosi da dedicare al rito di un dolce risveglio.

8. Morbido o croccante? La consistenza, i profumi, i colori degli alimenti sono “il sale” della prima colazione: impariamo a conoscerli, alternarli e, soprattutto, goderceli.

9.Con i ragazzi non c’è fretta che tenga. Se cominciamo noi a non fare una buona prima colazione, anche loro si abitueranno a saltarla (e non è una buona abitudine per chi sta crescendo).

10.L’ingrediente segreto? Un sorriso, di prima mattina, ci aiuta a partire con il piede giusto e rende più piacevole condividere questo momento con le persone a cui si vuole bene.

Fonte: https://www.marieclaire.it

Altri articoli utili: Colazione Vegana, Colazione Bilanciata

Colazione bilanciata: approfondiamo con Silvia Caioli Biologa Nutrizionista

una sana colazione

La colazione è da sempre definita come il pasto più importante della giornata, e per questo strettamente legata quindi all’argomento della nutrizione. In questo articolo approfondiamo alcuni aspetti con la D.ssa Silvia Caioli, Biologa e Nutrizionista, PhD in Neuroscienze.

Innanzitutto la ringrazio della sua disponibilità mostrata.
Le va di raccontare come e perchè ha deciso di intraprendere una professione nell’ambito della
nutrizione?

Sono sempre stata affascinata dalla biologia, in tutte le sue forme, e alcuni esami sostenuti all’Università hanno acceso in me la passione per le Neuroscienze e per la Nutrizione. Così, dopo la laurea in biologia sono entrata nel mondo della ricerca in Neuroscienze e, ancora oggi, mi occupo di ricerca nell’ambito delle malattie neurodegenerative.

Intanto, però, sentivo parlare ovunque di temi riguardanti l’alimentazione e, studiando pubblicazioni internazionali, cercavo di dare risposte scientificamente provate a domande come: olio di palma si o no? Latte si o no? Carne rossa si o no? Questo mi ha fatto render conto che mancava qualcosa alla mia formazione e così ho deciso di frequentare un Master Universitario in Dietetica e Nutrizione Clinica e, successivamente, tanti corsi di formazione specifici del settore della nutrizione.
Ad oggi riesco ad affiancare le mie due passioni: il lavoro da Ricercatrice, che mi permette di scoprire come “il piccolo di una cellula” si ripercuota sul “grande di un intero organismo”, ed il lavoro da Biologa Nutrizionista, attraverso il quale posso aiutare concretamente le persone mediante la divulgazione dell’importanza di una dieta equilibrata e di uno stile di vita sano ed attivo.
Quanto è a suo avviso importante la colazione all’interno di un’alimentazione completa?
“Non saltare la colazione, è il pasto più importante della giornata!”

Quante volte ce lo siamo sentito dire? Ed effettivamente è così. Ci sono ormai tantissimi studi in cui si evidenzia che la colazione sia il pasto principale per cui dovrebbe essere ricca, nutriente e ben bilanciata (Lee 2017a). Già negli anni ’60 la Nutrizionista Adelle Davis affermava: ”A colazione mangia come un re, a pranzo come un principe e a cena come un povero”.
Ma perché la colazione è così importante?


Durante la notte il metabolismo corporeo continua a consumare energia ed al risveglio il nostro organismo proviene da un periodo di digiuno di circa 8-9 ore. Per cui, al mattino, esiste la necessità fisiologica di introdurre energia per affrontare la giornata (Fries 2009). Se si salta la colazione il corpo entra in uno stato di “risparmio energetico” per cui tenderà a rallentare il metabolismo e ad accumulare grasso, a discapito dei muscoli. Perciò, fare colazione al mattino è importante da un punto di vista energetico e per non accumulare peso corporeo, ma non solo…un ampio numero di pubblicazioni scientifiche sostiene che la colazione sia un pasto fondamentale per il mantenimento di un buono stato di salute e che saltarla possa avere conseguenze sorprendentemente gravi. Secondo gli scienziati saltare la colazione rende più affamati nel corso della giornata, portando a fare pasti più abbondanti e provocando un aumento eccessivo di zuccheri nel sangue (Cahill, 2013). Questo può aprire la strada al diabete, all’aumento della pressione e ad alterazioni dei livelli di grassi nel sangue (colesterolo e trigliceridi), tutti fattori di rischio per lo sviluppo di patologie cardiache. Inoltre, è stato dimostrato che la colazione sia in grado di ridurre lo sviluppo di stati depressivi e di ansia, di alleviare l’insonnia e di migliorare la qualità della vita (Lee 2017b).
Fare colazione al mattino aiuta a superare la “crisi del risveglio”! E’ stato ampiamente dimostrato dagli psicologi che il risveglio mattutino è il momento in cui si decide con quale spirito si affronterà la giornata e che fare una colazione SANA e BEN BILANCIATA significa partire di buonumore!
Che tipo di nutrienti non devono mancare alla colazione?

