La Tisana al caffè verde fa dimagrire?

Sostituiresti il tuo caffè mattutino con una tisana al caffè verde? Se pensi che non rinunceresti mai al tuo espresso, è forse perché non conosci le virtù dimagranti del caffè verde. Scopriamo insieme in che modo puoi usare il caffè verde per dimagrire.

La risposta a questa domanda è molto dibattuta tra gli esperti. Secondo uno studio diffuso sulle pagine del Journal of Agricultural and Food Chemistry gli integratori a base di caffè verde non servono a perdere peso, e chi li pubblicizza in tal senso fa pubblicità ingannevole. Anche l’Efsa, l’Autorità europea che si occupa di sicurezza alimentare, resta cauta in proposito.

La verità è che ovviamente bere una tisana al caffè verde non basta per dimagrire. Come accade per molti altri alimenti, da solo non serve a molto. In base però a quelle che sono le sue proprietà, si può dire che una tisana a base di questi chicchi può aiutare in modo efficace a coadiuvare una dieta dimagrante.

Ovvero, se segui un regime ipocalorico e fai il giusto quantitativo di movimento fisico, bere il caffè verde in tisana, assumendone una tazza almeno mezz’ora prima dei tre pasti principali, ti aiuterà a smaltire più rapidamente il grasso in eccesso. Ecco perché.

Il caffè verde non è altro che il solito caffè che siamo soliti bere al bar, solo prima di aver subito il processo di torrefazione. Questo fa in modo che buona parte delle sostanze nutritive che contiene vengano conservate intatte.

I chicchi verdi del caffè sono ricchi di vitamine del gruppo B e di sali minerali; hanno un elevato contenuto di antiossidanti, persino superiore a quello del tanto decantato the verde.Contengono caffeina, ma in misura minore rispetto ai chicchi torrefatti. Questo offre molti vantaggi.

La caffeina, come è noto, è un potente brucia grassi. Quella contenuta nel caffè torrefatto però viene assorbita in fretta dalle mucose intestinali e termina il suo effetto in poco più di mezz’ora. Viceversa la caffeina dei chicchi verdi impiega alcune ore per essere metabolizzata.

Ciò vuol dire che ha più tempo per dimostrare la sua efficacia: insieme all’acido clorogenico, un polifenolo, aiuta la lipolisi, vale a dire, accelera il processo di smaltimento dell’adipe in eccesso accumulato.

Il caffè in chicchi verdi ha proprietà interessanti anche a livello di indice glicemico, poichè diminuisce l’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale. Infine, non causa effetti collaterali, come sovraeccitazione e insonnia, che possono essere indotti dal caffè torrefatto.

Preparare una tisana al caffè verde è molto facile: basta acquistarne i chicchi, pestarli fino a trasformarli in polvere, metterli in infusione in acqua ad 80 gradi e poi filtrare. In commercio si trovano anche bustine preconfezionate, come quelle del the, o capsule da assumere come integratori.

Il caffè verde non ha particolari controindicazioni ma se ne sconsiglia l’assunzione alle donne in gravidanza e ai bambini. Dovrebbero fare attenzione anche coloro che soffrono di gastrite o disturbi intestinali. In generale è sempre meglio chiedere prima un consiglio al proprio medico di fiducia.

Bacche di Goji come assumerle per dimagrire?

Le bacche di goji sono i piccoli frutti rossi di una pianta che si chiama Lycium Barbarum, originaria del Tibet. Oggi si possono trovare anche nei nostri supermercati: infatti anche in Occidente le bacche di goji hanno incontrato grande fortuna per via della loro qualità di “superfood“. Sono nutrienti e fanno bene all’organismo; abbiamo già visto come sfruttarli a colazione, ed inoltre possono anche essere un ottimo coadiuvante nelle diete dimagranti. Se vuoi sapere sulle bacche di goji come assumerle per dimagrire, continua a leggere!

Bacche di goji per dimagrire: consigli

Si usano le bacche di goji per dimagrire per diversi motivi. Il primo è molto semplice: sono ricche di fibre che offrono un grande senso di sazietà. Al contempo hanno pochissime calorie. Quindi usarle come spuntino spezzafame serve a non ingozzarsi di junk food senza però avvertire i morsi dell’appetito.

Inoltre le bacche di goji sono ricche di antocianine, sostanze antiossidanti che servono a ridurre l’accumulo adiposo. Possiedono inoltre una buona percentuale di cromo e zinco, minerali utili per attivare il metabolismo e favorire lo smaltimento del grasso in eccesso. Infine, danno una notevole energia senza però incidere sull’indice glicemico dell’organismo.

Naturalmente non è solo mangiando le bacche di goji che si può dimagrire: è necessario assumerle all’interno di un regime alimentare regolare, controllato e ipocalorico. Fondamentale, ai fini del dimagrimento, è anche fare esercizio fisico.

