Glutatione: caratteristiche e benefici

Il glutatione è una sostanza naturalmente prodotta dal corpo umano, e contenuta in alcuni tipi di alimenti. A livello chimico invece, il glutatione è un tripeptide formato da diversi aminoacidi quali: glutammato, cisteina e glicina.

Per cosa serve il Glutatione?

Il glutatione ha come caratteristica principale un grande potere antiossidante a livello cellulare,  combattendo così l’invecchiamento delle cellule e prevenendo la formazione di radicali liberi; ha inoltre un’azione detossificante, citoprotettiva e immunomodulante.

Tutte queste caratteristiche conferiscono al glutatione l’essere una sostanza naturale estremamente versatile e molto utilizzata sia a livello medico che di integrazione alimentare.

Recenti studi evidenziano la sua utilità ed efficacia nel trattamenti di diverse patologie come:

  • Diabete, malattie metaboliche e patologie respiratorie
  • Arteriosclerosi, patologie neurodegenerative ed infertilità maschile
  • Avvelenamenti da metalli pesanti e da farmaci
  • Come protettore dagli effetti negativi dei trattamenti chemioterapici e radioterapici

Per quanto riguarda l’integrazione alimentare trova largo uso per:

  • Contrastare l’invecchiamento cellulare, riducendo i radicali liberi, principali responsabili dell’invecchiamento e del deterioramento delle cellule del nostro corpo
  • Rinforzare ed aumentare le difese immunitarie, per una risposta maggiore e più veloce alle patologie.
  • Detossificare il corpo da metalli pesanti, alcol, tabacco e droghe

L’ integrazione alimentare a base di glutatione viene considerata sicura in quanto non sono stati riscontrati effetti collaterali rilevanti, di contro però non essendoci informazioni certe al riguardo, viene sconsigliato l’uso in gravidanza ed allattamento.

Solo recentemente alcuni studi scientifici mettono in evidenza la possibilità che, l’assunzione di integratori con antiossidanti, potrebbe avere un ruolo nel proteggere le cellule tumorali; questo non significa che il glutatione provoca il cancro, ma che gli antiossidanti proteggerebbero anche le questo tipo d cellulae; questa teoria però non è ancora supportata da certezze scientifiche al riguardo.

Dove si trova il Glutatione?

Il glutatione si trova naturalmente nell’organismo, ed è una sostanza che viene prodotta dal fegato. Il glutatione è contenuto anche in alcuni alimenti come frutta, verdura e carne in quantità significativa lo troviamo in:

  • Asparagi, avocado, cavoli, broccoli, curcuma, semi oleosi, pollame e uova.

Gli alimenti per preservare il glutatione devono essere cotti il meno possibile e consumati freschi.

Infine un aiuto nella produzione di glutatione deriva dall’ integrazione di un aminoacido, la N-Acetilcisteina o Nac, che ha il potere di rigenerare la produzione di glutatione.

Qual è il miglior Glutatione?

Ci sono due diverse preparazioni di integratori alimentari a base di glutatione che possono essere considerate migliori:

  • Glutatione in pastiglie gastroresistenti; il glutatione non viene intaccato dagli acidi gastrici e viene assorbito dall’organismo in maniera ottimale.
  • Glutatione liposomiale; pastiglie sferiche costituite esternamente da fosfolipidi che, essendo estremamente simili alle cellule del corpo, garantiscono un assorbimento elevato delle sostanze veicolate al loro interno

Questi due tipi di integrazione di glutatione permettono una biodisponibilità per l’organismo molto elevata, venendo considerati tra i metodi migliori di assunzione.

Quanto Glutatione al giorno?

I dosaggi consigliati di glutatione sono compresi tra i 50 e 600 mg al giorno; la quantità varia in base alle esigenze e alle necessità della persona che lo utilizza.g

Per potenziare l’effetto antiossidante del glutatione è possibile combinarlo con l’assunzione di selenio e vitamine del gruppo A, B, C o E.

Come le vitamine contrastano la mutazione del gene MTHFR

In questo periodo abbiamo sentito parlare tanto di effetto trombosi. Con l’arrivo dei vaccini anti-Covid infatti molti sono accorsi a fare i dovuti controlli. Ma quanto c’entra questo con la mutazione del gene MTHFR?  E soprattutto cos’è nello specifico questa mutazione? Vediamolo insieme.

Mutazione del gene MTHFR: di cosa si tratta?

L’MTHFR (metilentetraidrofolato reduttasi) è un enzima che trasforma l’omocisteina in metionina grazie all’intervento della proteina B12. Questo processo di trasformazione è davvero fondamentale per la costruzione delle proteine in particolare della proteina B9. Un ruolo fondamentale in questo processo è quello dell’acido folico, il quale funge da donatore di mietili necessari nella trasformazione dell’omocisteina in metionina. Nel caso in cui l’enzima non riesca ad effettuare correttamente questa trasformazione allora vi è la presenza della mutazione. Quantità elevate di omocisteina inoltre possono comportare rischi cardiovascolari e altre malattie correlate. Ma chi ha la mutazione genetica MTHFR e che significa presenza di mutazione omozigote? Prima di rispondere a questa domanda dobbiamo fare un piccolo appunto. Questa mutazione si trasmette di norma, in modo recessivo, ovvero, viene trasmessa quando entrambi gli alleli del gene sono mutati, in questo caso parliamo quindi di “omozigote”. Al contrario invece, se un solo allele del gene presenta la mutazione allora parliamo di “eterozigote” e in questo caso il soggetto sarà portatore sano della mutazione. Negli omozigoti la proteina presenta un’attività ridotta del 50% e ciò vuol dire che ci saranno presenti nel soggetto livelli di omocisteina maggiori sia nel sangue che nelle urine.