Colazione
Purtroppo, ad oggi, il 30% degli adulti non sa fare colazione (sempre che la faccia) poiché sceglie alimenti troppo dolci, o troppo grassi, o mangia troppo o troppo poco. Ma cosa è meglio scegliere per la nostra
colazione?
Non esiste una risposta universalmente valida poiché dipende dai nostri gusti (dolce o salato?), dal tempo che abbiamo a disposizione (concediamoci almeno 15 minuti così da iniziare la giornata con il piede giusto) e dal contesto culturale (ad esempio, se siete in Nigeria molto probabilmente vi troverete a fare colazione con il Moi Moi, una merendina a base di pasta di fagioli, gamberi, pomodori e cipolle arrotolata in delle foglie di banano e poi cotta). Per essere COMPLETA la prima colazione deve contenere tutti i nutrienti: carboidrati, proteine, grassi, vitamine e sali minerali e, per essere BILANCIATA, li deve contenere nelle giuste proporzioni. Una colazione basata su un solo nutriente, ad esempio caffè con zucchero e cornetto ripieno, è completamente sbilanciata a favore degli zuccheri, possiede uno con scarso valore nutrizionale e può predisporre allo sviluppo di sovrappeso, obesità e diabete di tipo 2.
Quindi a colazione, ma anche in tutti i pasti della giornata, pensiamo ai nutrienti (tutti e non solo uno) e alla
forma con cui devono essere assunti:

brioches
i carboidrati che assumete a colazione non devono essere raffinati, per evitare che ci siano quei tanto temuti picchi glicemici. Quindi, merendine, biscotti e prodotti eccessivamente dolci sono da evitare.
Utilizzate, invece, prodotti a base di farine integrali come pane, fette biscottate o biscotti secchi integrali (ma fate attenzione ai prodotti industriali, molto spesso sono addizionati di zuccheri) perché, essendo ricchi di fibre, rallentano l’assorbimenti intestinale dei carboidrati e abbassano il picco glicemico nel sangue;
• mangiate frutta fresca di stagione perché questo fa si che vengano assunti sali minerali, vitamine, fibre
e sostanze protettive come gli antiossidanti già all’inizio della giornata;
• non fate mancare i grassi buoni della frutta secca (noci, nocciole o mandorle);
yogurt a colazione

• devono essere presenti anche le proteine contenute in latte, yogurt, uova, formaggio, prosciutto magro (ad esempio in un toast) o bevande a base di soia (meglio se arricchite in calcio e vitamine). Evitate prodotti ricchi di zuccheri come i succhi di frutta o gli yogurt con zuccheri aggiunti (la maggior parte!), ed evitate di aggiungere zucchero ad esempio nel latte o nel caffè. E’ fondamentale che leggiate sempre le etichette di ciò che acquistate!
Riferendoci ad un uomo adulto ed in salute, alcuni esempi di colazioni dolci complete e ben bilanciate sono:
– uno yogurt bianco intero (oppure yogurt greco, più proteico rispetto allo yogurt classico) con cereali integrali, due noci ed un frutto fresco di stagione;
– latte con fette biscottate integrali, un velo di marmellata biologica (senza zuccheri aggiunti), 2 noci ed un frutto fresco di stagione;
– caffè o tè (senza zucchero), due fette di pane integrale con ricotta e cacao amaro in polvere, 2 noci ed un frutto di stagione;
Una volta ogni tanto vi potete concedere una colazione a base di cappuccino o caffè (senza zucchero) e cornetto, ma meglio che sia integrale e senza creme o marmellate (ricchissime di zuccheri), per mangiare poi il frutto a metà mattina.
Per chi predilige, invece, una colazione salata, alcuni esempi sono:
– una fetta di pane integrale con ricotta o un uovo sodo, olio extravergine di oliva ed un frutto di stagione;
– una fetta di pane integrale con salmone affumicato o tonno al naturale ben sgocciolato, avocado (è un frutto dalle molteplici proprietà, che si presta bene all’abbinamento con i piatti salati, ma è molto grasso quindi è bene non abusarne) ed un frutto di stagione.
L’ideale è variare il più possibile nella scelta degli alimenti, facendo si che sia sempre presente un rappresentante per ogni nutriente.
Ci sono abbastanza varianti a colazione per ovviare alle intolleranze alimentari?