Per l’assunzione delle bacche di goji la dose giornaliera per dimagrire è di 15 grammi, che contengono 54 calorie. Se ti stai chiedendo questo peso di bacche di goji a quante al giorno corrisponde, equivale a un cucchiaio colmo. Scegli sempre un prodotto biologico di buona qualità. Se ti è possibile, coltiva le bacche fresche sul balcone di casa. In alternativa, le puoi trovare essiccate in commercio.

Se vuoi qualche consiglio sulle bacche di goji e come usarle per dimagrire, ricorda che se le acquisti essiccate prima devi farle rinvenire in un po’ di acqua, come faresti con l’uvetta. Puoi usarle come snack salutare, o metterle nello yogurt insieme al muesli della colazione.

Molto efficace è il succo di bacche di goji, che amplifica le loro virtù positive. Lo puoi preparare frullando insieme un kiwi, un limone spremuto, mezzo bicchiere di acqua e 8 bacche. Se infine, per qualche motivo, il sapore di questi frutti non ti piace, in erboristeria puoi trovare delle capsule che ne contengono gli estratti. Ricorda di seguire le dosi consigliate.

Non si deve commettere l’errore di credere che queste bacche possano essere assunte senza problemi, solo perché sono un prodotto naturale. Se le bacche di goji hanno benefici, hanno anche controindicazioni che devono essere conosciute. Ad esempio, si deve sapere che appartengono alla famiglia delle Solanacee, la stessa dei pomodori. Se si è allergici, possono dare problemi.

Inoltre potrebbe causare un aumento della pressione arteriosa in chi soffre di ipertensione, e interagire con determinati farmaci. Prima di assumerle, chiedi sempre al tuo medico di fiducia che conosce la tua anamnesi. Inoltre evitale se sei in gravidanza o allatti, perché contengono molto selenio che potrebbe nuocere al tuo bambino.

Tenendo presenti queste informazioni, se non hai particolari controindicazioni usa con tranquillità le bacche di goji non solo per coadiuvare la tua dieta dimagrante, ma anche per aiutare il tuo corpo a restare sempre in forma e in salute in modo naturale. Infatti rispetto all’uso delle bacche di goji per dimagrire le opinioni sono contrastanti, ma è indiscusso che comunque facciano bene all’organismo.

Ora consoci le bacche di goji e come assumerle per dimagrire: approfitta di questo incredibile dono della natura per il tuo benessere.

Vetrine calde per cornetti, utilità e caratteristiche

Le vetrine calde per cornetti sono una novità assoluta per il banco, sono comode e funzionali, sono progettate apposta per bar, pasticcerie, ristoranti, autogrill, sale. 

Ottime per contenere e mantenere calde anche brioches, croissants, paste, muffin, prodotti da forno, coniugano alla perfezione design e funzionalità e sono realizzate con materiali di alta qualità e tecnologia innovativa.

Pratiche, resistenti e affidabili, sono trasparenti e hanno un impatto visivo molto forte, proprio perché mettono in bella mostra i prodotti in vendita. Scopriamo tutti i vantaggi di queste vetrine e dove reperirle.

Vetrina calda per cornetti: vantaggi e dove trovarle on line

 

La vetrina per cornetti classica è un contenitore a scopo esclusivamente espositivo, che quindi ha la sola funzione di mantenere al suo interno i prodotti ed esporli al pubblico. Una delle novità molto apprezzate è invece la vetrina cornetti riscaldata, che assicura tanti vantaggi, ecco quali sono:

  • Garantisce cornetti sempre caldi
  • Permettono di regolare la temperatura
  • Evitano l’essiccamento di prodotti esposti
  • Sono disponibili in più piani e forme

Le vetrine per cornetti riscaldate sono dotate di una resistenza controllata da un termostato, dal quale è possibile regolare la temperatura oscillante fra valori da 30°C a 90°C. Le vetrinette riscaldate hanno tutte in dotazione un cassetto umidificatore che mantiene caldi e morbidi cornetti e croissant e sono disponibili in varie versioni.

Si va dalla vetrina calda da appoggio, da posizionare sul banco, pratica e comoda, molto versatile, che si può spostare facilmente, alla vetrina calda a ripiani, disponibile sia da appoggio sul banco che indipendente.

E’ possibile trovare un vasto assortimento di vetrine calde per cornetti su HorecaIngross.it, negozio online specializzato nella fornitura di vetrine da banco di svariati modelli, vetrine a più ripiani di varie dimensioni, per soddisfare qualsiasi esigenza. Tutte le vetrine sono realizzate con materiali di elevata qualità, sono professionali e garantiscono elevate prestazioni.