Mutazione MTHFR: la terapia

abbiamo chiesto a Paleocomplex come si può contrastare la mutazione del gene, e abbiamo approfondito con loro come le vitamine e l’integrazione possono correre in aiuto.

La mutazione MTHFR può comportare diversi sintomi quali:

  • Problemi cardiovascolari;
  • Problemi gastrointestinali;
  • Ictus,
  • Infarto;
  • Depressione;
  • Fenomeni trombotici (nel caso sia presente anche il Fattore V);
  • Allergie;
  • Vertigini;
  • Diarrea.

Spesso sentiamo parlare di mutazione MTHFR anche in correlazione al cancro, infatti uno dei rischi che può comportare questa mutazione è appunto la propensione a questa malattia. Ma non solo, spesso sentiamo parlare anche di mutazione MTHFR e gravidanza, poiché un altro rischio della malattia è appunto quello di sviluppare nel feto difetti del tubo neurale, oltre che portare problemi di fertilità in generale. In ogni caso in presenza della mutazione di ricorre a una terapia di integratori a base di folati (vitamina B6, B9 e B12), acido folico e zinco. Nei soggetti affetti da mutazione MTHFR eterozigote si può ricorre invece all’assunzione di cardioaspirina. Ma allora come abbassare i livelli di omocisteina nel sangue? Come dicavamo poc’anzi, oltre all’assunzione di integratori – sotto consiglio medico – per abbassare la presenza di omocisteina si dovrebbe condurre una vita sana, fare sport, mangiare alimenti a base di vitamina B, ridurre bibite a base di caffeina ed eliminare fumo e alcol. E invece quale acido folico è consigliato assumere con la mutazione MTHFR? Tra i più conosciuti in commercio rientrano sicuramente il Prefolic e il Prevent Plus.


Mutazione MTHFR: gli esami

Per effettuare una diagnosi della mutazione si ricorre sia ai test biochimici, che riescono a tracciare il livello di omocisteina presente nel sangue, che ai test biomolecolari sul DNA i quale riconoscono il tipo di mutazione. Il costo dell’esame dipende appunto dal tipo di analisi a cui si ricorre.

Come dicevamo all’inizio di questo articolo in questo periodo abbiamo sentito parlare tanto proprio di questa mutazione, ma come sono correlati la mutazione MTHFR e il vaccino Pfizer? Siccome nei soggetti più gravi c’è il rischio di coagulazione del sangue e quindi di eventi trombotici si è appunto detto spesso che il vaccino più adatto fosse quello prodotto da Pfizer poiché non presentava questa controindicazione.

Garcinia Cambogia: effetti collaterali e proprietà dimagranti

Negli ultimi anni si è sentito spesso parlare della garcinia cambogia, delle sue presunte proprietà dimagranti e dei suoi effetti collaterali. Ma cos’è la Garcinia cambogia e soprattutto la garcinia cambogia funziona davvero?

La Garcinia Cambogia, il cui nome botanico è Garcinia gummi-gutta, è un frutto originario delle coste indiane, specificatamente della regione della Garcinia. Nonostante ve ne siano moltissime specie diverse, solo in alcune è contenuto l’acido idrossicitico, ed è proprio grazie a questa sostanza che alla garcinia cambogia vengono attribuite proprietà dimagranti e anti obesità.

Garcinia cambogia: proprietà e utilizzo


Anticamente l’infuso di Garcinia Cambogia veniva utilizzato per le sue molteplici virtù curative, come antiparassitario intestinale e per il trattamento di alcune malattie degenerative. Inoltre la scorza essiccata di questo frutto trovava impiego in cucina come spezia e per la conservazione del pesce, dato il suo alto contenuto di acido citrico.

Ai giorni nostri è facile reperirla sottoforma di integratori alimentari e viene utilizzata quasi esclusivamente per facilitare la perdita di peso e il controllo delle dislipidemie.

Recenti studi in vitro, hanno infatti rivelato proprietà anti-obesità, con effetti dimagranti e antifame che vengono esplicati tuttavia solo dalla buccia del frutto, nella forma di estratto secco di garcinia cambogia.

Come agisce quindi sul nostro organismo? Quali le proprietà e gli effetti collaterali di una pianta cosi tanto pubblicizzata?

La Garcina cambogia funziona?


La Garcinia, somigliante a una piccola zucca tonda, cresce spontaneamente anche in Indonesia, Giappone e Filippine, rientrando tipicamente nella loro alimentazione e medicina tradizionale.

Tuttavia è nella buccia del frutto, come accennato precedentemente, che sono racchiuse le virtù dimagranti. Questa contiene oltre all’acido idrossicitrico, vitamine, carotenoidi, polissaccaridi (zuccheri a catena lunga) e flavonoidi.

Ma è proprio nell’acido idrossicidrico (HCA), che si racchiudono le sue principali virtù dimagranti. Oltre che l’impiego per perdere peso, la garcinia cambogia viene usata anche come coadiuvante nei trattamenti anticellulite.