colazione intolleranze
Sicuramente anche chi ha un’intolleranza alimentare può fare una buona e sana colazione. Prima di tutto, però, è necessario sottolineare che se si manifestano sintomi riconducibili ad intolleranza o allergia alimentare è bene rivolgersi ad un medico specialistico e sottoporsi a test appropriati, con strumenti validati scientificamente. Ormai sembra che si sia scatenata “la moda” per cui tutto è spiegabile dalla presenza di un’allergia o un’intolleranza alimentare, fino ad arrivare ad una vera e propria avversione psicologica verso il cibo.

Non devono essere effettuate autodiagnosi e regimi fai da te: ricordate che l’eliminazione di un alimento dalla dieta, se non necessaria, può avere gravi conseguenze per l’organismo.
Quando si parla di colazione ed intolleranze alimentari non si può non pensare alla sensibilità al glutine e all’intolleranza al lattosio. Se si deve limitare l’assunzione di glutine (o eliminarlo del tutto), sicuramente la cosa più semplice è scegliere tra i moltissimi prodotti da forno privi di glutine, contrassegnati dalla spiga barrata.

Ma, dal momento che esistono dei cereali NATURALMENTE privi di glutine, perché non usarli al
posto di questi costosissimi prodotti gluten-free INDUSTRIALI? Pane, fette biscottate, biscotti, dolci privi di
glutine sono, purtroppo, ricchi di altri ingredienti non salutari utilizzati per mimare l’effetto addensante del glutine stesso. I cereali privi di glutine sono riso, miglio, mais, grano saraceno, quinoa e amaranto e, oltre a trovarli soffiati (ad esempio del riso soffiato puro) da aggiungere a yogurt o latte, potreste utilizzarli per preparare delle gustose creme (una sorta di porridge) a cui aggiungere frutta fresca o frutta secca, miele,
uvetta, gocce di cioccolato fondente (almeno al 75%). Inoltre, si possono sperimentare ricette casalinghe con farine prive di glutine (farina di cocco o di mandorle), limitando lo zucchero e aggiungendo dei pezzetti
di frutta fresca. Ricordatevi di montare a lungo le uova poiché l’assenza di glutine farà crescere poco il
vostro dolce!
E per chi è intollerante al lattosio? In questo caso la scelta di cosa mangiare a colazione è più semplice, sia
perché esistono ormai prodotti delattosati di tutti i tipi (latte, yogurt, yogurt greco, ricotta o formaggi), sia perché le bevande vegetali come quella di riso, soia, mandorla, avena (dal 14 giugno di quest’anno non possono più essere chiamate “Latte”!) riempiono gli scaffali dei supermercati.