 

Funzionalità ed estetica delle vetrine calde per cornetti

La funzionalità e la resa estetica delle vetrine calde per cornetti sono due aspetti fondamentali che hanno un impatto decisamente molto positivo in locali come bar, ristoranti e qualsiasi altro luogo dove i clienti si recano per fare colazione.

Sia che si scelga il modello da banco, più piccolo e adatto per spazi più esigui, che quella a vetrina a più ripiani, garantisce una sistemazione dei prodotti impeccabile, perfetta e ordinata, che influisce molto sull’effetto visivo.

I clienti che si ritrovano in un locale che dispone di contenitori professionali, di alta qualità, ben organizzati e progettati apposta per garantire massima igiene e pulizia, sono molto più rassicurati. Inoltre, poter gustare cornetti e croissant che non hanno bisogno di essere messi nel microonde è un altro punto a favore che influisce sulla freschezza dei prodotti.

L’illuminazione interna di cui sono dotate le vetrine permette di illuminare i prodotti e di renderli ben visibili alla clientela, che può scegliere meglio e avere una visione globale perfetta. Le vetrine calde per cornetti aggiungono un tocco di eleganza in qualsiasi spazio e soddisfano qualsiasi esigenza.

Eros e autostima: come piacersi per riuscire a piacere

Perché una persona ci attrae e un’altra no? Qual è il fattore scatenante dell’innamoramento? Non ci sono risposte definitive a queste domande, ma c’è sicuramente un fattore che accomuna tutti gli uomini e tutte le donne che hanno successo in amore: l’autostima.

Le persone che credono in se stesse e hanno fiducia nei propri mezzi hanno un carisma maggiore rispetto a persone insicure e bisognose di approvazione.

Naturalmente l’autostima si sviluppa a partire da moltissimi fattori, ma uno dei più importanti è certamente il piacersi e trovarsi a proprio agio nel proprio corpo.

C’è da dire che la pandemia non ci ha reso la vita semplice: la mancanza di attività fisica nel corso dell’ultimo anno ha appesantito il fisico di molte persone, comprese le star di Hollywood. Per questo motivo oggi è normale sentirci più insicuri del solito nell’approccio con l’altro sesso.

Come correre ai ripari? Rimettendoci in forma il prima possibile!

Dieta, movimento, eros: i migliori amici del buon umore

Trascorrendo molto tempo tra le quattro mura domestiche molte persone hanno cominciato a mangiare in maniera eccessiva o disordinata senza la possibilità di smaltire le calorie in eccesso.

Per questo motivo, soprattutto in vista dell’estate, è fondamentale rimettere in moto il fisico in maniera da sentirci più tonici sicuri di noi stessi.

Per farlo è importantissimo cominciare a fare un po’ di attività fisica, anche molto leggera: basterà rinunciare all’automobile e andare a fare più commissioni possibili a piedi anziché con l’auto o con l’autobus. Anche trenta minuti al giorno di camminata faranno un gran bene al nostro metabolismo rallentato.

Per quanto riguarda la dieta, invece, sarà fondamentale ridurre il più possibile il consumo di carboidrati, zuccheri e grassi. In questo modo si favorirà il consumo delle scorte di grasso corporeo accumulato in questi mesi e si aiuterà il fisico a tornare in forma più velocemente.

Passati i trent’anni però potrebbe diventare piuttosto difficile rimettere in moto rapidamente il metabolismo e ottenere risultati visibili in poco tempo. In questo caso gli integratori alimentari possono risultare davvero preziosi, in particolare quelli finalizzati a favorire il metabolismo dei lipidi.

Gli ingredienti di questo particolare tipo di integratori, infatti, consentono di dimagrire molto velocemente nelle cosiddette “zone critiche”, cioè nei punti del corpo in cui si accumula maggiormente il grasso corporeo. Negli uomini è la zona addominale (l’odiatissima “pancetta”), mentre nelle donne è la zona dei glutei e delle cosce.

Un’accelerazione del metabolismo metterà a disposizione del corpo anche una maggiore quantità di energia per svolgere attività che prima cercavamo ad evitare perché ci stancavamo subito e impiegavamo tanto tempo a recuperare le forze.

Tra i migliori integratori alimentari bruciagrassi attualmente in commercio c’è Keto Actives: è composto esclusivamente da ingredienti naturali e va assunto prima del pranzo e della cena per bruciare rapidamente le calorie che si andranno a ingerire. È uno strumento consigliatissimo per le persone adulte che hanno bisogno di una strategia semplice ed efficace per rimettersi in moto e perdere qualche chilo di troppo.

Dimagrire anche pochi chili ma vedere velocemente i risultati, sentirsi più in forma e carichi di più energia sarà un aiuto enorme nel ritrovare fiducia in se stessi e concedersi anche con più spensieratezza qualche serata bollente tra le lenzuola.