Negli anni 70 infatti, secondo uno studio importante, si era dedotto che, l’HCA, era capace di inibire un enzima epatico coinvolto nella regolazione del metabolismo dei grassi (colesterolo e trigliceridi)

Quindi più semplicemente si deduceva che l’HCA, interferiva indirettamente con la produzione dei grassi e con la riduzione della conversione dei carboidrati in grassi, diminuendo così la loro concentrazione nel circolo ematico


Queste importanti reazioni biochimiche, sono state la base di pensiero per proporre integratori dietetici, rivolti alla perdita di peso e controllo dell’appetito. Infatti quando la Garcinia viene utilizzata come integratore, il meccanismo d’azione viene svolto durante l’ingestione dei carboidrati, i quali sono convertiti facilmente in glicogeno, zucchero di pronta disponibilità.

Indirettamente tutte queste risposte determineranno anche la maggiore produzione di aminoacidi, quindi un maggiore resistenza fisica e un maggiore senso di sazietà, favorito da una buona presenza di fibre, le quali, quando la Garcinia viene assunta sottoforma di compresse e con molta acqua, rigonfiano formando reticoli nello stomaco, saziando.

Nessun integratore deve sostituire la normale alimentazione, in quanto la parola stessa “integratore” descrive un’integrazione alla nostra alimentazione, facendo da supporto ad un regime alimentare improntato al dimagrimento e/o mantenimento del peso.

Diffidate da frasi illusorie in cui si dice che con la Garcinia si perdono 15-20 kg, perchè il dimagrimento è dato dalla sommatoria di fattori facenti parte di un corretto stile di vita: alimentazione corretta, attività fisica, e integratore adatto al proprio corpo.

CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI:


In base agli studi tossicologici non sono riportati effetti noti e tossicità.Gli integratori devono essere utilizzati sempre sotto consiglio di un esperto in materia e secondo le indicazioni consigliate. Il suo uso non dovrebbe prolungarsi per più di 40-60 giorni, onde evitare di far abituare l’organismo a un cambiamento di alcuni processi biochimici importanti, come il “salto enzimatico” citato prima.

POSOLOGIA :Sempre 30 minuti prima di pranzo e cena. Max 400 mg/kg diè.

Si sconsiglia utilizzo della Garcinia Cambogia in gravidanza, durante l’allattamento, in caso di ulcere gastriche e nei periodi che precedono e seguono interventi chirurgici.

Dipendenza da cioccolato: il cioccolismo come guarire

Il cioccolismo è – come l’alcolismo e il tabagismo – una dipendenza riconosciuta per il cioccolato. Nonostante possa far sorridere e credere sia impossibile, questa patologia colpisce il 40% delle donne e 15% degli uomini. La causa deriva dai componenti chimici contenuti nel cioccolato che alimentano il cervello, sino a sentire la sua continua mancanza.

Vediamo insieme di cosa si tratta nello specifico e se c’è una cura a riguardo.

Cos’è il cioccolismo


Con la parola cioccolismo si intende la dipendenza da cioccolato, in termini di largo uso sino alla pericolosità dell’azione stessa. Naturalmente è bene evidenziare che non si tratta di un problema, sino a quando il piacere per il cioccolato resta nella norma con assaggio di più varietà durante la giornata. Diventa dipendenza nel momento in cui non si può più fare a meno di mangiarlo, sotto ogni forma e a qualsiasi ora del giorno e della notte – senza distinzioni.

Questa dipendenza è legata ad alcuni componenti chimici che sono presenti all’interno di questo alimento famoso in ogni parte del mondo, che stimolano direttamente una zona particolare del cervello alla produzione di serotonina – ormone della felicità – regalando una sensazione di piacere e benessere.

Per andare nel dettaglio, questo alimento naturale, interagisce con i neurotrasmettitori dell’appetito, soddisfazione e regolazione dell’umore.


I ricercatori del CNR di Cagliari hanno svolto una ricerca, nel 2008, accurata e dettagliata scoprendo questo genere di dipendenza che colpisce gli umani e i topi, nello stesso modo.

Chi è colpito dal cioccolismo


Ci sono dei meccanismi particolari che spingono le persone a cibarsi continuamente di cioccolato, che esulano dal buon sapore o dalla voglia di qualcosa di dolce – amaro – consistente:

Dipendenza da cibo


Nonostante non sia stato ancora riconosciuta come patologia vera e propria, alcuni soggetti sono inclini alla dipendenza da cibo – soprattutto grassi – che presentano tra i componenti sostanze che agisco direttamente sul cervello (come sopra descritto). La dipendenza si crea nel momento in cui il cervello non può più fare a meno di queste sostanze.


Stress e tristezza


In un periodo di forte stress e tristezza, si tende a voler adottare soluzioni alternative e tra queste c’è il cioccolato, confort-food per eccellenza, fonte di buon umore e benessere. Più si mangia cioccolato, più si è felici e più se ne sente il bisogno.

Noia


Quando ci si annoia, la golosità prende il sopravvento e le persone inclini all’assunzione di sostanze “eccitanti” legate al benessere personale, tendono ad assumere cioccolato per sentirsi subito appagati. A seconda del tipo di carattere, l’effetto domino potrebbe essere compromettente portando – in poco tempo – alla richiesta continua delle sostanze contenute nel cioccolato.

Come guarire dal cioccolismo


A seguito di uno studio approfondito effettuato al CNR di Cagliari, i ricercatori hanno sviluppato un farmaco a base di una sostanza nota per il controllo della fame, il Rimonabant , utilizzata in tanti frangenti a dosi differenti.