Se però si sceglie di fare colazione con una tazza di bevanda di riso si deve essere consapevoli che si tratta di un alimento NutrizionalMente differente dal latte vaccino. Infatti tutte le bevande vegetali sono praticamente prive di
proteine, ad eccezione di quella di soia che ne contiene quasi la stessa quantità del latte vaccino (ma si tratta di proteine vegetali con un profilo nutrizionale differente da quelle animali). Inoltre, spesso contengono grassi e zuccheri aggiunti, per cui ancora una volta, leggete sempre le etichette di ciò che acquistate e scegliete quelle con il calcio addizionato! Attenzione anche a biscotti, torte e prodotti da forno in generale perché potrebbero contenere lattosio.
Per concludere, è possibile considerare l’opzione colazione salata che includa le uova, consigliabili sempre ma con moderazione (a meno che non si sia allergici alle proteine dell’albume dell’uovo), cotte al tegamino, alla coque o in camicia (l’uovo fritto, strapazzato o sodo è molto più difficili da digerire!).

Pancake per colazioneUn’alternativa molto gustosa può essere quella di preparare dei pancake ad hoc senza glutine e/o senza latte. Basta sbattere due uova con un pizzico di sale, un cucchiaio abbondante di farina di mandorle (o di cocco), un cucchiaio di miele, un dito di acqua (o di latte, o bevanda di riso) e cacao o cannella. Si può cuocere in una padella antiaderente con un goccio di olio extravergine di oliva e servire con frutta fresca e/o miele.Provateli, sono buonissimi!
In quali paesi tradizionalmente è più facile trovare e consumare una colazione bilanciata?
E’ sempre colazione in qualche parte del mondo!
Eh si, a pensarci bene è proprio così. Ma le colazioni che si fanno in giro per il mondo sono diversissime tra loro: si va dal dolce al salato, passando per marmellata, uova, carne, salumi, sottaceti, spezie e svariati tipi di pane e frutta. Quasi sempre accompagnati da tè o caffè. Insomma, ce n’è abbastanza da aver voglia di provarle tutte. Ma qual è quella più bilanciata?

riso
Partiamo, ad esempio, dall’Asia in cui l’alimento principe anche della colazione è il riso, accompagnato da
carne, pesce, alghe, uova, spezie e a volte latte di cocco, oppure la zuppa di miso. In questo caso si tratta di
una colazione completa ma a seconda delle quantità e delle modalità di cottura (a meno che non sia tutto cotto al vapore) potrebbe risultare troppo abbondante e pesante.

 

medioriente colazione
In Medio Oriente la colazione è composta da pane pita accompagnato da legumi, formaggi e yogurt speziati. Anche in questo caso si tratta di una colazione eccessivamente ricca di grassi (formaggi, yogurt) e di difficile digestione data l’aggiunta di molte spezie.

 

 

 

 

 

colazione americana
Dall’altro lato del mondo, negli Stati Uniti, spopolano i pancakes, una sorta di crepes leggermente lievitate
e condite con sciroppo d’acero, marmellata o crema di cioccolato, il tutto accompagnato da caffè americano o da succo d’arancia. Questa colazione risulta abbastanza carente in proteine e ricca in zuccheri e in grassi, per non parlare del metodo di cottura dei pancakes (sono buonissimi ma comunque sono fritti in padella). Se l’alternativa è la tazzona di latte e cereali ci troviamo davanti ad una colazione ricca degli zuccheri di cui sono addizionati i cereali e povera di carboidrati complessi.

colazione inglese

Veniamo ai Paesi a noi un po’ più vicini, ma solo come distanza geografica certamente non come abitudini
alimentari. La colazione all’inglese consiste in una porzione di bacon fritto in padella, accompagnato
da uova strapazzate e, a volte, salsicce, fagioli, pomodori e funghi. Ricca in proteine ma povera in carboidrati, di certo è pesante da fare tutti i giorni, ma sicuramente imperdibile nel caso di una visita a
Londra e dintorni.

 

 

porridge

Tipico della tradizione anglosassone è anche il porridge, che altro non è che avena (oppure quinoa o amaranto) bollita nel latte ed impreziosita con pezzi di frutta secca, fresca o miele.
Confesso che l’ultima volta che sono stata a Londra ho preferito provare la colazione a base di porridge e mi è piaciuta davvero molto! E’ un’ottima alternativa dal punto di vista qualitativo e nutrizionale.

 

 

 

 

churros

Se si va in vacanza in Spagna non si può non provare la colazione con i churros, deliziose frittelle di pasta
lunga (ovviamente fritte) spolverate con zucchero a velo o da immergere nella cioccolata calda. Come potete immaginare i churros sono buonissimi ma non proprio adatti ad una colazione sana e bilanciata.