Pentole di Terracotta

In ogni cucina che si rispetti, il set di pentole prescelto è il principale strumento su cui concentrarsi per avere dei piatti che siano cotti bene e in modo salutare. Oggi ha dominare il mercato è sicuramente l’acciaio inox, un materiale sicuramente molto comodo, ma che ci viene imposto come unica possibilità, quando in realtà ce ne sono molte altre.

Tra queste ci sono sicuramente le pentole in terracotta uno strumento molto utilizzato un tempo in cucina, ma che lentamente è scomparso. Oggi però, complice la riscoperta di molte tradizioni e la voglia di trovare modi diversi di cucinare.

In questo articolo vedremo quali sono i vantaggi della cottura in terracotta, questo straordinario materiale, che può davvero farvi riscoprire un nuovo mondo di sapori. Inoltre scopriremo come si può adattare anche alla cottura del pane, aiutandolo a divenire perfetto e croccante come sfornato da un panettiere.

I vantaggi della cottura nelle pentole di terracotta

Cucinare in una pentola di terracotta è molto semplice, sano e genuino, questo perché la sua porosità dell’argilla permette di cuocere i cibi senza aumentare i grassi, mentre il calore e l’umidità possono essere scambiati perfettamente senza usare troppo olio e liquidi.

Queste pentole sono perfette per tutte le pietanze che necessitano di essere cucinate a lungo, perché i recipienti di terracotta si scaldano lentamente e trasferiscono calore al cibo allo stesso modo, mentre le pentole in metallo assorbono immediatamente calore rischiando di bruciare ogni alimento andrete a preparare. La terracotta inoltre consente di proseguire la cottura anche a fuoco spento, in quanto il materiale trattiene a lungo il calore, e di questo bisogna tener conto nel calcolo del tempo a disposizione per cucinare.

In conclusione la cottura in terracotta è più sana e più conveniente anche da un punto di vista energetico. Per questo può adattarsi benissimo alla nostra era moderna fatta di risparmio e cucina sana e leggera.

Le pentole di terracotta e il pane

Recentemente, nella nostra esperienza quotidiana fatta di gruppi culinari e gruppi dediti alla panificazione, abbiamo assistito al fiorire del pane cotto in terracotta. Questo pane risulta bellissimo all’esterno, ma anche all’interno con alveoli ben aperti e una struttura morbida con crosta croccante.

Ma quali sono gli effettivi pro della cottura in pentola di terracotta e qual è il procedimento da seguire?

Il procedimento prevede due fasi. La prima consiste nello scaldare la pentola in forno a massima potenza per una decina di minuti, in seguito inserire la pagnotta nella pentola e chiuderla con il coperchio, che avrete scaldato insieme al resto.

Per circa venti minuti la cottura dovrà procedere così, successivamente rimuovete il coperchio e lasciate andare la cottura sin quando il pane non sarà ben cotto in superficie e croccante al suono.

Questa cottura presenta alcuni vantaggi molto pratici. Il principale è il mantenimento dell’umidità all’interno della pento, infatti per una corretta cottura, il nostro pane avrà bisogno di un certo valore di umidità nel forno.

Questa stessa umidità favorirà la crescita del pane, ritardando la formazione della crosta, che avverrà dopo quando toglieremo il coperchio.

Vino biologico: una scelta etica che sposa l’innovazione

Quella del biologico sembrava essere soltanto una moda, fino a pochi anni fa. Come tale, molti pensavano che non sarebbe durata a lungo, né tantomeno che si sarebbe diffusa su larga scala. Eppure i numeri parlano chiaro, dal momento che i prodotti bio e le aziende che li producono stanno riscontrando un aumento delle vendite. Non è del resto una novità, l’interesse sempre maggiore da parte dei consumatori, per quanto riguarda la tracciabilità delle materie prime e i metodi di produzione.

Cos’è che rende un vino biologico

Ciò che caratterizza un prodotto della terra, come è il vino, non è soltanto la scelta dei metodi di coltivazione della materia prima, ovvero l’uva. Anche i processi di produzione devono rispettare delle normative precise, secondo la legislazione che regola la vinificazione bio a partire dal 2012.

Tra i principi basici delle coltivazioni biologiche c’è il rifiuto per i pesticidi ed altri prodotti di sintesi, inclusi i fertilizzanti, a favore dei prodotti organici e della biodiversità. Inoltre non vengono utilizzati OGM, ovvero gli organismi geneticamente modificati in laboratorio. Le uve così prodotte possono essere vinificate con metodi biologici, per ottenere un prodotto finale il cui contenuto di solfiti dev’essere inferiore ai vini tradizionali. In ogni caso, l’obiettivo di una produzione di questo tipo è la salvaguardia sia dell’ambiente, sia del consumatore.

