Indian Pale Ale, tradizione e cenni storici

La birra Indian Pale Ale anche detta in acronimo IPA è una birra ad alta fermentazione, Ale appunto, che viene prodotta con Malto Chiaro(Pale) con grossa presenza di luppoli.

Ale sta a dire ad alta fermentazione dunque. Durante le fasi di produzione, c’è il momento in cui viene aggiunto il lievito, che fa sì che la birra diventi alcolica, questo determina la differenza tra Lager ad esempio ed Ale, Bassa e Alta fermentazione.

Il termine Pale invece indica il tipo di Malto, in questo caso chiaro e poco tostato. Il malto meno tostato solitamente determina una birra dal colore molto chiaro. Più il malto è tostato più la birra cambia colore ed ha un sapore più intenso e più persistente.

Le Indian Pale Ale sono notoriamente originarie del Regno Unito e vengono prodotte con luppolo del luogo. Nel tempo dalle IPA si è passati dall’importazione da parte degli USA a produzione di Pale Ale diretta negli Stati Uniti, e quindi si è arrivati alla produzione di APA, American Pale Ale che si differenzia dalla IPA proprio per i luoghi di produzione, nonché di scelta di luppoli coltivati direttamente negli USA.

Questo processo produttivo effettuato negli Stati Uniti differenzia molto le APA dalle IPA e anche dalle American IPA, perché il malto ed il luppolo vengono dosati in modo diverso.

Cenni storici sulla Indian Pale Ale

L’India è stata una colonia inglese per molto, fino ad una completa decolonializzazione avvenuta, di fatto, soltanto nel 1947.
Alla fine del Diciottesimo Secolo e gli inglesi presenti in India avevano una grande nostalgia della birra.

Per questo la George Hodgson’s Bow Brewery, piccola birreria con sede sui Docks di Londra, iniziò a produrre una ale più alcolica e più luppolata, che aveva una maggiore resistenza durante i viaggi lunghi: si tratta del primo prototipo di birra Indian Pale Ale. Nel tempo le IPA sono state rielaborate e reinterpretate a seconda della provenienza dei luppoli e dei processi produttivi della birra nello specifico: Si parla quindi di American Pale Ale, a IPA Americana, a Scottish Pale Ale a IPA Italiana.

Come abbinamento organolettico le IPA vanno abbinate a gusti non particolarmente piccanti, avendo di fatto un sapore fortemente amarognolo. Quindi per chi ama l’abbinato pizza birra, gli ingredienti che decidi di scegliere nella pizza determinano la scelta della birra da abbinare. In questo caso una pizza dal gusto delicato si accompagna molto bene con una Indian Pale Ale, dal caratteristico gusto amaro acuto.

Saper scegliere una IPA con cura non è un compito facile, per questo tantissime sono le possibilità di scelta offerte da molti e-commerce di birra online.

Scegli le birre Indian Pale Ale, consultando le sezioni specifiche di 1001Birre ad esempio, ma anche di altri ecommerce della birra come beermania oppure bevandeadomicilio.com

E tu, ami la Indian Pale Ale od hai un’altra tipologia di birra preferita?

Uovo al Pistacchio, tradizione della Pasqua Siciliana

La Pasqua è arrivata e con essa il dolce più amato, l’uovo!

Le uova più popolari tra i bambini sono senza dubbio quelle di cioccolato. Sembra che le prime siano state fatte ai tempi del re Luigi XIV, il Re Sole.

Le prime non sembrano essere state vuote come quelle attuali, ma completamente riempite. François Louis Cailler fondò nel 1819 a Vevey la prima fabbrica svizzera per la produzione di cioccolato dove, grazie ad una particolare macchina, il cacao veniva trasformato in una pasta manipolabile. Il suo cioccolato fu il primo ad essere commercializzato sotto forma di tavolette. Una deliziosa reinterpretazione del tradizionale uovo di Pasqua è  con i pistacchi! Fine cioccolato al pistacchio ricoperto di granella di pistacchio siciliano, una combinazione di sapori che illuminerà la vostra Pasqua con note deliziose.