Questo farmaco è in via sperimentale e non ha ancora avuto una conferma da parte dei professionisti del settore, polemizzando sui vari effetti collaterali che sviluppa a seguito della sua assunzione. In linea generale non è necessario un farmaco per “guarire” dal cioccolismo: nelle situazioni più normali, si dovrà contare sulla propria forza di volontà e sulla voglia di regolarizzare l’assunzione di cioccolato (o eliminarla completamente). Nei casi più gravi, si consiglia di rivolgersi ad uno psicologo professionista, che saprà indirizzare verso la guarigione e capire quale sia la vera motivazione di questa dipendenza.

Dieta Metabolica: cos’è e come funziona

La dieta metabolica, è un regime alimentare iperproteico e iperlipidico (cioè ad elevato contenuto di proteine e lipidi) e ipoglucidico (povero di carboidrati). Questo tipo di dieta, permette di ottenere degli ottimi risultati, in un lasso di tempo molto breve. E’ stata ideata dal Dottor Mauro di Pasquale.

Introducendo all’interno del organismo un basso apporto di carboidrati, quest’ultimo si abitua a trarre energia dalla “riserva energetica” del nostro corpo, appunto, i grassi, che invece di accumularsi, vengono bruciati.

Come funziona la dieta metabolica?


La dieta metabolica si basa si struttura in due fasi:

Fase di prova (anche detta fase di valutazione);
Seconda fase (detta anche fase di Dieta Metabolica).
La fase di prova, segue il cosiddetto “schema dei 14 giorni”. Durante questi 14 giorni, 12 sono dedicati al consumo di un numero limitato di carboidrati (si inizia solitamente con 30g e, in caso di problematiche, si aumenta di 10g in 10g) e molti grassi. Questa fase è denominata fase di scarico, dove la ripartizione dei nutrienti sarà: 50–60% grassi, 30–50% proteine e il numero limitato di carboidrati. Gli altri 2 giorni sono dedicati all’apporto di molti carboidrati. Codesta fase è detta fase di carico, dove la ripartizione dei nutrienti sarà suddivisa in: 25–40% grassi, 15–30% proteine, 35–55% carboidrati.

Questo schema, serve per individuare la quantità minima adeguata di carboidrati necessari al proprio organismo, per evitare spiacevoli effetti collaterali (stanchezza, nausea, mal di testa). Si consiglia di ripetere questo schema dei 14 giorni per due volte consecutive oppure, finché non si individua la giusta frazione di carboidrati individuale (ogni persona è diversa e di conseguenza l’apporto glucidico non può essere uguale per tutti).

La seconda fase, ovvero la fase della dieta Metabolica, ha tempo indeterminato. L’organismo ha ormai imparato che deve trarre energia dai grassi. Per mantenere questo tipo di metabolismo, si consiglia di alternare 5 giorni di scarico e 2 di carico (le due fasi, hanno la stessa percentuale di ripartizione dei nutrienti indicati nella fase di valutazione).

Cosa mangiare durante la dieta metabolica


La dieta metabolica non tiene conto delle calorie. Per attivare al meglio il metabolismo, i pasti sono suddivisi in 5 al giorno: 3 pasti principali e 2 spuntini. Alimenti proteici e ricchi di grassi, sono i protagonisti di questa dieta. Uova, pollo, manzo, carne, salsicce,olio, pancetta, pesce, burro, yogurt, latte, formaggi, affettati si possono consumare liberamente.


Per quanto concerne i carboidrati, si può ricavare la piccola dose giornaliera da: riso, orzo, quinoa, cous cous, crakers, pasta, pane, biscotti, gallette e fette biscottate. Infine, è possibile consumare frutta secca molto tranquillamente. Quest’ultima ha infatti un elevato contenuto di grassi. Da limitare, invece, è la frutta fresca (poiché è ricca di zuccheri semplici) e la verdura.

Controindicazioni della dieta metabolica


Questa particolare tipologia di dieta non è adatta a tutti. E’ finalizzata a coloro che vogliono aumentare la loro massa muscolare velocemente e bruciare grassi altrettanto rapidamente. E’ assolutamente sconsigliata a persone che hanno problemi di salute, patologie a carico dei reni, a donne in gravidanza e a tutte le persone che hanno particolari problemi di tiroide. Come per qualsiasi tipo di dieta, è fondamentale contattare il proprio medico, che vi indicherà se questo tipo di dieta fa al caso vostro o meno.

Lo scarso apporto di fibre, sali minerali, vitamine e antiossidanti possono apportare seri problemi alla salute. Questo tipo di dieta, in particolare, essendo povera di fibre, potrebbe provocare degli scompensi intestinali (pesantezza e stitichezza).

Per rimediare alla stitichezza, sarà bene consumare una porzione di frutta o verdura cotta sia a pranzo che a cena. Per integrare i sali e vitamine, durante la dieta metabolica, si consiglia di ricorrere ad integratori multivitaminici e salini ricchi di antiossidanti.

Tutte le indicazioni fornite in questo articolo hanno uno scopo esclusivamente INFORMATIVO e non vogliono sostituire in alcun modo il parere di medici, nutrizionisti e dietisti.

Capsule di caffè Compatibili: qual è il panorama di mercato?