 

 

pain au chocolat

Una volta a Parigi la nostra colazione sarà a base di croissant o brioches, come il pain au chocolat (un
saccottino al cioccolato), o della classica baguette con burro o marmellata. In ogni caso si tratta di colazioni
molto caloriche, ricche di zuccheri e grassi, non perfettamente allineate con il concetto di colazione sana.
Ed infine torniamo alla nostra colazione italiana a base di caffè, cappuccino, cornetto, biscotti o fette biscottate e marmellata. Composta in questo modo non è certamente la colazione più sana, ma se il cornetto lo scegliamo integrale o lo sostituiamo con dei cereali integrali o con delle fette di pane tostato con un filo di marmellata e li accostiamo a latte o yogurt bianco con frutta fresca e secca, sicuramente inizieremo la giornata con un pasto equilibrato.
In quali Paesi è più facile trovare una colazione bilanciata? La risposta è in tutti e in nessuno! Più o meno in
ogni Paese potete iniziare la giornata con un pasto sano e bilanciato, che sia dolce o salato; il segreto è capire come abbinare tra loro gli alimenti, preparati però con modalità di cottura appropriate. Il bello è anche sperimentare colazioni nuove e chissà che non le preferiate alla vecchia!
Da esperta: lei cosa mangia a colazione in genere?
Non riesco ad iniziare la giornata senza aver fatto colazione. E non lo dico solo perché fino a qualche riga fa
ho parlato di quanto sia importante! Per me è realmente una coccola mattutina senza la quale non riesco
ad attivarmi.
Da buona italiana la mia prima colazione è dolce, anche se non nego che durante i vari viaggi che ho fatto ho sperimentato anche qualche piatto salato. Fino a un anno fa la mia colazione consisteva in latte e cereali
integrali oppure fette biscottate e marmellata…adoro la marmellata e, per evitare di mangiare quelle industriali più ricche di zuccheri che di frutta, spesso la preparo da sola utilizzando la frutta colta dagli alberi
di amici e parenti (nespole, albicocche, susine e pere).

kefir

Circa un anno fa, però, ho ricevuto un regalo“speciale” da un’amica: un barattolino di kefir. Cos’è il kefir?

Nonostante il nome esotico e poco conosciuto, il kefir altro non è che latte fermentato dalla consistenza cremosa e lievemente acidula molto
simile allo yogurt bianco ma molto più ricco di probiotici, la cui origine sembra risalire a più di 100 anni fa nelle comunità delle montagne caucasiche. Già allora si erano comprese le proprietà benefiche del kefir, ma, ad oggi, sono moltissime le pubblicazioni scientifiche che ne dimostrano gli effetti positivi tra cui la riduzione dei problemi gastrointestinali e delle allergie, la riduzione dei livelli di colesterolo, un’azione antinfiammatoria e anche potenzialità antitumorali (la lista degli effetti benefici del kefir è veramente lunga, trovate un riassunto nel lavoro di Ahmed del 2013). Il regalo della mia amica è diventato la mia colazione quotidiana, arricchito con pezzi di frutta fresca, secca e cereali integrali e un pò di cannella. Ogni tanto, però, ancora oggi nella mia colazione trovano spazio latte, fette biscottate o fette di pane tostato con marmellata e frutta fresca.
E il caffè…il caffè non manca mai, ma senza zucchero!

 

colazione iitaliana

Dott.ssa Silvia Caioli
PhD in Neuroscienze
Biologa Nutrizionista

Facebook di Nutrizionalmente
mail: silviacaioli@gmail.com
web: www.nutrizionalmente.com