Vini biologici adatti a tutte le tasche

Il grande aumento di coltivazioni biologiche e l’offerta di mercato sempre più ampia sono il fiore all’occhiello della produzione vinicola italiana. Questi fattori hanno fatto sì che un prodotto come il vino bio, generalmente ritenuto di nicchia, sia oggi facilmente reperibile e accessibile a un’ampia fetta di consumatori. Cibi e bevande biologici, che diversi studi hanno dimostrato essere potenzialmente più salutari, non sono più un lusso dedicato solamente a chi ha un forte potere d’acquisto.

Anche l’innovazione nel packaging ha permesso a tutti di poter gustare vini di qualità, con un risparmio notevole nel caso in cui si acquistino confezioni che non sono di vetro. Un esempio sempre più diffuso è il vino biologico in bag in box, attraverso il quale si possono acquistare scatole dal contenuto maggiore, rispetto alla classica bottiglia di vetro. Il sistema conta su una borsa, contenuta all’interno della confezione di cartone, realizzata con plastiche a uso alimentare. La protezione dai raggi solari così ottenuta e il pratico rubinetto assicurano la conservazione ottimale del prodotto.

Dieta chetogenica, cos’è e come funziona: ecco le cose che devi sapere

Con l’avvicinarsi dell’estate chi non pensa di seguire un regime alimentare più salutare e di cominciare (o ricominciare) un percorso di attività fisica? Sono davvero tante le diete che ci vengono propinate ogni giorno. Ma cos’è la dieta chetogenica? In questo articolo parleremo di questa particolare dieta, di cosa si tratta e quali sono le controindicazioni di questa strategia nutrizionale.

Dieta chetogenica: come funziona?

La dieta chetogenica è un particolare regime alimentare che ha come obiettivo principale quello di ridurre al massimo il consumo di carboidrati. Così facendo l’organismo della persona che segue questa dieta, è costretto a produrre da sé il giusto apporto di glucosio. In questo modo il corpo tende a consumare più energia sfruttando i corpi chetonici, gli acidi prodotti dal fegato la cui produzione aumenta in mancanza di zuccheri. La produzione dei corpi chetogenici riducono quindi il senso di fame, aumentando invece il senso di sazietà. Possiamo considerare quindi la chetogenica, uno schema nutrizionale più che una vera e propria dieta. In questa dieta lo stato di chetosi si raggiunge assumendo alimenti a basso contenuto di carboidrati. Ricapitolando nella dieta chetogenica:

  • Si assumono pochissime calorie;
  • Si assume una quantità ridotta di carboidrati;
  • Si assume un’alta dose di proteine.

In definitiva, il basso consumo di calorie e carboidrati abbinato a un alto consumo di proteine, andrebbe a influire sul consumo dei grassi, velocizzando così il dimagrimento.

Dieta chetogenica: le diverse tipologie, dei 7 giorni, dei 21 giorni, dei 14 giorni

Ma quali sono gli alimenti che si assumono principalmente nella dieta chetogenica? E soprattutto per quanto tempo bisogna seguirla? Come dicevamo poc’anzi, nella dieta chetogenica sono privilegiati gli alimenti che hanno una bassa quantità di carboidrati. Gli alimenti consigliati sono quindi:

  • Carne (pollo, manzo, agnello e maiale)
  • Pesce
  • Uova
  • Ortaggi
  • Formaggi
  • Frutta secca
  • Oli vegetali

Mentre sono sconsigliati gli alimenti come: frutta, dolci, cereali e patate.

Gli alimenti inoltre vengono assunti con una specifica ripartizione energetica in percentuale.

Dieta chetogenica dei 7 giorni:

In questo caso, dovendo seguire questo schema alimentare solo per pochi giorni l’assunzione di carboidrati sarà davvero ridotta e quindi le ripartizioni energetiche saranno circa così:

  • Carboidrati: 10%
  • Proteine: tra il 15 e il 25%
  • Grassi: 70

Dieta chetogenica dei 21 giorni:

Anche in questo caso ci sarà un basso consumo di carboidrati e un alto consumo di grassi. Le ripartizione energetiche saranno quindi:

  • Carboidrati: tra il 5 e il 10%
  • Proteine: tra il 20 e il 25%
  • Grassi: 65%

Dieta chetogenica dei 30 giorni:

In questo caso infine le ripartizioni energetiche saranno:

  • Carboidrati: 10%
  • Proteine: 40%
  • Grassi: 50%

Ma quali sono le controindicazioni?

Il vantaggio della dieta chetogenica è sicuramente quello di accelerare il processo di dimagrimento. Tuttavia presenta diverse controindicazioni proprio per la quantità di corpi chetogenici che saranno presenti nel sangue. Si può incorrere infatti in problematiche renali o diuresi. Tra le altre controindicazioni si ricordano:

  • Mal di testa
  • Crampi muscolari
  • Eventuali problemi ai reni
  • Stipsi
  • Palpitazioni cardiache

Infine bisogna ricordare che è consigliabile non ricorrere a diete fai da te ma di rivolgersi a un nutrizionista il quale potrà valutare ogni diversa situazione.

