Quanto costa un chilo di caffè in grani?

Il caffè è uno dei piaceri irrinunciabili della vita. Che sia consumato in compagnia o da soli, è un rituale che delizia il palato e tiene alto l’umore. 

Da sempre tra gli appassionati è vivo un dibattito: è meglio il caffè del bar o quello a casa? Sicuramente la differenza nel gusto si sente: quello dei bar è molto più deciso rispetto a quello della moka che usiamo a casa o della macchinetta per il caffè. 

E allora ecco che gli amanti del caffè intenso partono alla ricerca della miscela e delle capsule perfette, rimanendo però spesso delusi. 

Questo perchè il segreto del caffè del bar è… nei chicchi! A prescindere da qualsiasi tipo di marca, la differenza sostanziale la fa la macinatura del chicco. Abbiamo approfondito l’argomento con gli esperti della torrefazione di Mokabar.it

La vendita di caffè in grani per veri intenditori

A casa siamo abituati a consumare il caffè sotto forma di polvere, già quindi lavorato e tritato e imbustato in pacchi oppure incapsulato in cialde. Questa è la soluzione più comoda e pratica da scegliere quando si ha poco tempo a disposizione: basta inserire la cialda nella macchina del caffè oppure prendere un cucchiaino e riempire la caffettiera ed il gioco è fatto. Ogni mattina ti basteranno pochi minuti per sentire quel profumo inconfondibile riempire la cucina e gustarti il tuo bel caffè prima di correre a lavoro.

Come in tutte le cose però, anche nella scelta del caffè già tritato ci sono pro e contro. Se la praticità è assolutamente un pro, nella colonna dei contro possiamo inserire due voci considerevoli.

La prima riguarda il gusto. Il caffè in grani raccolto e tostato ha un sapore molto deciso e quando viene macinato artigianalmente, come il caffè per bar, il suo aroma è decisamente più intenso e persistente rispetto a quello in polvere. 

La seconda riguarda lo smaltimento degli imballi. Specialmente quando si parla delle capsule, l’impatto ambientale è altissimo a causa degli imballaggi monodose di ogni singolo pezzo.

Scegliendo il caffè in grani questo aspetto si riduce notevolmente considerando che mediamente con un kg di caffè in grani si riescono tranquillamente a fare tra i 100 e 140 caffè, a seconda poi di quanto sia lungo o corto. 

la pianta matura cinque anni, fino a dare i frutti da cui si estraggono i chicchi che vengono torrefatti. A causa delle condizioni climatiche favorevoli, le più grandi piantagioni di caffè si trovano in Brasile, Ecuador e Colombia

Caffè in grani, le migliori marche

Veniamo ora all’aspetto economico. Ti starai chiedendo se c’è o meno un risparmio sull’acquisto del caffè in grani per macchine automatiche e dell caffè in grani per macchine Espresso. 

Considera che un chicco pesa tra i 15 e i 20 grammi, a seconda della varietà. Di conseguenza in un pacco da un kg si hanno all’incirca 600 grammi da cui escono 100-140 caffè. 

Ad esempio il caffè in grani Illy: quanto costa 1 kg? A seconda del gusto scelto, il costo del barattolo da un kg si attesta intorno ai 30€. In una fascia di prezzo più bassa troviamo il caffè in grani Lavazza, che ha invece un costo di più o meno 15 euro al kg e la stessa cosa è valida per il caffe in grani Nespresso.

Oltre ai chicchi, dovrai poi procurarti una macchina per la macinatura. La proposta del mercato è vasta in genere il prezzo per una macchina automatica per la macinatura si aggira intorno ai 300€. Fondamentale è che la macinatura avvenga al momento, altrimenti si rischia di compromettere la qualità e l’aroma del caffè.

Se sei un vero intenditore del caffè, le miscele in grani sono ciò che stai cercando !

Didiesse Frog: macchine del caffè di design

Parliamo ora di Didiesse Frog, una linea di macchine del caffè di design a cialde.

Abbiamo chiesto di approfondire i dettagli delle macchine a miglioriofferteonline.

L’azienda produttrice, Didiesse, è leader in Italia nella produzione di macchine del caffè da oltre 20 anni ed è divenuta rapidamente un faro nel settore. Made in Italy 100% è una garanzia e uno dei principi guida dell’azienda che, negli ultimi anni, sta esportando sempre più i suoi prodotti all’estero.

Una delle linee di macchine da caffè divenute più famose ed apprezzate è la Didiesse Frog, dal design moderno e adatta sia ad uso domestico che all’azienda o all’ufficio. Infatti, è particolarmente facile sia da usare che da pulire. Ha un peso di soli 6,5 kg e una capacità di serbatoio dell’acqua di 1,5 litri.

Anche la varietà di colori disponibili è molto ampia e permette di abbinare la macchina all’arredamento. Tra questi, bianco, nero e silver, più classici ed eleganti, ma anche rosso, verde, giallo limone, viola, fucsia e molti altri per chi ama i colori più vivaci.

Questa macchina del caffè a cialde fa un espresso cremoso che a detta di molti è uno dei suoi punti di forza. Possono essere utilizzate varie marche di caffè e miscele anche se sarebbe perfetto usare le cialde caffè Borbone, per cui sono state progettate.

 

Macchina caffè Frog con cappuccinatore e nuovo modello

Oltre alla linea base Frog, è stata ideata anche la versione Frog Revolution Vapor, con in più installata la lancia per l’erogazione del vapore, perfetta per creare degli ottimi e gustosi cappuccini in alternativa al caffè.

Anche questa linea è disponibile in vari colori, la sua pulizia è molto semplice e richiede poca manutenzione.

Sempre motivata dal desiderio di offrire ai propri clienti un oggetto d’arredo, oltre che una macchina per il caffè di elevata qualità, la squadra ha ideato una nuova collezione dalle linee sinuose e i colori sgargianti.

Infatti, tra i modelli disponibili potrete scegliere tra quelli Blu Pitonato, Oriental, Blue Jeans, Splash, color Iuta e altri. Impossibile non trovare quella che faccia al caso tuo e che incontri i tuoi gusti!