L’arte culinaria siciliana con i suoi sapori, la sua lavorazione e le sue immutate tradizioni si arricchisce di un nuovo prodotto ricoperto di vero cioccolato per proseguire con un gusto unico tutto lo squisito sapore della granella di pistacchio siciliano. La preziosità dei pistacchi siciliani al servizio del vostro piacere!

Il pistacchio, oggi universalmente riconosciuto e apprezzato, è nato in Sicilia. Il clima caldo e l’ottima esposizione al sole fanno di quest’isola il luogo migliore per la sua coltivazione, motivo per cui il pistacchio siciliano è definito il migliore del mondo.

L’uovo di Pasqua al pistacchio non è solo un uovo, è un capolavoro per tutti i tuoi sensi! Il cioccolato, che racchiude l’uovo perfetto, non nasconde il suo colore, infatti è un verde audace ma elegante. Il sapore del pistacchio vi condurrà in luoghi che non avreste mai immaginato fossero possibili. Una miscela di sapori che delizierà la vostra tavola di Pasqua. Fine cioccolato al pistacchio ricoperto di granella di pistacchio siciliano, una combinazione che non smette di sorprendere e divertire fin dal primo morso.

Godetevi il gusto ricco e cremoso del cioccolato europeo con queste ricche e deliziose uova di Pasqua. Splendidamente strutturato e incredibilmente saporito, ogni morso è un’esperienza straordinaria. La Pasqua sta arrivando! Sorprendi i tuoi amici e i tuoi cari con un uovo artigianale al pistacchio, per una Pasqua unica!

Grana Padano: Benefici e Caratteristiche nutritive

Il Grana Padano è il formaggio più famoso in Italia e uno dei prodotti italiani più apprezzati in tutto il mondo. È un formaggio a pasta dura che ha una denominazione di origine protetta (DOP). Questo significa che tutte le fasi di produzione devono avvenire in una zona specifica: dall’allevamento alla mungitura, alla raccolta, alla trasformazione in formaggio, alla stagionatura e all’eventuale grattugia.

Il Grana Padano è sempre stato considerato un prodotto sano, soprattutto perché viene dal latte ed è  sempre stato utilizzato in tutte le diete più importanti. Negli ultimi anni, la conferma dei suoi effetti positivi sulla salute è arrivata anche da uno studio epidemiologico fatto su persone che vivono nelle zone di produzione del Grana Padano. Ecco i 7 motivi principali per cui può essere inserito nella dieta:

1) Il Grana Padano ha un’alta quantità di calcio che permette di evitare l’osteoporosi, soprattutto tra le donne;

2) È efficace perché contiene magnesio che aiuta a ridurre la pressione sanguigna;

3) Contiene potassio che sono efficaci per ridurre il colesterolo;

4) La presenza di magnesio e fosforo porta a ossa e denti sani;

5) Il magnesio aiuta a regolare i processi metabolici che bruciano i carboidrati;

6) Il fosforo aiuta a produrre nuove cellule evitando un invecchiamento precoce;

7) Infine, il Grana Padano è un alimento proteico davvero efficace. in 100g di Grana Padano ci sono circa 33g di proteine, che grazie alla stagionatura sono anche facilmente digeribili. Per fare un confronto il petto di pollo ha, per 100g, circa 23g di proteine.

E’ una fonte di vitamine e minerali, grazie alla quantità specifica di grassi in esso contenuti.

È adatto agli intolleranti: è naturalmente privo di lattosio e quindi si presta al consumo anche da parte di coloro che ne sono intolleranti

Contiene amminoacidi: con una porzione di 50g di Grana Padano copriamo quasi interamente il fabbisogno giornaliero di amminoacidi essenziali, quelli che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare e devono quindi essere assunti con l’alimentazione.

Contiene amminoacidi: con una porzione di 50g di Grana Padano copriamo quasi interamente il fabbisogno giornaliero di amminoacidi essenziali, quelli che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare e devono quindi essere assunti con l’alimentazione.