Colazione Dolce o Salata: tu quale preferisci?

La colazione è il primo pasto della giornata e gli esperti raccomandano di non saltarla per poter affrontare la giornata con la giusta energia. Un semplice caffè non è sufficiente a dare al nostro organismo tutto ciò di cui ha bisogno, quindi cosa mangiare per assicurare il giusto fabbisogno calorico? E quale scegliere fra dolce e salta, se ad esempio si vuole perdere peso o si soffre di diabete? Lo Abbiamo chiesto alla Nutrizionista di Firenze D.ssa Susanna Agnello. Ecco come regolarti e assecondare le tue esigenze.

Colazione salata o dolce?

Avendo stabilito che la colazione è assolutamente necessaria, la domanda che ci si pone è la seguente: cosa mangiare per ottenere i massimi benefici del pasto più importante della giornata, è meglio salato o dolce?
E nel caso si vuole perdere peso, è meglio una colazione salata o dolce per dimagrire?

Secondo la convinzione generale la colazione migliore è quella dolce, che oltretutto fa la maggior parte delle persone. Tuttavia, l’energia data dai cibi dolci dura poco e dopo un po’ ci si ritrova ad avere di nuovo un buco nello stomaco. Ecco perché c’è anche una buona fetta di persone che predilige una colazione salata, che ci fa sentire sazi e ci fa arrivare all’ora di pranzo senza fare altri spuntini. 

Colazione salata: i consigli del nutrizionista

Secondo i nutrizionisti, la colazione salata andrebbe preferita a quella dolce ed è indicata per coloro che vogliono dimagrire e mantenere la propria massa muscolare per avere un fisico asciutto. Dunque, il consiglio è bandire cornetto e cappuccino e optare per la colazione salata che a differenza di quella dolce è a base di proteine.

Energetica e salutare, la colazione salata proteica è indicata per chi pratica sport, per chi soffre di patologie gastrointestinali ed è perfetta per chi ha la necessità di controllare i livelli di glicemia. La colazione salata per insulino resistenza è infatti ritenuta la migliore per evitare picchi glicemici e permette di perdere peso in modo sano e regolare.

Un altro beneficio della colazione salata è anche quello di ridurre la fame durante gli altri pasti, accelerando la perdita di peso. Tuttavia, i nutrizionisti consigliano di fare una colazione dolce e salata insieme, povera di grassi e ricca di proteine, combinando i cibi per ottenere un pasto gustoso, ma anche energetico e salutare.

Questa soluzione permette di assicurare al nostro corpo il corretto apporto di acqua, fibre, proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali, garantendo un mix di questi elementi perfettamente bilanciato e in grado di far perdere peso gradualmente.

Colazione salata: cosa mangiare?

Per fare una colazione salata corretta i nutrizionisti consigliano alcuni alimenti che aiutano ad aumentare il senso di sazietà e a perdere peso. Fra i cibi consigliati vi sono pane e cereali integrali, ricchi di carboidrati complessi, ottimi per saziare presto e rallentare l’assorbimento degli zuccheri da parte dell’organismo.

Indicati sono anche uova e formaggi, da consumare ovviamente con moderazione e in quantità giuste, alternando per evitare eccessi di colesterolo. Non possono mancare la frutta secca e i semi, ricchi di grassi buoni Omega 3, ad alto potere saziante e che assicurano numerosi benefici all’organismo.

Macchinette del caffè: come scegliere al meglio

Oggi la scelta di macchinette del caffè è così vasta da mettere in imbarazzo perfino un intenditore e amante di questa bevanda. Soprattutto di recente, con l’aumento del lavoro in smart working, molti hanno avvertito la necessità di acquistare una macchina che permettesse in qualsiasi momento di poter gustare un caffè, un cappuccino o altre bevande, proprio come quello del bar. 

In effetti, avere una macchinetta del caffè in casa potrebbe permetterti proprio questo. Velocemente e senza sporcare nulla, puoi preparare un meraviglioso caffè, dal gusto unico, per darti la carica di cui hai bisogno.

Dalle più tecnologiche e innovative, dal design moderno, alle più minimal e compatte, il mondo delle macchinette del caffè è davvero immenso.

Forse anche tu hai deciso di fare questo acquisto e ti chiedi se sia meglio acquistare una macchina da caffè manuale o un modello automatico, le due macrocategorie in cui si dividono principalmente. Ti diamo alcune informazioni che possono esserti utili per valutare pro e contro di ogni tipologia e capire come scegliere la macchina del caffè migliore per te.

Macchina caffè espresso automatica e manuale: le differenze

Rispondiamo a questa prima domanda importante. Quali sono le differenze tra macchine caffè automatiche e manuali? Ecco, in sintesi, le principali caratteristiche di ognuna, nonché pregi e difetti.