Negli ultimi anni sono aumentate esponenzialmente i marchi e la qualità delle capsule di caffè compatibili, visto il crescente numero di amanti del caffè che le scelgono. Cosa si intende per capsula compatibile? Detto in maniera molto semplice, si tratta di una cialda o capsula fornita da un fornitore diverso da quello che ha costruito la macchinetta del caffè che possiedi. 

Qual è il vantaggio nell’acquistarla? Spesso il prezzo delle cialde compatibili è di non poco inferiore a quelle originali e questo si traduce in un grande risparmio mensile e annuale per te, senza dover rinunciare al gusto. 

Certo, ogni macchinetta ha le sue cialde compatibili e, dato che il panorama di mercato è talmente ampio, potrebbe essere difficile capire quali scegliere. Con questa guida vogliamo proprio aiutarti a capire qual è il caffè in capsule migliore sul mercato e ad individuare in maniera semplice quali siano le cialde di caffè adatte alla tua macchina e di qualità.

Capsule caffè compatibili Nespresso

Soprattutto parlando di Nespresso, le alternative presenti sul mercato sono veramente numerosi e di qualità differente. Forse stai leggendo questo articolo proprio perchè ne hai già provato alcuni ma non sei rimasto soddisfatto e vuoi capire quale sia il caffè in capsule migliore compatibile con questo grande marchio. 

Nespresso ®* Capsule Compatibili

Ecco alcuni dei prodotti best sellers e più amati dagli intenditori:

  1. Kimbo capsule Napoli compatibili Nespresso, ampiamente apprezzate sia in Italia che in Europa per il gusto deciso e aromatico;
  2. Capsule Borbone Blu compatibili Nespresso, un’eccellente alternativa all’originale che ti offre un gusto intenso accompagnato da una cremosità perfetta;
  3. Capsule Starbucks compatibili Nespresso, made negli Stati Uniti, di elevata qualità e di miscele differenti, quindi adatte a tutti i gusti.

Capsule caffè compatibili a Modo Mio

Per risparmiare sul costo delle capsule originali, anche in questo caso il panorama di mercato è molto ampio e ti permette di poter bere un caffè dal gusto intenso e avvolgente proprio come al bar. 

Lavazza A Modo Mio ®* Capsule Compatibili

Ecco alcune delle migliori alternative laddove la tua macchinetta del caffè fosse una Lavazza a Modo Mio:

  1. capsule Caffè Borbone compatibili Lavazza a Modo Mio, tra le più acquistate e apprezzate, ti permettono di godere del gusto di un buon espresso in qualsiasi momento della giornata;
  2. capsule compatibili a Modo Mio Gimoka, prodotte da un torrefattore italiano d’eccellenza che offre un vasto assortimento in quanto a miscele di aromi e gusto.

Lavazza Espresso Point ®* Capsule Compatibili

Anche nel caso in cui la tua macchinetta del Caffè fosse una Lavazza Espresso Point, non è difficile trovare delle ottime capsule alternative. Sicuramente le capsule Caffè Borbone (miscela Blu) sono l’eccellenza tra le capsule compatibili Espresso Point. Anche le cialde Agostani offrono un ottimo rapporto qualità prezzo.

Capsule compatibili Bialetti

Anche la storica e solida azienda Bialetti ha ideato delle macchine da caffè le cui cialde sono sostituibili con altri marchi di elevata qualità e prezzo competitivo. Ecco alcune tra le migliori:

  1. yespresso BIALETTI compatibili, cialde che offrono un caffè cremoso e avvolgente, molto simile all’originale;
  2. miscela Napoli linea King Agostani, per ritrovare il gusto intenso del vero caffè napoletano;
  3. caffè d’Italia Virzì intenso, cremoso e dal gusto deciso.

Caffitaly ®* Capsule Compatibili

Le capsule marchio Caffitaly, conosciute per le miscele di caffè di elevata qualità dai sapori anche lontani, sono sostituibili da numerosi marchi di cialde perfettamente compatibili e non inferiori in quanto a gusto. Eccone alcune tra le quali puoi scegliere:

  1. Yespresso Caffitaly compatibili, sia le cialde gusto Cremoso che Supremo sono miscele molto apprezzate e preferite dai consumatori;
  2. Gimoka compatibili Caffitaly, cialde dall’ottimo rapporto qualità prezzo;
  3. Caffè Barbaro Napoli, con le sue cialde Miscela Blu Cremoso Napoli ti permette di gustare un vero caffè napoletano anche a casa.

Lavazza Blue ®* Capsule Compatibili

Hai una macchinetta del caffè Lavazza Blue? Se stai cercando delle capsule che siano adatte ma che ti offrano lo stesso gusto ad un prezzo inferiore c’è davvero l’imbarazzo della scelta! Ecco qualche alternativa per te molto interessante:

  1. Caffè Borbone compatibili Lavazza Blue, stessa qualità, numerose miscele disponibili, un profumo unico;
  2. Caffè Barbaro Napoli, un’alternativa perfetta alle cialde Lavazza Blue Cremoso Napoli Miscela Blu;
  3. Lollo Caffè, specialmente le cialde Passione Blu Miscela Classica sono una valida opzione. 

Lavazza Firma ®* Capsule Compatibili

Lavazza Firma, tra le varie macchine del caffè marchio Lavazza, è forse quella il cui panorama di mercato offre meno alternative ma non per questo meno valide. Eccone alcune tra le migliori:

  1. Caffè Verzì, dal prezzo conveniente e dal gusto intenso e avvolgente; 
  2. Caffè Arè, dalle varie miscele disponibili e buon prezzo;
  3. Capsule Gran Caffè Garibaldi compatibili Lavazza Firma, Dolce Aroma e Dolce Aroma Intenso tra le miscele più apprezzate.