Macchine caffè Didiesse Frog: dove acquistarle

È davvero semplice trovare queste moderne macchine del caffè a cialde. Infatti, basterà recarsi in uno dei grandi negozi di elettrodomestici come Euronics e Unieuro o acquistarle anche online, dove spopolano già da tempo.

É soprattutto sul web, infatti, che è possibile trovare la macchina caffè Frog in offerta con Caffè Borbone a prezzi molto competitivi e molte altre offerte interessanti.

Sempre online è facile reperire a buon prezzo eventuali pezzi di ricambio come guarnizioni, pompa ed elettrovalvola, laddove ci fosse il bisogno di sostituirne qualcuno. Nel caso in cui volessi cambiare la scocca destra e sinistra della macchina, ossia la parte in metallo e termoplastica esterna, semplicemente per rinnovare colore e stile, è possibile acquistare separatamente anche solo questo ricambio. Inoltre, è tra gli accessori è disponibile anche il porta cialde, palette, zucchero e bicchieri, applicabile su tutte le macchine di questa linea.

Didiesse ha pensato proprio a tutto, al gusto di un buon caffè e cappuccino senza rinunciare allo stile.

La brioche a colazione fa ingrassare?


La scelta di cosa mangiare nel primo pasto della giornata è veramente ampia ma è la più classica delle colazioni è quella che vede il cappuccino e cornetto come protagonisti assoluti. Seguire quotidianamente la cosidetta dieta del cappuccino e cornetto è però la scelta migliore per chi sta cercando di perdere peso oppure mantenere il proprio peso forma? Lo Abbiamo chiesto agli esperti di Dieteperdimagrire.

Dieta ipocalorica o dieta del cornetto

La domanda che attanaglia chi sta seguendo un percorso alimentare è: “si può mangiare un cornetto durante la dieta?”. Per rispondere prendiamo in considerazione il tipo di dieta che si sta seguendo.
Ad esempio, una dieta ipocalorica che prevede un apporto calorico tra le 1400 e le 1800 kcal giornaliere sconsiglia il consumo quotidiano di questo alimento a causa del suo elevato apporto calorico, che conta all’incirca 250 kcal per un cornetto semplice senza ripieno, che vanno ad aumentare nel caso in cui sia farcito con crema, cioccolato o marmellate varie.

Ci sono però altri regimi alimentari che invece suggeriscono un consumo di alimenti ricchi di carboidrati combinati con burro, formaggi stagionati o panna, eliminando gli oli vegetali e riducendo invece le proteine.
Stiamo parlando della cosiddetta dieta del cappuccino e cornetto. In questa dieta è fondamentale che le brioche, i cornetti e tutti i prodotti da forno contengano burro e non olio, poichè questo ingrediente potrebbe compromettere il raggiungimento dei risultati prefissati. Ricordarsi dunque di controllare sempre la lista degli ingredienti di ciò che si acquista al supermercato e di specificare la richiesta anche al bar o in pasticceria.

I consigli per la colazione perfetta

Girovagando sul web si trovano tantissime proposte per la colazione. C’è chi la preferisce dolce e chi salata, chi adora farla al bar e chi invece preferisce prepararsela da solo, chi beve un veloce caffè e chi non può fare a meno di apparecchiare la tavola con tanti cibi diversi. Insomma, ad ognuno il suo ma cosa dicono gli esperti del settore alimentare in merito?

Alcuni specialisti prediligono una colazione salata perchè consente di arrivare all’ora di pranzo con meno senso di fame, altri preferiscono l’abbinamento di uno yogurt magari greco con della frutta.
Tutto dipende da cosa consiglia il nutrizionista a cui ci stiamo rivolgendo e dal piano alimentare creato per noi.

Seguire un regime alimentare salutare aiuta a mantenere il corpo in uno stato ottimale ma questo non significa necessariamente dover rinunciare ai piccoli piaceri della vita, bisogna solo trovare il giusto compromesso.
Se la colazione è il momento della giornata che preferisci per coccolare te stesso, fare colazione al bar una volta a settimana mangiando la tua brioche preferita e bevendo quel cappuccino che tanto ti piace è certamente una buona via di mezzo rispetto ad abusarne tutti i giorni o al contrario al divieto assoluto.

Come scegliere la macchina del caffè giusta per me?

Il caffè. chi non conosce il caffè. Chi lo ama e chi lo odia.

Quando ho aperto icappuccino.it l’idea era di realizzare un sito che fosse un discreto riferimento per l’argomento della colazione e il suo universo.

E, da sempre, il caffè è un elemento centrale quando si parla del mondo della colazione. Si non solo, ma soprattutto, molto presente all’inizio della giornata di moltissime persone al mondo. Ed anche il modo e i modi di gustare il caffè varia in base al nostro gusto personale, la nostra provenienza, la zona geografica in cui viviamo, le nostre abitudini, la facilità di reperimento del caffè in una forma e in un’altra.

Il caffè è da sempre uno start up quotidiano notevole per iniziare la giornata. Chi non conose l’aroma del caffè? Unico, corposo, inimitiabile. La forma del consumo varia, ma l’aroma del caffè rimane quello che conosciamo tutti.

Che gusto ha il tuo caffè ideale?

Rispondere a questa domanda fa la differenza nella scelta dello strumento. La macchina del caffè è lo strumento che fa il risultato, e cioè il caffè così come a te piace.

A seconda di come ti piace gustare il caffè, allora sarai orientato a scegliere un tipo o un’altro tipo di macchina del caffè.

Vediamo insieme le varie tipologie di macchina del caffè, dalle più usate storicamente, fino alle più complesse e moderne.