Macchinette del caffè manuali

I modelli manuali presenti sul mercato spesso sono dei veri e propri oggetti di arredamento nelle case moderne. Spesso sono in acciaio inossidabile e dotate di una tipica leva che ti permette personalmente di eseguire l’estrazione e l’erogazione del caffè. 

Sicuramente, proprio per le caratteristiche insite in questa macchina, la procedura per preparare un buon caffè non è così immediata e semplice e avrai bisogno di tempo per imparare ad avere la giusta attenzione manuale e pratica per ottenere un buon risultato. Superata questa prima fase iniziale, avrai la possibilità di preparare un espresso a regola d’arte. 

Soprattutto se sei un appassionato e vuoi prenderti cura di ogni passaggio della preparazione, dall’acquisto del chicco di caffè di miglior qualità fino alla sua estrazione, questo modello di macchina è ciò che fa per te.

 

Macchina caffè espresso automatica

Le nuove tecnologie hanno permesso di studiare dei modelli di macchine da caffè automatiche che permettono di ottenere risultati molto simili a quelle manuali ma sicuramente in maniera più semplice. Sarà come avere un vero e proprio bar in casa, anche perché fanno loro tutto per te. Tu dovrai solo premere un pulsante e in pochi secondi avrai tra le mani un caffè della miglior qualità pronto per essere gustato. 

Solitamente sono dotate di un’interfaccia semplice ed intuitiva e offrono la possibilità di personalizzare la tua bevanda, scegliendo la quantità di caffè da erogare, la temperatura, l’aroma e l’eventuale quantità di latte. Le macchine più moderne ti consentono anche di personalizzare la macinatura del caffè e di riscaldare la tazzina in ceramica per averla ben calda proprio come al bar. Anche la pulizia è molto semplice. Spesso è necessario solo staccare e lavare il gruppo dell’erogazione. 

Sicuramente, le migliori macchine macchinette del caffè automatiche attualmente in commercio hanno tutte le carte in regola per assicurarti una pausa lavoro, studio o pranzo perfetta, offrendoti, senza alcuno sforzo, la possibilità di gustare un ottimo espresso.

Sei ancora indeciso sulla scelta? Se preferisci, per passione, avere un grande coinvolgimento e cura di ogni passaggio della preparazione del caffè, con la pazienza di dover aspettare prima di ottenere la giusta capacità pratica prima di poter bere un caffè di elevata qualità, opta per un modello manuale. Se invece sei sempre di corsa e vuoi ottenere risultati eccellenti, in pochi secondi e avere una macchina che richiede pochissima manutenzione, il modello automatico è quello che fa per te.

Come fare un Tè perfetto

Quando le temperature invernali ti congelano le ossa, è ora di prepararti una tazza di tè caldo. Ma l’arte di preparare il tè consiste davvero nel mettere una bustina di tè nell’acqua calda? Le persone hanno chiesto anche non solo come preparare il tè, ma come preparare la tazza perfetta. Scopri l’arte di preparare il tè che avresti voluto conoscere fin dall’inizio.

Dunque come si prepara un tè caldo? Con questi seguenti suggerimenti, scoprirai come preparare la tazza davvero perfetta che ti farà quasi venire voglia di vivere l’inverno con i giusti sapori.

Cerca la freschezza nei tuoi ingredienti

Il tè inizia con l’acqua, che è l’elemento che fa emergere tutto il potenziale di questa bevanda. Che sia imbottigliata, filtrata o di sorgente, l’acqua fresca rende il tè più gustoso. Con i suoi minerali, sostanze chimiche e l’impianto idraulico che la trasporta, l’acqua del rubinetto può purtroppo alterare il gusto di questa bevanda calda.

Ma veniamo all’ingrediente che dà il nome a questa bevanda. Preferisci una tazza di tè nero che ti dia l’energia per iniziare la giornata con il piede giusto o preferisci rilassarti con una camomilla prima di andare a letto? Che ti piacciano le tisane, il tè nero, verde, rosso o bianco, cerca la freschezza per esaltare l’intera gamma di sapori che il tuo tè ha da offrire. Questo vale sia per il tè sfuso che per quello acquistato preconfezionato in bustine.

Bollitore sì o bollitore no? Cosa dicono i guru cinesi del the

I guru del tè consigliano di utilizzare il bollitore o la teiera per prepare il tè perfetto, anziché bollire l’acqua in un pentolino, questo perché è più facile controllare la temperatura dell’acqua.