BIBLIOGRAFIA
Ahmed Z, Wang Y, Ahmad A, Khan ST, Nisa M, Ahmad H, Afreen A. Kefir and health: a contemporary
perspective. Crit Rev Food Sci Nutr (2013) 53(5):422-34.
Cahill LE, Chiuve SE, Mekary RA, Jensen MK, Flint AJ, Hu FB, Rimm EB. A prospective study of breakfast
eating and incident coronary heart disease in a cohort of male U.S. health professionals. Circulation (2013)
128, 337–343.
Fries E, Dettenborn L, Kirschbaum C. The cortisol awakening response (CAR): Facts and future directions.
International Journal of Psychophysiology (2009) 72, 67–73.
Lee SA, Park EC, Ju YJ, Lee TH, Han H, Kim th. Breakfast: The most important meal of the day? International
Journal of Gastronomy and Food Science (2017a) 8, 1-6.
Lee SA, Park EC, Jun Ju Y, Lee TH, Han E, Kim TH. Breakfast consumption and depressive mood: A focus on
socioeconomic status. Appetite 114 (2017b) 313-319.

 

La colazione vegana: consigli per renderla completa ed equilibrata

La colazione, argomento dibattutissimo negli ultimi tempi. Farla o non farla? É davvero il pasto più importante della giornata?

Per quanto mi riguarda è come chiedersi se è nato prima l’uovo o la gallina.

Nel frattempo mi tengo stretta questa fantastica abitudine che è entrata con dolcezza a far parte della mia routine quotidiana ed è ormai fondamentale per farla cominciare nel modo giusto.

Ogni mattina sento il bisogno di avere davanti qualcosa che non solo sia buono, ma che sia anche bello. Adoro dedicare del tempo alla preparazione di questo pasto e provare ogni giorno qualcosa di nuovo.

muffin cacao veganAttraverso la sperimentazione ho iniziato a creare varianti sane di ricette di dolci tradizionali, fino ad arrivare a creare versioni vegane di dolci come muffin, pancake e persino crostate! Riconosco che non tutti abbiano tempo da dedicare alla creazione di dolci tentazioni per la colazione, e che altri ostacoli possano presentarsi se si è vegani e sembra che le alternative ai classici alimenti o ingredienti con origini animali siano difficili da trovare.

Con questo articolo desidero mostrarvi che ci si può coccolare di prima mattina anche con una colazione completamente vegana.

La colazione può essere sia salata che dolce, più o meno elaborata a seconda delle esigenze, insomma ce n’è per tutti i gusti!

Se preferite una colazione dolce potete scegliere qualcosa di veloce e poco elaborato come una bevanda (Latte di riso, soia, avena….) o yogurt vegetali a fette biscottate, pane fresco, gallette con marmellata o creme spalmabili di frutta secca, oppure a granola, muesli, cereali in fiocchi o soffiati insieme a un succo di frutta o un frutto fresco e di stagione.

Una colazione molto veloce e saziante può essere il porridge, una pietanza a base di fiocchi d’avena, cotti in latte o acqua, alla quale si possono abbinare frutta fresca, cioccolato fondente vegano, frutta secca, sia in cottura che successivamente. Il porridge è ottimo d’inverno caldo e appena fatto ma anche d’estate freddo e preparato la sera precedente.

Si può passare poi a colazioni più elaborate se preparate in casa, con dolci da forno come muffin, biscotti, torte o barrette energetiche accompagnate da yogurt o bevande vegetali.

Al giorno d’oggi questi prodotti da forno di possono trovare anche in versione vegana e con materie prime di ottima qualità presso i supermercati biologici, quindi si può non rinunciare a qualche dolce sfizio appena svegli. Da non dimenticare gli splendidi pancakes o crepes che si possono fare con con qualsiasi tipo di farina derivata da cereali o legumi, insieme a lievito, dolcificanti e bevande vegetali e poi decorarli con yogurt, creme di frutta secca o una semplice cremina al cacao fatta mescolando cacao amaro in polvere con acqua e dolcificante.

 

frullati vegani

 

Con la frutta fresca si possono ottenere gustosissimi frullati, insieme con acqua, latte, yogurt o proteine di origine vegetale in polvere che potremo poi mettere in un bicchiere o in una ciotola e decorare con fiocchi di cereali, frutta secca e cioccolato fondente vegano.