Moka, and friends

Lo strumento primordiale, portato in auge dal commendator Bialetti come strumento di consumo di massa. Già nella tradizione napoletana, il caffè veniva preparato con uno strumento simile. Ma se dico Moka, ce la raffiguriamo subito agli occhi, con la base a trapezio e la sezione a poliedro tridimensionale, con il classico filtro che si riempe della polvere che preferiamo, arabica, robusta, qualità rossa, e quando la temperatura nel contenitore sotto dell’acqua entra a regime la stanza si riempie dell’aroma che tutti conosciamo. Acuto, che ti riempie il naso, e ti arriva subito in testa, inconfondibile.

Le Migliori 3 caffettiere Moka più richieste

MOKA BIALETTI: LA STORIA

NEW BRICCA BIALETTI: DOPPIA CREMA

DAMA BIALETTI: AMAZON CHOICE

“Ah, che bell’ ‘o cafè
Pure in carcere ‘o sanno fa
Co’ a ricetta ch’a Ciccirinella
Compagno di cella, c’ha dato mammà”

Una sorella “evoluta” della storica moka è stata la versione Elettrica, utile quando non abbiamo a portata un fornello, ma magari una presa elettrica si. Un modello arcinoto anche qui è stato realizzato dallo storico marchio Bialetti. Anche se qualche anno fa e ancora oggi spopola nel microsettore della moka elettrica la iperconosciuta Alicia De Longhi. Base d’appoggio, che mantiene caldo anche il caffè una volta pronto.

Macchine del caffè a Capsule o Cialde?

Un brand che vende non caffè, ma un’esperienza in senso lato, è Nespresso. La Nespresso ha elevato il consumo di caffè, costruendo dei punti vendita e degustazione sotto forma di vere e proprie boutique, affiancando la comunicazione pubblicitaria con grandi testimonial, a partire da George Clooney. Notissimo il famoso “…What Else?”. Lo storytelling della Nespresso ha portato il gustare il caffè al provare una esperienza sensoriale, fatta di colori, comfort e sensazioni, oltre che di gusto. Tante selezioni provenienti da varie zone del mondo all’apice della produzione di varietà di caffè comprende le miscele proposte da Nespresso, che ultimamente si è avvicinato di nuovo all’identità metropolitana anche di città italiane dove il caffè è una tradizione storica: Napoli, Roma, Venezia.

Quali sono le differenze tra Capsula e Cialda di Caffè?

Un altro modo di conservare ed erogare il caffè è la cialda. Un involucro di carta, di base cellulosa, non sigillato, differisce dalla capsula per il materiale utilizzato, per quanto riguarda la capsula principalmente alluminio. La realizzazione della capsula in alluminio o plastica mantiene maggiormente l’aroma nativo della miscela, il che fa “vincere” il gusto del caffè contenuto in capsule rispetto alla cialda proprio per l’isolamento dall’umidità esterna.

Le persone più sensibili alla salvaguardia dell’ambiente sono più orientate a consumare le cialde, maggiormente compostabili e smaltibili nell’ambiente senza alterare l’ecosistema naturale.

Tante le case di prodotti “compatibili” sia in fatto di capsule di caffè che di cialde, possiamo menzionare Caffè Borbone, come un brand che partendo dal basso è riuscito a scalare il mercato posizonandosi prima come il più conveniente, e poi salendo di livello attraverso i media tradizionali, sponsorizzando serie televisive, film, trasmissioni. Hai mai provato il caffè Borbone?

Caratteristiche e vantaggi nell'uso di cialde di caffè

Come dicevamo in fatto di sensibilità all’ambiente, la cialda con i fondi all’interno può essere gettata nei rifiuti organici perché la cellulosa, o carta di riso sono prodotti naturali. Differentemente dalle capsule descritte sopra, che vanno smaltite nell’indifferenziata.

Un altro vantaggio nell’uso delle cialde, è quello di un metodo di preparazione più semplice; infatti le cialde sono alla base della percolazione, cioè il passaggio dell’acqua attraverso il caffè una volta raggiunta la temperatura elevata al punto giusto. Proprio lo stesso metodo che è alla base dell’erogazione di caffè espresso da bar. Le capsule invece al momento del passaggio d’acqua vengono forate e quindi viene spinta l’acqua al loro interno.

Un altro aspetto è la maggiore economicità della cialda rispetto alla capsula, per via del metodo di produzione e del costo dei materiali degli involucri utilizzati.

Qual'è la quantità giusta di caffè all'interno di una cialda?

La giusta dose di caffè per preparare un caffè espresso impeccabile è di 7 grammi, e cioè la quantità contenuta all’interno delle cialde ESE44.

Le capsule invece, come Nespresso ad esempio, contengono 5,8 grammi di miscela di caffè.

Caffè Espresso da Bar, posso rifarlo a casa mia?

L’usanza di prendere un caffè espresso al bar è una tradizione che ci portiamo da anni. A Napoli tra l’altro un uso comune è il noto “caffè sospeso” che permette a tutti, anche chi non se lo può permettere, di avere diritto al caffè. Chi può lascia pagato il caffè al bar a chi potrà passare e chiederlo, in genere persone meno abbienti.

Il caffè espresso è un rito, molto gustoso, diverso dal caffè realizzato dalla moka o al caffè d’oltreoceano denominato Caffè Americano.

Ma è davvero possibile gustare un caffè espresso da bar a casa nostra? Il primo marchio che ha sdoganato questa abitudine è Illy, storico marchio italiano leader nella produzione di caffè di qualità elevata. Ormai la risposta è sicuramente affermativa, per chi vuole è possibile trovare in commercio macchine per caffè automatiche che replicano il risultato dell’espresso preso al banco del bar. Tra le marche migliori di macchine di caffè professionale che i bar utilizzano possiamo menzionare La Cimbali, storico brand che rifonrisce tra le altre la catena Autogrill. Altri marchi prestigiosi hanno come top la Victoria Arduino Black Eagle, e altri come Faema, una delle migliori marche di media fascia da bar.

Per riprodurre il caffè espresso del bar a casa nostra, i modelli top ritrovabili in commercio sono De Longhi, multielettrodomestico specialista in macchine per caffè espresso a vari livelli e fasce, e Saeco, storico brand sinonimo di caffè espresso. Molti brand, tra qui Saeco e De Longhi sono ritrovabili in negozi fisici, nelle catene di Elettronica come Mediaworld, Euronics, e Unieuro, e spesso proposte anche in catene di supermercati tra i più noti.