Contiene Pochi grassi: dal punto di vista dei grassi, una porzione da 100 grammi di Grana Padano, ne contiene solo 28 grammi, molti meno rispetto alla media dei formaggi stagionati, questo anche grazie alla parziale scrematura che viene effettuata nel corso della lavorazione.

Ottimo per lo svezzamento: basta un cucchiaino di Grana Padano nella pappa e nei passati di verdura dei bambini per fornire loro proteine, minerali, amminoacidi e vitamine.

Chi ha il Colesterolo Alto può Mangiare il Grana Padano?

Nelle diete delle persone con valori elevati di colesterolo o trigliceridi, alcuni alimenti di origine animale come latte, formaggio, uova, carne ecc. indicano che tutti gli alimenti devono essere inseriti nella dieta, compreso il Grana Padano DOP, nella giusta quantità e frequenza giornaliero o settimanale. La quantità di colesterolo in una porzione di formaggio (49 mg in 50 g) è simile a quella di una porzione di molti altri alimenti considerati salutari, come il pollo.

Quanto Grana Padano mangiare?

Il Grana è un tipo di alimento che aggiunto alla pasta o ai primi per circa 5/10 grammi oppure un paio di volte alla settimana con porzione media di 70-80 grammi può essere inserito in qualsiasi tipo di dieta o regime alimentare scelto.

Il Grana Padano Fa Ingrassare?

In caso si seguisse una dieta particolare, il consumo di Grana Padano andrebbe senza dubbio seguito dal medico, endocrinologo o dietologo.

In particolare sappiamo che 100 grammi di Grana contengono Circa 400 Kcal e può essere considerato un alimento non ipercalorico, come altri tipi di che fanno ingrassare.

Nelle nostre tavole può essere considerato a tutti gli effetti un secondo piatto, considerando il fatto che 50 grammi di Grana hanno circa 200 Kcal, e l’equivalente di proteine contenute all’interno di 100 grammi di carne rossa.

Concludendo

Se state cercando un formaggio duro e gustoso da mettere sulla vostra tavola non cercate oltre il Grana Padano. La consistenza unicamente elastica del Grana Padano lo rende facile da tagliare, grattugiare e digerire. Rispetto ad altri formaggi duri, il Grana Padano italiano contiene molte più vitamine e proteine essenziali.

Pentole di Terracotta

In ogni cucina che si rispetti, il set di pentole prescelto è il principale strumento su cui concentrarsi per avere dei piatti che siano cotti bene e in modo salutare. Oggi ha dominare il mercato è sicuramente l’acciaio inox, un materiale sicuramente molto comodo, ma che ci viene imposto come unica possibilità, quando in realtà ce ne sono molte altre.

Tra queste ci sono sicuramente le pentole in terracotta uno strumento molto utilizzato un tempo in cucina, ma che lentamente è scomparso. Oggi però, complice la riscoperta di molte tradizioni e la voglia di trovare modi diversi di cucinare.

In questo articolo vedremo quali sono i vantaggi della cottura in terracotta, questo straordinario materiale, che può davvero farvi riscoprire un nuovo mondo di sapori. Inoltre scopriremo come si può adattare anche alla cottura del pane, aiutandolo a divenire perfetto e croccante come sfornato da un panettiere.

I vantaggi della cottura nelle pentole di terracotta

Cucinare in una pentola di terracotta è molto semplice, sano e genuino, questo perché la sua porosità dell’argilla permette di cuocere i cibi senza aumentare i grassi, mentre il calore e l’umidità possono essere scambiati perfettamente senza usare troppo olio e liquidi.

Queste pentole sono perfette per tutte le pietanze che necessitano di essere cucinate a lungo, perché i recipienti di terracotta si scaldano lentamente e trasferiscono calore al cibo allo stesso modo, mentre le pentole in metallo assorbono immediatamente calore rischiando di bruciare ogni alimento andrete a preparare. La terracotta inoltre consente di proseguire la cottura anche a fuoco spento, in quanto il materiale trattiene a lungo il calore, e di questo bisogna tener conto nel calcolo del tempo a disposizione per cucinare.

In conclusione la cottura in terracotta è più sana e più conveniente anche da un punto di vista energetico. Per questo può adattarsi benissimo alla nostra era moderna fatta di risparmio e cucina sana e leggera.