Capsule di caffè compatibili Dolce Gusto

Anche le macchine del caffè Nescafé Dolcegusto sono sicuramente tra le best sellers e apprezzate sia da privati che in realtà più grandi, come quelle aziendali. Esistono delle cialde compatibili di elevata qualità? Certo, te ne indichiamo alcune proprio qui di seguito.

Nescafè Dolcegusto ®* Capsule Compatibili

Ecco alcune delle migliori alternative presenti sul mercato:

  1. Caffè Biespresso compatibile Dolce Gusto, specialmente la miscela Crema è molto apprezzata e ti offre il gusto unico e cremoso, proprio come quello di un caffè del bar;
  2. Caffè Borbone Miscela Blu, sicuramente una delle migliori alternative in relazione al rapporto qualità prezzo;
  3. Caffè Vergnano 1882, le capsule Cremoso sono perfettamente adatte e di eccellente qualità.

 

Bruciare Grassi: perché bisogna mangiarne per bruciarli

I grassi non sono qualcosa da evitare perché sono essenziali per lo sviluppo e la crescita del corpo. Inoltre danno energia, proteggono gli organi e le membrane cellulari e aiutano l’organismo ad assorbire e processare le sostanze nutritive. Per giunta, i grassi permettono al corpo di bruciare grassi. È necessario infatti che un terzo delle calorie della dieta provengano da grassi.

Certo, non tutti i grassi sono uguali. I cibi che scegliamo fanno la differenza tra un organismo in forma e uno malato e obeso. Una dieta ricca di alimenti grassi come pizza, patatine fritte e hamburger fa ingrassare e fa male alla salute ma per via dello scarso apporto nutrizionale e perché contiene grassi saturi.

I benefici dei grassi


Quando mangiamo, dobbiamo stare attenti sia al contenuto calorico dei cibi che alla qualità, perché ci servono alimenti benefici per il sistema immunitario e che permettano alla cellule di rimanere sane.

La maggior parte dei grassi che mangiamo, soprattutto se vogliamo dimagrire, dovrebbero essere insaturi, sia monoinsaturi (MUFA) che polinsaturi (PUFA). Perché? Perché i cibi “buoni” hanno davvero tante sostanze nutritive:

  • Semi
  • Noci
  • Verdure a foglia verde
  • Olio d’oliva
  • Avocado


Oltre a rimuovere il colesterolo cattivo dalle arterie e promuovere la salute del cuore, i grassi insaturi fanno bruciare grasso gran parte del tempo senza che questo annienti le calorie. È stato dimostrato che chi consuma soprattutto grassi insaturi ha un indice di massa corporea inferiore e meno grasso addominale rispetto a quelli che ne consumano meno. Vi sembra strano? Non così tanto, visto che questi grassi insaturi sono presenti in cibi di alta qualità.

Non tanto tempo fa, c’è stato un boom di prodotti senza grassi ovunque e i consumatori hanno risposto con entusiasmo. Niente di più sbagliato! Il nostro corpo ha bisogno dei grassi e la loro carenza non fa che aumentare l’obesità. Il motivo è molto semplice: se a un alimento vengono tolti i grassi, è meno saporito. Di conseguenza aggiungiamo zucchero e sale, che non hanno sostanze nutritive, per renderlo più buono.

L’organismo ha bisogno per ricaricarsi di energia di carboidrati, proteine e grassi. Un grammo di grasso fornisce il doppio dell’energia di un grammo delle altre due sostanze. Se non abbiamo grassi non abbiamo il carburante per bruciare calorie. E l’energia ci serve per far funzionare il metabolismo correttamente. Inoltre, sappiate che i grassi “vecchi” immagazzinati ad esempio intorno alla pancia o al sedere non possono essere bruciati senza grassi “nuovi”. Mangiare grassi provenienti da cibi di qualità, come i grassi insaturi quindi, attiva il processo che spinge il corpo a bruciare grassi che non servono più.


Infine, c’è da dire che i grassi ci fanno sentire sazi prima e mangiare meno si traduce in perdita di peso. Per non parlare del fatto che i cibi che contengono grassi sono più gustosi e placano gli attacchi di fame. Con un allenamento adeguato poi, consumare cibi che contengono grassi fa aumentare la massa muscolare e bruciare calorie perché attiva il metabolismo. Infine, è importante sottolineare che molte sostanze nutritive come le vitamine A, D, E e K vengono assorbite dal corpo solo in presenza di grassi perché liposolubili e le carenze causano pelle secca, cecità, problemi alle ossa, dolori muscolari e coaguli anormali nel sangue.

Cosa mangiare quindi?

Mangiate i cibi suddetti per quanto riguarda i grassi monoinsaturi e per gli omega3 e gli omega6 della categoria dei grassi polinsaturi optate per l’olio di lino o di canapa. Limitate invece il consumo di grassi saturi come quelli di derivati animali e olio di cocco e di palma. I grassi trans che sono processati chimicamente si trovano in cibi fritti, margarina e alimenti trattati per migliorarne il gusto e l’aspetto e vanno proprio evitati.

Bomboniere Gastronomiche

Hai già sentito parlare di bomboniere gastronomiche? Forse ne hai anche ricevuta una ad un recente matrimonio o ad una cerimonia alla quale hai partecipato. In effetti, questa nuova bomboniera di tendenza negli ultimi anni piace proprio a tutti, festeggiati ed invitati, dato che viene realizzata con prodotti gastronomici tipici di un territorio.