Il caffè a stelle e striscie: Macchine per il caffè Americano

Parlando di caffè abbiamo visto non esiste soltanto l’espresso. Molte realtà, come in Asia, e soprattutto negli Stati Uniti e in paesi Anglofoni in genere un altra tipologia e modo di gustare il caffè fa la voce grossa.

Parliamo del Caffè Americano, consumato in quantità più elevata e in genere più diluito e meno intenso come gusto rispetto al caffè della moka o la tazzina di espresso da bar.

E’ un altro modo, un’altra realtà, un altra tradizione nel consumo di caffè. Spesso in viene proposto con latte condensato, e accompagna le colazioni tipiche di paesi come l’Inghilterra, la Germania e tutti i paesi del Nordamerica, e Nordeuropa in particolare. Anche in Asia, dove la tradizione dell’espresso non è proprio spiccata se non in casi relativamente isolati, il caffè americano è il metodo di consumo più diffuso. Abbiamo visto come viene realizzato il caffè americano, erogato e servito da apposite macchine, dotate di un contenitore a caraffa dalla quale poi viene versato il caffè, in tasse capienti o mug, oppure bicchieri particolarmente grandi.

Un altro metodo solubile di consumare il caffè è stato da anni introdotto sempre da Nestlè, con la linea di prodotti Nescafè, molto simile al caffè americano, e spesso da un sapore comunque intenso e corposo, più vicina al nostro cappuccino. Chi non conosce il caffè solubile di Nescafè? E tu l’hai mai provato?

Abbiamo visto tutte le tipologie e modi di gustare il caffè. E a te come piace? Raccontamelo nei commenti.

Colazione tipica siciliana, un vero e proprio rito isolano

Caffè e cornetto? No grazie! Brioche e granita!

In Sicilia la granita è parte integrante della colazione. La versione estiva per eccellenza per i siciliani è questo binomio inscindibile! Non è solo una tradizione o un’abitudine, ma una vera istituzione!

E i turisti ben presto hanno imparato ad amare e seguire le tradizioni dei locali.

Granita e brioche: marchio De.Co. siciliano

Per i più affezionati al grande classico della colazione, ovvero l’espresso italiano, la granita si può richiedere al caffè, e sarà servita in un bicchiere classico e accompagnata da una brioche calda.

Questo binomio – granita siciliana al caffè e brioche – in alcune città dell’isola, come Messina, è ormai considerato un marchio comunale denominato De.Co.

Ma attenzione non menzionare alcuna somiglianza con le granite nel resto d’Italia: la granita siciliana è una realtà diversa. Mentre nel resto d’Italia la granita o granatina è essenzialmente ghiaccio tritato con sciroppo aromatizzato, in Sicilia il processo di preparazione è molto più lento e meticoloso. Le mandorle, il pistacchio o il caffè o la frutta (imperdibile quella ai gelsi) vengono mescolati con acqua e un po’ di zucchero, e mescolati e raffreddati fino a ottenere un liquido denso di granuli (da cui il nome). Non vengono mai congelati e poi schiacciati. La chiave è la qualità degli ingredienti e la pazienza per ottenere la giusta consistenza.

La granita: le origini

Questo dolce freddo tipico siciliano è un’eredità della dominazione araba. Gli arabi consumavano lo “shertbet”, una granita aromatizzata con acqua di rose.

Seguendo la tradizione araba, la neve veniva raccolta in Sicilia sull’Etna così come sui monti Peloritani, Iblei o Nebrodi. Questo era conservato nei “nivieri”, speciali costruzioni in pietra. In estate il ghiaccio formato veniva tolto, grattugiato e ricoperto di sciroppo di frutta.

Come abbiamo già detto, la “granita”, così come viene preparata oggi, è una miscela di acqua, zucchero e frutta che viene congelata lentamente ma mai completamente. Impastato continuamente, assume una consistenza granulosa ma allo stesso tempo cremosa.

La brioche “col tuppo”, morbida e con una crosta chiara e scura, va inzuppata nella “granita” come se fosse un cappuccino.

Dolci siciliani per la colazione: cannolo, brioche con tuppo, iris, cassatelle

Con influenze arabe, spagnole e francesi, la cucina siciliana – compresa la pasticceria – appartiene a una categoria tutta sua. Tra i dolci siciliani per la colazione più tipici troviamo l’immancabile cannolo con la crema di ricotta, le cassatelle, l’iris e la brioche con il tuppo.

L’Iris è un’altra prelibatezza fritta, ripiena di ricotta dolce e gocce di cioccolato, che vale ogni singolo boccone. Una versione cotta al forno di questa leccornia è disponibile anche nella maggior parte delle pasticcerie, ma la versione tradizionale resta insuperabile.

Per rimanere nel tema di questo articolo, ci limiteremo a dare la ricetta di quest’ultima, la brioche con il tuppo, quella che meglio si sposa con l’accompagnamento estivo per eccellenza – la granita – e che risulta essere la vera e propria regina della colazione tipica dell’isola magica italiana.

RICETTA: BRIOCHE SICILIANA CON IL “TUPPO”

Ingredienti

  • 1 kg di farina 0;
  • 15 g di sale;
  • 150 g di zucchero;
  • 150 g di burro;
  • 4 uova + 2 tuorli d’uovo;
  • 400 ml di latte;
  • 50 gr di lievito.