Le pentole di terracotta e il pane

Recentemente, nella nostra esperienza quotidiana fatta di gruppi culinari e gruppi dediti alla panificazione, abbiamo assistito al fiorire del pane cotto in terracotta. Questo pane risulta bellissimo all’esterno, ma anche all’interno con alveoli ben aperti e una struttura morbida con crosta croccante.

Ma quali sono gli effettivi pro della cottura in pentola di terracotta e qual è il procedimento da seguire?

Il procedimento prevede due fasi. La prima consiste nello scaldare la pentola in forno a massima potenza per una decina di minuti, in seguito inserire la pagnotta nella pentola e chiuderla con il coperchio, che avrete scaldato insieme al resto.

Per circa venti minuti la cottura dovrà procedere così, successivamente rimuovete il coperchio e lasciate andare la cottura sin quando il pane non sarà ben cotto in superficie e croccante al suono.

Questa cottura presenta alcuni vantaggi molto pratici. Il principale è il mantenimento dell’umidità all’interno della pento, infatti per una corretta cottura, il nostro pane avrà bisogno di un certo valore di umidità nel forno.

Questa stessa umidità favorirà la crescita del pane, ritardando la formazione della crosta, che avverrà dopo quando toglieremo il coperchio.

Vino biologico: una scelta etica che sposa l’innovazione

Quella del biologico sembrava essere soltanto una moda, fino a pochi anni fa. Come tale, molti pensavano che non sarebbe durata a lungo, né tantomeno che si sarebbe diffusa su larga scala. Eppure i numeri parlano chiaro, dal momento che i prodotti bio e le aziende che li producono stanno riscontrando un aumento delle vendite. Non è del resto una novità, l’interesse sempre maggiore da parte dei consumatori, per quanto riguarda la tracciabilità delle materie prime e i metodi di produzione.

Cos’è che rende un vino biologico

Ciò che caratterizza un prodotto della terra, come è il vino, non è soltanto la scelta dei metodi di coltivazione della materia prima, ovvero l’uva. Anche i processi di produzione devono rispettare delle normative precise, secondo la legislazione che regola la vinificazione bio a partire dal 2012.

Tra i principi basici delle coltivazioni biologiche c’è il rifiuto per i pesticidi ed altri prodotti di sintesi, inclusi i fertilizzanti, a favore dei prodotti organici e della biodiversità. Inoltre non vengono utilizzati OGM, ovvero gli organismi geneticamente modificati in laboratorio. Le uve così prodotte possono essere vinificate con metodi biologici, per ottenere un prodotto finale il cui contenuto di solfiti dev’essere inferiore ai vini tradizionali. In ogni caso, l’obiettivo di una produzione di questo tipo è la salvaguardia sia dell’ambiente, sia del consumatore.

Vini biologici adatti a tutte le tasche

Il grande aumento di coltivazioni biologiche e l’offerta di mercato sempre più ampia sono il fiore all’occhiello della produzione vinicola italiana. Questi fattori hanno fatto sì che un prodotto come il vino bio, generalmente ritenuto di nicchia, sia oggi facilmente reperibile e accessibile a un’ampia fetta di consumatori. Cibi e bevande biologici, che diversi studi hanno dimostrato essere potenzialmente più salutari, non sono più un lusso dedicato solamente a chi ha un forte potere d’acquisto.

Anche l’innovazione nel packaging ha permesso a tutti di poter gustare vini di qualità, con un risparmio notevole nel caso in cui si acquistino confezioni che non sono di vetro. Un esempio sempre più diffuso è il vino biologico in bag in box, attraverso il quale si possono acquistare scatole dal contenuto maggiore, rispetto alla classica bottiglia di vetro. Il sistema conta su una borsa, contenuta all’interno della confezione di cartone, realizzata con plastiche a uso alimentare. La protezione dai raggi solari così ottenuta e il pratico rubinetto assicurano la conservazione ottimale del prodotto.