Gli sposi, o comunque i festeggiati a prescindere dal tipo di evento, le apprezzano perché sanno di offrire ai propri invitati un prodotto di alta qualità che sicuramente ameranno al posto del classico soprammobile come cadeaux marriage, spesso dimenticato in un cassetto.

Ma che dire degli ospiti, cosa ne pensano di questo tipo di regalo? Quali sono i prodotti tipici tra i quali poter scegliere le proprie bomboniere? Esiste la possibilità di ordinare delle eccellenze gastronomiche online a prezzi accessibili? Diamo subito risposta alle tue domande.

Bomboniere gastronomiche: perchè acquistarle

Esistono molti motivi che potrebbero spingerti ad optare per la scelta di bomboniere alimentari e vorremmo indicartene alcuni qui di seguito:

  • utilità del cadeaux;
  • ottima qualità e gusto;
  • sostegno del territorio e delle produzione artigianali;
  • personalizzazione a seconda del gusto dei festeggiati e degli invitati.

Queste sono sicuramente motivazioni più che valide. Ma lasciamo la parola agli invitati per capire cosa ne pensano.

Cosa ne pensano gli invitati?

La bomboniera solitamente è l’ultimo ricordo che rimane impresso agli invitati dopo la giornata di festeggiamenti ed un modo per ringraziarli. Sicuramente crea un ulteriore legame tra gli ospiti ed il giorno del matrimonio. Le bomboniere alimentari, nella totalità dei casi, lasciano gli ospiti piacevolmente sorpresi e soddisfatti, apprezzando l’idea golosa e utile e sapendo che nei giorni successivi potranno gustare un prodotto tipico locale con molto piacere e ricordando gli sposi.

Bomboniere gastronomiche: idee e prodotti tipici

Quando parliamo di bomboniera gastronomica non facciamo riferimento ad un semplice contenitore con del cibo o del liquore al suo interno. Parliamo di veri e propri pezzi di artigianato con tipicità gastronomiche locali. Infatti, ogni regione possiede piatti tipici e prodotti unici che non possono che essere amati ed apprezzati da chi li riceve in dono.

Tra le eccellenze che vogliamo segnalarti per stupire i tuoi invitati, le bomboniere gastronomiche con prodotti tipici siciliani. Marmellate, confetture, biscotti artigianali, miele, patè, pesto, olio aromatizzato e cioccolato di Modica sono solo alcuni tra i prodotti maggiormente acquistati per le bomboniere alimentari, spesso prestando attenzione alla stagionalità del prodotto stesso. Ma le idee originali e golose artigianali non finiscono qui.

Ti chiederai, a questo punto, come fare a reperire queste eccellenze e a riceverle in tempo per il tuo matrimonio o evento.

Bomboniere gastronomiche online

Per ottenere queste prelibatezze da offrire in dono ai tuoi invitati, non serve prendere l’aereo e recarti fisicamente presso il luogo di produzione. Basta accedere ad uno shop online e potrai verificare in maniera chiara la varietà di prodotti artigianali disponibili, i prezzi, i tempi di consegna e tutte le informazioni di cui hai bisogno.

È finita l’epoca in cui gli sposi, amici o organizzatori dell’evento dovevano necessariamente passare ore da un negozio all’altro per poter scegliere delle bomboniere, a volte neanche troppo convincenti o spesso molto dispendiose ma poco utili per l’invitato.

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Come dimagrire la pancia: consigli dietetici

Non sempre si desidera dimagrire in ogni zona del corpo ma ci si vuole concentrare su un punto specifico come ad esempio la pancia. Infatti, non è insolito sentire qualcuno che si chiede: Come dimagrire la pancia? Quali esercizi per dimagrire la pancia?

Queste domande sono lecite nel momento in cui si ha un ventre prominente ed eccessivamente pieno rotondo. Di solito si vorrebbe avere la pancia piatta e per riuscire ad ottenere questo risultato velocemente, si prova di tutto. Per eliminare la pancia però non bastano le buone intenzioni, ma è necessario intervenire sulla propria alimentazione evitando di mangiare alcuni cibi. Se vuoi sapere quindi come togliere la pancia e come dimagrire i fianchi , continua a leggere: vedremo insieme qual è la migliore dieta per dimagrire la pancia.

Dieta per dimagrire la pancia: consigli utili

Se vuoi sgonfiarti, perdere un po’ di peso e sopratutto dimagrire la pancia allora devi seguire un programma alimentare che ti permetta di sgonfiarti, di eliminare il gonfiore dell’addome e ottenere così una pancia piatta e meno prominente.