Procedimento

  • Mettete il latte in una casseruola e scaldatelo leggermente.
  • Sciogliere il lievito nel latte, versarvi sopra la farina setacciata e impastare bene.
  • Aggiungere le uova, lo zucchero, il sale e il burro fuso.
  • Impastare fino ad ottenere un impasto liscio, elastico e asciutto.
  • La pasta brioche va preparata il giorno prima e lasciata in freezer in un contenitore chiuso.
  • Togliete la pasta dal freezer la mattina successiva e lasciatela riposare e lievitare per 12 ore.
  • Tagliare l’impasto in piccole porzioni: 1x 90 gr. per il fondo + 1x 20 gr per il “tuppo” (tazza), per un totale di ca. 110 gr. per ogni brioche.
  • Le porzioni vanno tenute separate e lasciate riposare per 1 ora.
  • Unire fondo e tuppo usando l’uovo come collante, e ricoprire poi tutta la brioche con l’uovo usando un pennello.
  • Infornate a circa 200 ° per 20 minuti.

Colazione tipica di Palermo: non solo granita e brioche

La colazione palermitana pur mantenendo una forte aderenza alla tradizione, presenta anche un’apertura alla piccola pasticceria più radicata rispetto alla parte orientale della Sicilia, ove la presenza della granita a colazione è davvero invasiva.

A Palermo infatti la colazione si apre al caffè espresso, il quale deve essere forte, corposo e, soprattutto, ben caldo. Al caffè si accompagna solitamente una tazza di latte bianco, oppure si sostituisce un cappuccino o un tè fumante, seguito da pasticceria da forno.

Tra queste specialità troviamo senza dubbio la ciambella fritta e ricoperta di zucchero, che nel resto del Mezzogiorno d’Italia è nota come “zeppola”. C’è anche chi accompagna il caffè con un cannolo riempito sul momento o con una cassatella, un peccato di gola davvero irrinunciabile.

C’è spazio anche per il salato. Il cartoccio fritto riempito di panelle, ovvero tocchetti di farina di ceci fritte, arancine (attenzione a chiamarla arancino, si potrebbe creare un incidente diplomatico), una cartocciata, la cipollina, ovvero una sfoglia con cipolla fritta, la cipollina e la scaccia, una focaccia farcita di ogni qualsivoglia bontà.

Ce n’è per tutti i gusti, non ci resta che augurarvi solo: buon appetito!

Cappuccino freddo: cos’è e come si prepara

Il mare, il sole, la spiaggia. Le onde che lambiscono la battigia dando vita a quel dolce suono rilassante. Voi sdraiati in riva al mare, a godere del meritato relax. L’afa si fa sentire ma non volete rinunciare a quella dolcissima sensazione di risveglio con il cappuccino. Quei pochi minuti che vi permettono di riprendere la carica o semplicemente di risvegliare l’emozione della coccola mattutina. Ma il sole incombe, l’aria è soffocante. Ci vorrebbe qualcosa di fresco. Ed è ecco che entra in scena lui: il cappuccino freddo, il re delle mattine d’estate soleggiate, la bevanda che regala il connubio perfetto del gusto sapiente del latte e caffè, con la sensazione rinfrescante di una bevanda estiva.

Abbiamo già approfondito tempo fa le varianti di caffè freddo molto amate in estate. E anche il cappuccino freddo sa il fatto suo.

Cos’è il cappuccino freddo

La stagione estiva impone a bar e caffetterie la preparazione di nuove bevande accattivanti. Oltre ai classici gelati e alle comuni e commerciali bibite in lattina, caffè e cappuccini freddi in tutte le loro varianti, sono un eccezionale prodotto artigianale da degustare al volo. Ma il cappuccino freddo si può preparare anche in casa senza eccessiva difficoltà. Vi basterà un buon caffè, qualche cubetto di ghiaccio, un frullatore a bicchiere o da frappè o ad immersione.

Il segreto del classico cappuccino caldo è la schiuma di latte, che resta spumosa una volta versata sul caffè caldo. Una piccola nuvola che entra in bocca e ci avvolge in una gradevole sensazione. Un segreto tutto dettato dal calore con cui la spuma viene realizzata, affinché non si smonti e mantenga il suo volume. E nel cappuccino freddo? Beh, anche lui ha i suoi segreti.

Come si prepara il cappuccino freddo

Ovviamente il protagonista resta il latte montato che segue però un procedimento diverso. Via bricco e vaporizzatore, in questo caso dobbiamo utilizzare una macchina per caffè e una per frullati. Dovrete prima di tutto preparare un buon caffè, con una Moka o con una macchina per il caffè di buona qualità, proprio come per il classico cappuccino. Per preparare il cappuccino freddo, il latte deve essere montato a freddo e deve essere rigorosamente scremato. Tutto il contrario del suo fratello caldo che vuole il latte intero! Il latte scremato, montato a freddo, ingloba più aria restando più spumoso. Una volta pronta, basterà versare la spuma su un espresso freddo ed ecco la magia: messo nella sua bellissima tazza, questo cappuccino inganna chiunque, all’aspetto è proprio uguale a quello caldo ma, appena si afferra la tazza (o ancor meglio il bicchiere di vetro!), voilà la sorpresa!

Per ottenere un risultato ottimale, lasciate le tazze vuote nel frigo già dalla sera prima. Preparate un espresso, zuccheratelo a piacere e versatelo in un bicchiere con dei cubetti di ghiaccio. Nel frattempo, mettete il latte scremato freddo (2-3 gradi circa) nel frullatore da frappè o in una tazza dove immergere il frullino e via a tutta…spuma!

Filtrate il caffè, possibilmente con uno strainer, e versatelo nella tazza lasciata in frigo un po’ di ore: se utilizzate quella di vetro, potrete anche godere dell’effetto scenico. Prendete poi la vostra spuma di latte freddo e versate sul caffè. Pronti via! Il cappuccino freddo è lì pronto per voi.

A questo punto via libera alla fantasia. Potete decorarlo con gocce di cioccolato bianco o nero, polvere di cacao, codette colorate. Se avete una buona manualità, potrete anche disegnare cuori e ragnatale con un erogatore di cioccolato cremoso.

Le alternative al latte

Se siete intolleranti al latte o se osservate una dieta vegana, non mancano le alternative. Latte di soia o latte di mandorla frullati o shakerati, vi regaleranno le stesse piacevoli emozioni nel cappuccino freddo. In particolare, il latte di mandorla ben si sposa con il caffè perché gli regala una naturale dolcezza senza la necessità dello zucchero o del fruttosio.