 

 

video inserito dal canale youtube di anice e limone
Da non dimenticare sono i superfoods, alimenti ricchi di principi attivi come le bacche di acai che sono piccoli frutti di colore blu originari della foresta pluviale sudamericana. Sono imparentate con i mirtilli, con cui condividono un elevato contenuto di antiossidanti. Le bacche di acai sono ricche di antiossidanti considerati utili per proteggere il cuore e l’apparato cardiocircolatorio. Contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e contengono steroli vegetali, preziosi per salvaguardare vasi sanguigni. L ‘alga spirulina viene utilizzata soprattutto come integratore naturale per stimolare il sistema immunitario. Quest’alga è naturalmente ricca di alcune sostanze fondamentali per il nostro organismo: vitamine A, B, C, E, ferro, calcio, magnesio e potassio. L’alga spirulina ha proprietà antiossidanti e anti invecchiamento.

Questi superfoods si possono trovare anche sotto  forma di succo nel caso dell’acai o in polvere nel caso della spirulina, e si possono aggiungere alle nostre preparazioni, oppure come frutta disidratata come le bacche di goji

Anche se si preferisce la colazione salata le possibilità sono davvero numerose: pane, avocado e legumi, crackers, creme di semi oleosi (tahin, la crema di semi di sesamo), finte uova strapazzate fatte con il tofu saltato con curcuma e accompagnato da funghi saltati in padella.

Ovviamente non possono mancare bevande come caffè, tè e orzo per dare un tocco di vivacità alla nostra colazione vegana e darci un’ulteriore sferzata di energia.

dolcificanti vegan

Per quanto riguarda i dolcificanti, sono molteplici quelli di origine vegetale: sciroppo d’acero, d’agave, di datteri, di riso, malto di riso, orzo o mais, stevia.

Insomma, non ci sono scuse ora per non aver voglia di alzarsi la mattina e godersi una buona e bella colazione vegana, ricca di colori e sapori e completa dal punto di vista nutrizionale, per iniziare la vostra giornata ricca di impegni con la giusta carica e positività, perché si sa: chi ben comincia è a metà dell’opera!

Alice La Face

(aka The_Silverlining)

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La Crostata

L’odore di burro caldo.
Che pervade la cucina, la sala dove fai colazione, la veranda della nonna o della zia.
È il primo pensiero che mi viene in testa.
Il secondo è il calore del forno semi socchiuso per vedere se è pronta, … ” sì ma è pronta?”… “No! Dobbiamo aspettare che si freddi!… aspetta, metti giù le mani… ti fa male alla pancia!!! Non ci provare!…”
Era quello che mi sentivo ripetere (e che mi sento tutt’ora ripetere) quando sentendo quel dolce odore caldo andavo( e vado) verso il forno  con fare curioso e in parte goloso e affamato, scottanti le mani per provare a toccarla.

 

Ma è più forte di me. Non posso fare a meno di assaggiarla. Anche calda, anche se la migliore croccantezza della pasta frolla si ottiene quando come diceva mia nonna “si deve freddare”.

 

È una tradizione soprattutto nostra, di un’Italia fatta di uova fresche, di zucchero, di marmellata fatta in casa, e di cose buone preparate dalle nostre nonne e nostre zie, perchè così mangi qualcosa di fresco, naturale “non le solite merendine…”.

 

Ed è un’esperienza  che provo ogni volta, come da bambino, al primo morso, il ricordo di quel profumo mi accompagna sempre quando assaggio una buona fetta di crostata.

La Crostata è una preparazione che viene cotta in forno nell’apposito stampo, di solito di forma rotonda, costituita da una crosta di pasta, generalmente frolla, che viene ricoperta prima o dopo la cottura con marmellata, frutta, crema o altri ingredienti.

 

Sembra che una preparazione simile a base di pasta frolla fosse già conosciuta a Venezia, dopo l’anno mille, quando si cominciò ad utilizzare lo zucchero importato dall’Oriente. Probabilmente la prima ricetta codificata risale al XIV sec. inserita da Taillevent nel suo manoscritto Le Viandier. In seguito lo Scappi e lo Stefani, non dimenticarono di consigliarne altre.

 

Di Seguito vediamo la ricetta della base della crostata, la pasta frolla, descritta dal maestro Iginio Massari

 

 

 

E a te? Come ti piace la Crostata?