La dieta per dimagrire la pancia è molto semplice da seguire perché si tratta più che altro di un elenco di alimenti da evitare se si desidera avere in poco tempo un ventre nuovamente piatto. Allora la dieta per dimagrire la pancia consiglia di evitare alimenti come:

Gli insaccati, i salumi, i cibi lievitati come pane e pizza, e i fritti
I cavoli, calvolfiori e cavoletti di Bruxelles, i peperoni e i pomodori maturi
Yogurt e formaggi fermentati, oltre che i formaggi acidi come lo stracchino e la ricotta o i fiocchi di latte
Gomme da masticare, legumi come i fagioli, e bibite gassate e alcoliche
Invece è possibile mangiare altri alimenti che aiutano la pancia a sgonfiarsi come:

Il finocchio, l’insalata verde, zucchine, melanzane e asparagi verdi o bianchi
La carne bianca come il pollo, tacchino e il coniglio
Fibre come: avena, mais, riso, riso integrale e grano integrale
Verdure cotte come le bietole e gli spinaci
Infine, per riuscire a sgonfiare la pancia in modo corretto bisogna assumere molti alimenti freschi come la frutta ricca d’acqua, ad esempio: anguria, pere, ananas, kiwi, pompelmo e mele. Sono molto consigliati anche i cereali integrali, che possono riattivare il funzionamento dell’intestino. Infine, sono molto importanti anche le tisane drenanti che hanno un effetto anticellulite e diuretico. Tra le più consigliate ci sono le tisane alle bacche di goji, il tè verde, le centrifughe di verdura e frutta.

Seguendo queste indicazioni per almeno due settimane si ha la possibilità di perdere peso e chili in eccesso che si sono accumulati sulla pancia.

Esercizi per dimagrire la pancia: quali sono i migliori


Oltre alla dieta per riuscire a dimagrire la pancia ci sono anche degli esercizi per perdere peso sull’addome ed avere così la pancia piatta e tonica.Il metodo più conosciuto sono gli addominali alti, bassi, e obliqui. Facendo gli addominali tutti i giorni si stimolano i muscoli dell’addome a bruciare un maggior numero di calorie ed eliminare gli strati di grasso eccessivo.

Oltre agli addominali ci sono diversi sport che offrono la possibilità di perdere peso e far scendere la pancia. Gli sport che hanno i migliori effetti sull’addome sono: la camminata, la corsa, il nuoto, lo yoga e il pilates. Tutti questi sport permettono di migliorare lo stato muscolare di tutto il corpo e al contempo ti aiutano ad appiattire la pancia ed ottenere davvero il fisico che desideri.

Dieta di mantenimento: consigli per non riprendere il peso perso

Cosa si intende per dieta di mantenimento? La dieta di mantenimento è il regime alimentare che si dovrebbe seguire per mantenere inalterato il peso corporeo, ossia il proprio peso forma. Questa dieta è utile sia per coloro che hanno appena concluso una dieta, sia per coloro che non vogliono prendere peso. La dieta di mantenimento serve quindi a mantenere l’equilibrio tra massa magra e massa grassa.

Si tratta quindi di una dieta normo-calorica, che fornisce all’organismo tutti i nutrienti necessari secondo i principi della corretta alimentazione. Bisogna considerare la dieta di mantenimento come una forma di educazione al corretto modo di nutrirsi e che dovremo conservare per tutta la vita. Bisogna imparare a mangiare in modo giusto e sano. Lo sgarro e la concessione alla golosità può essere tollerata se viene compensata con un pasto successivo più leggero.

Dieta di mantenimento

Per impostare il corretto regime di mantenimento dobbiamo per prima cosa analizzare il nostro stile di vita. Ma non solo, anche i nostri gusti a tavola e quanto movimento facciamo giornalmente. Il fabbisogno calorico giornaliero è un dato personale che dipende da: età, sesso e stato di salute. È possibile farsi aiutare da uno specialista per studiare il regime dietetico più adatto a noi, ma di solito è sufficiente seguire i principi della sana alimentazione ispirandosi alla piramide alimentare della dieta mediterranea.

Piramide dieta mediterranea

Secondo il modello della dieta mediterranea, l’assunzione della calorie giornaliere dovrebbe essere ripartita in:

55-60% di carboidrati;
10-15% di proteine;
25-30% di grassi.
Se stiamo seguendo il corretto stile alimentare, il nostro peso non dovrebbe subire cambiamenti.

Ecco alcune regole fondamentali che devi rispettare in questo tipo di regime alimentare:

  • Non saltare mai i pasti: colazione, spuntino, pranzo, spuntino e cena;
  • Mangia sempre alla stessa ora e con regolarità;
  • Controllare le calorie assunte sopratutto attraverso i condimenti e i grassi;
  • Bere 2 litri di acqua al giorno;
  • Praticare almeno 30 minuti di attività fisica ogni giorno;
  • Stabilire il fabbisogno calorico giornaliero;
  • Evitare e/o limitare l’assunzione di alcolici, bibite e alimenti ricchi di zuccheri;
  • Evitare situazioni di stress.

Cosa mangiare durante la dieta di mantenimento?

A colazione, un menù ideale è quello composto da: una tazza di latte parzialmente scremato con 2 cucchiai di cereali integrali (o fiocchi d’avena o corn flakes) oppure da uno yogurt magro, un frutto di stagione, the o caffè con un cucchiaino di zucchero.

A metà mattina e a metà pomeriggio: è consigliabile consumare un frutto di stagione. Va ricordato che la frutta, è meglio mangiarla lontano dai pasti principali, per evitare effetti di fermentazione che rallentano la digestione e la combustione delle calorie ingerite.

A pranzo e cena, cercate di iniziare sempre con un piatto abbondante (200 grammi ) di verdura, cotta o cruda, preferibilmente di stagione.
Alternate poi carboidrati e proteine evitando di associarli nello stesso pasto. Un pranzo a base di pasta o riso, oltre alle immancabili verdure, e una cena a base di carne o pesce sarebbero l’abitudine ideale da assumere. E non solo per una dieta di mantenimento, ma sempre.