E se avete problemi con la caffeina, non rinunciate al gusto del cappuccino freddo e optate magari per l’utilizzo di caffè decaffeinato, vi assicuro che il gusto non ne risentirà. Il cappuccino freddo è la bevanda proprio per tutti. Una fresca alternativa estiva al principe indiscusso della colazione italiana.

Cacao crudo: proprietà e benefici

Originario del Messico e addomesticato oltre 3.000 anni fa, l’albero del cacao è un albero sempreverde, alto tra i 10 e i 15 m in natura. Solo una piccola parte dei suoi fiori, che compaiono tutto l’anno, danno frutti. Si chiamano “baccelli” e sono bacche allungate la cui dimensione varia tra i 15 ed i 20 cm. È in questi frutti che troviamo molti semi disposti a spiga, le fave. Questi vengono utilizzati, dopo la tostatura, per la produzione di cioccolato e cacao.

Il cacao crudo è un’ottima fonte di energia ed è ricco di molti antiossidanti. Il cioccolato tra le sue virtù benefiche è – sin dalle culture Maya e Azteca – definito come un seme divino.

Grazie al suo alto contenuto di cacao, il cioccolato fondente ha un potente effetto protettivo sul fegato e un effetto stimolante sul sistema nervoso centrale, contribuendo così alla riduzione di ansia, depressione e stress. Tuttavia bisogna tenere presente che è il cacao, e non il cioccolato, fonte di innumerevoli virtù protettive per la salute.

Dunque l’assunzione di cacao crudo è più consigliabile per sfruttare appieno gli ottimi benefici salutistici ed energetici. Al contrario, un eccesso di cioccolato al latte coprirà questi effetti dimostrandosi un alleato in patologia come l’obesità e il colesterolo.

Consapevoli degli innumerevoli effetti positivi di queste fave di cacao, Daniele Dell’Orco ha incontrato nel 2013 lo Chef Antonello Colonna a Zagarolo ed è nato il progetto di produrre cacao crudo direttamente in Italia. A base di fave di cacao tostate delicatamente, la polvere di cacao è la forma di cioccolato più pura e naturale.

Ma cos’è il cacao crudo?

Il cacao – come già detto – è una pianta leggendaria usata per migliaia di anni nelle medicine tradizionali e ancestrali. Pertanto gli effetti collaterali e gli effetti indesiderati sono perfettamente noti.

Antifatica, antistress e antiossidante, protegge il sistema cardiovascolare, regola il flusso sanguigno, brucia i grassi. Il cioccolato fondente ricco di cacao non comporta alcun pericolo alle dosi consigliate. Tuttavia, una volta tostato (cioè trasformato in cioccolato o cacao in polvere), perde circa la metà delle sue proprietà medicinali. È imperativo dunque acquistarlo di ottima qualità, a garanzia della conservazione di una grande ricchezza di principi attivi antiossidanti e vitamine, meglio se in polvere.  

Proprietà medicinali del cacao crudo

Se assunto come cacao crudo in polvere, magari aggiunto a dei preparati oppure in milkshake o frullati, esso ha comprovati effetti psicostimolanti e tonificanti grazie al suo contenuto di teobromina; il cacao è dunque un antidepressivo naturale. Fonte di magnesio, è anche un ottimo antistress e un riconosciuto antifatica.

Gli effetti antiossidanti sono quelli che agiscono sul lungo periodo e sono esaltati dalla sua ricchezza in flavonoidi, il cacao previene l’invecchiamento cellulare. Aiuta nella lotta alle malattie infiammatorie e cura i disturbi della funzione immunitaria.

Il cacao crudo favorisce ha anche azione vasodilatatoria, aumenta il flusso sanguigno cerebrale, protegge il sistema cardiovascolare e diminuisce l’ipertensione.

È buono per la pelle. Ricco di antiossidanti, il cacao crudo migliora la circolazione sanguigna, aiuta l’elasticità della pelle e le dona una bella luminosità. Inoltre, il cacao crudo proteggerebbe anche la pelle dal sole.  Ma non solo pelle, esso infatti è anche buono per fegato, pancreas, capelli e unghie. Ricco di zolfo, il cacao grezzo aiuta a rigenerare il collagene e la cheratina. Dona così lucentezza ai capelli e rinforza le unghie. Un vero e proprio elisir di bellezza.

Infine, anche se può sembrare ossimorico, gli effetti lipolitici sono reali, il cacao crudo aiuta a bruciare i grassi e contribuisce alla perdita di peso.

Il cacao crudo fa male?

No, il cacao crudo non fa male. Tuttavia un consumo eccessivo di cioccolato può causare disturbi gastrointestinali, emicranie e aumento di peso. Quindi anche per il cacao in polvere, come per qualsiasi altra cosa, la moderazione è la chiave di volta. Del resto è la dose che fa il veleno.

Che sapore ha e come usarlo

La polvere di cacao crudo ha, ovviamente, un delizioso sapore ricco e cioccolatoso.

Per fare una sana cioccolata calda, mescolare due cucchiaini di cacao crudo in polvere con latte caldo e addolcisci a piacere (il cacao crudo infatti è senza zucchero poiché la sua aggiunta lenirebbe gli effetti antiossidanti, interferendo con essi). Spolvera con dell’essenza di vaniglia cannella, come alternativa light al dolcificante. Altrettanto delizioso freddo servito con ghiaccio, nella variante milkshake.

Si può aggiungere a frullati di frutta, o come alternativa nutriente al cacao nelle ricette di pasticceria.