L’acqua che raggiunge l’ebollizione rilascia tutta l’aria che contiene. Questo ossigeno è essenziale per la corretta infusione del tè. Inoltre, quando l’acqua bolle, i minerali in essa contenuti formano un film sulla sua superficie e si agglomerano con i tannini del tè, riducendone il potere aromatico. Quindi tieni d’occhio il tuo bollitore. Idealmente, la temperatura da raggiungere è intorno ai 90 ° C, a meno che tu non stia preparando tè verde o bianco al 100%. In questo caso smettete di scaldare l’acqua ancora qualche grado prima, per evitare di “cuocere” questo delicato tè.

Sebbene tu possa avere alcune nozioni da imparare sull’arte di preparare il tè, tieni presente che bere il tè dovrebbe essere un’esperienza sensoriale che risulti sia olfattiva che di gusto. Se il tè viene messo in acqua troppo calda, può diventare insapore.

Come e quando usare la teiera? In occasioni più formali, quando si organizza il the delle 5 p.m. fra più commensali è preferibile usare la teiera e trasferire direttamente a tavola il tè ad ogni ospite. Molti esperti consigliano di sciacquarla prima con un po’ di acqua calda fino a quando la teiera è calda al tatto. Quindi getta l’acqua e metti il ​​tè nella teiera. Riscaldare la teiera impedisce che si rompa se esposta a un improvviso cambiamento di temperatura.

Misura accuratamente le dosi degli ingredienti

Abbiamo parlato della freschezza degli elementi come segreto principe di ogni tè perfetto, ma occhio anche alle quantità. Dunque quanta acqua per una bustina di tè e quanti grammi di tè per una tazza?

Quando infondi le tue foglie di tè, ottieni un liquido composto da diversi elementi (tannini, amminoacidi, molecole aromatiche, ecc.). Tutta la difficoltà sta nel giusto equilibrio tra tutti i componenti. Ogni parametro di preparazione gioca un ruolo essenziale nell’ottenere un tè armoniosamente dosato e infuso. Per ottenere l’equilibrio perfetto, usa una bustina di tè o un cucchiaino raso di foglie di tè ogni 225 ml di acqua calda.

Come fare il the in foglie più forte? Molti cadono nell’errore di lasciarlo in infusione più a lungo, questo causa l’ossidazione dei tannini e altera il gusto. Piuttosto aggiungi più foglie o un sacchetto in più.

Guarda il tempo di preparazione

Ti sei mai chiesto come fare il the caldo con le bustine in maniera davvero gustosa? Il segreto è nell’infusione. Con l’eccezione di alcune tisane, macerare troppo a lungo il tuo tè lo renderà un po’ amaro o acido. È quindi meglio controllare il tempo di infusione.

In definitiva, il tempo di preparazione della tazza perfetta di questa bevanda dipende dal tipo di tè che scegli e dal tuo gusto personale. Per esempio:

  • Il tè nero dovrebbe essere lasciato in infusione da tre a cinque minuti;
  • Il tè verde, da due a tre minuti;
  • Il tè bianco, due o tre minuti;
  • Il tè oolong, da due a tre minuti;
  • Il tè rosso o tisana, da quattro a sei minuti.

Cosa si può mettere nel te?

Aggiungi limone e citronella per dare una maggiore freschezza. Il limone è un condimento per il tè tradizionale che può aggiustare il sapore di quasi tutti i tè, compresi i tè verdi dal sapore sgradevole. La citronella aggiungerà ancora più freschezza e prelibatezza. O cannella e zenzero per un tocco di festa. La cannella e lo zenzero possono trasformare qualsiasi tè nero o verde in una bevanda festosa. Il cardamomo semplice può trasformare qualsiasi tè nero normale in una bevanda piccante magica. Puoi berlo con o senza latte. Aggiungi il succo di frutta. I migliori sapori? Ananas, frutto della passione e melograno.

Come fare il the caldo al limone in casa

Il tè al limone è un rimedio casalingo lenitivo per il mal di gola e il naso che annusa, apprezzato da adulti e bambini.

Per fare il the caldo al limone in casa servono davvero giusto due ingredienti. Questa può essere una gloriosa sorpresa: hai solo bisogno di un limone fresco e acqua calda per preparare il tè al limone. È la bevanda più semplice da fare e che richiede poca manualità.

Ci sono due modi semplici e veloci per preparare il tè al limone a casa. Puoi aggiustare questa preparazione aggiungendo zenzero e miele per una nota ancora più aromatica e un sapore ricco.

  1. Metodo 1: Taglia un limone a metà e spremi il succo di una metà in una tazza, i semi e la polpa vanno bene. Completa con acqua calda, lascia in infusione cinque minuti e goditi il tuo the hand-made;
  2. Metodo 2: Taglia un limone in 6-8 fette rotonde e aggiungine metà sul fondo di una tazza. Copri con acqua calda e lascia in infusione per 3-4 minuti. Aiutati con un cucchiaio per schiacciare delicatamente le fette di limone contro il fondo della tazza per rilasciare più succo di limone e sapore.