Zenzero: proprietà e benefici per la salute

Lo zenzero è uno degli ingredienti più amati e conosciuti della cucina asiatica. Radice della famiglia delle Zingiberacee, di cui fa parte anche la curcuma, cresce nelle zone tropicali dell’Estremo Oriente, dove è protagonista di molte ricette e non è solo un alimento.
Nella medicina tradizionale orientale, infatti, è largamente utilizzato per curare molti disturbi fisici, dal mal di testa alla nausea in gravidanza. Questo ingrediente è fondamentale in molte ricette salutiste, come i centrifugati allo zenzero: tra le sue proprietà – infatti – c’è anche quella di “attivare” i benefici degli altri ingredienti, rendendo più facile al nostro organismo assimilare i relativi nutrienti.

Cos’è lo zenzero

Il nome scientifico dello zenzero è Zingiber officinale, parola che indica subito la sua natura medicinale. Fino a pochi anni fa non era così facile trovare lo zenzero nei supermercati; si trattava infatti di un ingrediente tipicamente orientale e ancora poco usato nella nostra cucina. Oggi potete trovare questa radice ovunque in moltissime varianti: in polvere, essiccata, in compresse, marinata o al naturale, ancora avvolta da una buccia simile a quella delle patate.
Nonostante la sua fama si sia decisamente accresciuta negli ultimi anni, lo zenzero è conosciuto in Occidente dai tempi di Alessandro Magno, che lo introdusse in Europa. In Italia, in particolare a Firenze, i dolci a base di zenzero erano molto amati nel Medioevo, tanto da essere citati nel Decameron di Boccaccio. Ancora oggi il gingerbread e gli omini di pan di zenzero sono dolcetti tipici del Natale anglosassone.

Benefici e proprietà dello zenzero

Lo zenzero è utilizzato da secoli nella medicina tradizionale, specialmente quella asiatica. In Cina, bevande a base di zenzero sono usate per combattere il raffreddore e i malanni stagionali, mentre in India è molto diffusa ancora oggi una pomata a base di polvere di zenzero da applicare sulla fronte e sulle tempie per alleviare il mal di testa.
Lo zenzero però dà il meglio di sé contro i disturbi digestivi. Il tipico gusto pungente è dato da due enzimi che esistono solo all’interno di questa radice: il gingerolo e lo shogaolo, nomi che significano proprio “zenzero” in inglese (ginger) e giapponese (shoga). Questi sono potenti antinfiammatori e antiemetici, perfetti per risolvere i problemi legati alla cattiva digestione, come il bruciore di stomaco e la nausea. Nelle Filippine e in Indonesia lo zenzero fresco è un famoso rimedio usato dalle donne in gravidanza contro le nausee mattutine.
Anche in Occidente lo zenzero è considerato un medicinale a tutti gli effetti, venduto in compresse nelle farmacie e nelle erboristerie. Negli Stati Uniti è addirittura riconosciuto ufficialmente dalla Food and Drugs Administration come rimedio per patologie legate alla digestione, al mal di mare o al mal d’auto.

Lo zenzero in cucina: come si usa

Abbiamo visto come lo zenzero sia un medicinale efficace contro tantissimi disturbi, ma non possiamo dimenticare la destinazione principale di questa radice orientale: la cucina.
Il gusto dello zenzero è molto particolare, quasi piccante. Per questo motivo la radice è molto amata all’interno di piatti delicati che necessitano di maggiore “sprint”. Nei ristoranti giapponesi lo zenzero viene sempre servito a tavola per togliere dalla bocca il sapore del pesce appena mangiato, subito prima di passare al taglio successivo.

Burro Ghee Chiarificato: Benefici e Controindicazioni

Mi sono imbattuto in un’intervista di Marco Montemagno con Jovanotti, che parlando del regime alimentare che affrontava era fiero di raccontare come il burro chiarificato assunto in 2 cucchiai appena sveglio gli desse la carica per affrontare buona parte della giornata.

Burro Ghee o Burro chiarificato, ma quali sono i benefici?

Il burro chiarificato contiene una forte componente di acido butirrico, utile per la salute del colon e dell’organismo nel suo complesso. Aiuta l’intestino a espellere gli additivi portati dalle sostanze raffinate dei cibi elaborati, pesanti e non nutrienti appieno. La mucosa intestinale ha bisogno di rinnovarsi sempre, perché gli enterociti che assorbono le sostanze nutritive hanno vita breve, e dopo pochi giorni hanno bisogno di essere rigenerati.

Il Burro Ghee è composto per il 65% da acidi grassi saturi, nutrienti energetici per il nostro intestino.

Nella medicina Ayurveda della tradizione indiana, il Burro Ghee è indicato come un tonico di lunga vita e giovinezza, ed aiuta il sistema immunitario grazie alle sue proprietà antiossidanti. Stimola il nostro organismo ad assorbire i sali minerali nei cibi se assunto insieme, e aiuta ad abbassare i sintomi di gastrite se si assume da solo a stomaco vuoto.

Coadiuva la cottura sciolto nella padella e anche come condimento di insalata.

Un’altro campo di applicazione è nella cosmesi come idratante naturale e lenitivo di escoriazioni e ferite.

Il Burro Ghee contiene Lattosio?

No. Il burro chiarificato non contiene lattosio. Il lattosio è un carboidrato che, assieme alle proteine ed all’acqua, viene eliminato durante la chiarificazione del burro.

Un’altra caratteristica del Burro Ghee è che contiene una grande quantità di Acidi Grassi Omega 3, e maggiore quantità è contenuta nel burro chiarificato realizzato da mucche che sono alimentate a pascolo, e meno nel caso di mucche alimentate con cereali.

Qual’è a differenza tra burro e burro chiarificato?

Il burro tradizionale contiene circa l’ottanta per cento di grassi, e per la restante parte acqua e caseine, che rimangono nella produzione del burro.

Nella chiarificazione, realizzando il burro ghee, queste parti vengono eliminate anch’esse, mantenendo solo la componente del burro relativa al grasso animale.

Avendo il 100% di parte grassa, non brucerà mai, perché la fusione del burro chiarificato in blocco avviene a 200 gradi centigradi, temperatura che in una padella in cucina non si raggiunge.

Il burro ghee( Ghi nella cultura Ayurvedica ) contiene acidi grassi utili contro placche arteriose e diabete. L’acido butirrico contenuto nel burro chiarificato inoltre è un valido alleato contro le malattie neuro degenerative cone L’Alzheimer.

Come si conserva il burro ghee?

Il burro ghee ha un’elevata durata di conservazione fuori dal frigo, a differenza del burro tradizionale può essere conservato fino a sei mesi.

Se viene conservato in frigo, risulta duro e compatto e ha una vita conservativa di circa 1 anno.

Burro Ghee sui capelli e gli occhi

Per dare un tono migliore e nutrire direttamente i capelli rovinati dagli agenti atmosferici e dai trattamenti cosmetici o da phon, il burro chiarificato ha un ruolo molto importante. Si applica massaggiandolo sulla superficie dei capelli, ma si può anche realizzare una maschera da applicare. Per realizzare la maschera per capelli a base di burro ghee, si deve far sciogliere e poi applicare coprendo con un asciugamano caldo per 20 minuti, in modo di trasmettere le sostanze idratanti al capello. Va poi coperto con una cuffia per capelli, ed il giorno seguente si procede ad effettuare un classico shampoo per rimuoverne i residui. I nostri capelli saranno nuovi, lucenti e vitali.

Anche ungere gli occhi e l’interno delle palpebre con burro chiarificato, permette di nutrirli ed eliminare la secchezza.

Burro ghee a colazione?

Consumare il burro ghee come primo alimento della giornata è un toccasana per ricevere una sferzata di energia. E’ utile spalmarlo sul pane, come su è soliti fare con il burro normale.

Le uniche controindicazioni sono legate alla quantità di grasso in esso contenuto, per cui è bene dosare la quantità giornaliera di burro chiarificato da consumare abitualmente.

E tu hai mai provato il burro ghee?

Zafferano di Qualità, come riconoscerlo e dove comprarlo

Lo Zafferano è la spezia più rinomata e di valore del mondo, un prodotto naturale di qualità quasi inestimabile, quando si parla di prodotto puro, raccolto a mano, venduto in pistilli( o stimmi) oppure in polvere, rigorosamente certificata. E’ molto amato sia in Italia(soprattutto) che nel resto del mondo. In Italia è fortemente legato ai piatti della tradizione milanese, come il classico risotto alla milanese, e ossobuco.

E’ la spezia più costosa che si trova sul mercato, ciò deriva dal fatto che una quantità sensibile si realizza con un numero di pistilli elevatissimo: per produrre 1 kg. di zafferano sono necessari circa mezzo milione di stimmi, dove si deposita il polline sui fiori di zafferano che una volta essiccato realizza la spezia molto amata.

La raccolta avviene nel periodo autunnale, ed oltre in Italia, altri paesi hanno una tradizione che ne fa di esportatori molto apprezzati, come Iran, India, Spagna e Grecia. In Italia, soprattutto nel centro ci sono coltivazioni di qualità alta, in Abruzzo, Basilicata, Sardegna.

Proprietà dello Zafferano

Oltre al gusto inconfondibile che dona ai piatti in cui viene utilizzato, la scienza ha evidenziato alcune proprietà dello zafferano che fanno bene. La crocina contenuta nello zafferano è un coadiuvante efficace contro gli stati depressivi, aiuta la prevenzione contro il morbo di Alzheimer, e altre patologie che coinvolgono il cervello a livello degenerativo, riduce le placche delle arterie, aiuta i problemi legati alla disfunzione erettile e i contrasta i dolori mestruali, l’insonnia.

Come e dove acquistare zafferano di qualità pura

Proprio per il valore assoluto della spezia, quando ci imbattiamo in prodotto in polvere dobbiamo fare attenzione particolare a non incorrere in frodi, perché spesso lo zafferano dato il suo classico colore rosso arancio, viene mescolato a sostanze simili per cromia, ma assolutamente di valore minore che alterano la purezza della spezia, come la curcuma ad esempio.

Il prezzo di un grammo di zafferano è variabile in alto dai 15 ai 50 euro, per cui se ci troviamo di fronte un prodotto con un prezzo sensibilmente più basso dobbiamo interrogarci sulla provenienza, sulla produzione, sull’affidabilità de venditore e che non sia appunto alterato da altre sostanze.

Oltre al prezzo anche l’intensità di colore, dato dalla crocina appunto, è una variabile per riconoscere lo zafferano puro. Più intenso è il colore, maggiore è la qualità dello zafferano che stiamo acquistando.

Un’alternativa che infonde sicurezza sulla qualità di questa spezia è acquistare lo zafferano in stigmi(o stimmi, o pistilli), proprio perché in questa forma sono più difficilmente(se non impossibile) alterabili.

In questo caso la contraffazione avviene con l’aggiunta di colorate, e osservando bene i pistilli, essi devono assolutamente essere di un colore vario, anche se intenso ma mai identici, altrimenti potrebbero essere stati trattati con colorante.

Inoltre i pistilli devono essere secchi, spezzabili con le dita, e lunghi circa un centimetro e mezzo.

Una caratteristica che ci rassicura e ci rende certa la qualità è la filiera, la provenienza, e i metodi di coltivazione del produttore, meglio se lo conosciamo proprio, e possiamo vedere le piantagioni direttamente, proprio dato il costo elevato che ha il prodotto finale.

Un’ulteriore prova di purezza è immergere lo zafferano in acqua calda, quello di qualità più pura rilascerà subito il colorante vivido rosso arancio.

E’ bene acquistare pistilli di zafferano provenienti da coltivazione biologica, senza uso di pesticidi e prodotti chimici, in modo di avere un prodotto veramente top qualità e non trattato.

Lo zafferano italiano biologico è certificato ai test ISO di qualità(ISO 3632-22010), che determinano i valori di picrocrocina e crocina, nonché di safranale. La Picrocrocina trasmette il potere amaricante, la crocina il colore e il safranale l’aroma dello zafferano puro, caratteristiche che sottolineano che stiamo valutando uno zafferano di prima fascia.

E tu hai mai acquistato lo zafferano puro?