Zafferano di Qualità, come riconoscerlo e dove comprarlo

Lo Zafferano è la spezia più rinomata e di valore del mondo, un prodotto naturale di qualità quasi inestimabile, quando si parla di prodotto puro, raccolto a mano, venduto in pistilli( o stimmi) oppure in polvere, rigorosamente certificata. E’ molto amato sia in Italia(soprattutto) che nel resto del mondo. In Italia è fortemente legato ai piatti della tradizione milanese, come il classico risotto alla milanese, e ossobuco.

E’ la spezia più costosa che si trova sul mercato, ciò deriva dal fatto che una quantità sensibile si realizza con un numero di pistilli elevatissimo: per produrre 1 kg. di zafferano sono necessari circa mezzo milione di stimmi, dove si deposita il polline sui fiori di zafferano che una volta essiccato realizza la spezia molto amata.

La raccolta avviene nel periodo autunnale, ed oltre in Italia, altri paesi hanno una tradizione che ne fa di esportatori molto apprezzati, come Iran, India, Spagna e Grecia. In Italia, soprattutto nel centro ci sono coltivazioni di qualità alta, in Abruzzo, Basilicata, Sardegna.

Proprietà dello Zafferano

Oltre al gusto inconfondibile che dona ai piatti in cui viene utilizzato, la scienza ha evidenziato alcune proprietà dello zafferano che fanno bene. La crocina contenuta nello zafferano è un coadiuvante efficace contro gli stati depressivi, aiuta la prevenzione contro il morbo di Alzheimer, e altre patologie che coinvolgono il cervello a livello degenerativo, riduce le placche delle arterie, aiuta i problemi legati alla disfunzione erettile e i contrasta i dolori mestruali, l’insonnia.

Come e dove acquistare zafferano di qualità pura

Proprio per il valore assoluto della spezia, quando ci imbattiamo in prodotto in polvere dobbiamo fare attenzione particolare a non incorrere in frodi, perché spesso lo zafferano dato il suo classico colore rosso arancio, viene mescolato a sostanze simili per cromia, ma assolutamente di valore minore che alterano la purezza della spezia, come la curcuma ad esempio.

Il prezzo di un grammo di zafferano è variabile in alto dai 15 ai 50 euro, per cui se ci troviamo di fronte un prodotto con un prezzo sensibilmente più basso dobbiamo interrogarci sulla provenienza, sulla produzione, sull’affidabilità de venditore e che non sia appunto alterato da altre sostanze.

Oltre al prezzo anche l’intensità di colore, dato dalla crocina appunto, è una variabile per riconoscere lo zafferano puro. Più intenso è il colore, maggiore è la qualità dello zafferano che stiamo acquistando.

Un’alternativa che infonde sicurezza sulla qualità di questa spezia è acquistare lo zafferano in stigmi(o stimmi, o pistilli), proprio perché in questa forma sono più difficilmente(se non impossibile) alterabili.

In questo caso la contraffazione avviene con l’aggiunta di colorate, e osservando bene i pistilli, essi devono assolutamente essere di un colore vario, anche se intenso ma mai identici, altrimenti potrebbero essere stati trattati con colorante.

Inoltre i pistilli devono essere secchi, spezzabili con le dita, e lunghi circa un centimetro e mezzo.

Una caratteristica che ci rassicura e ci rende certa la qualità è la filiera, la provenienza, e i metodi di coltivazione del produttore, meglio se lo conosciamo proprio, e possiamo vedere le piantagioni direttamente, proprio dato il costo elevato che ha il prodotto finale.

Un’ulteriore prova di purezza è immergere lo zafferano in acqua calda, quello di qualità più pura rilascerà subito il colorante vivido rosso arancio.

E’ bene acquistare pistilli di zafferano provenienti da coltivazione biologica, senza uso di pesticidi e prodotti chimici, in modo di avere un prodotto veramente top qualità e non trattato.

Lo zafferano italiano biologico è certificato ai test ISO di qualità(ISO 3632-22010), che determinano i valori di picrocrocina e crocina, nonché di safranale. La Picrocrocina trasmette il potere amaricante, la crocina il colore e il safranale l’aroma dello zafferano puro, caratteristiche che sottolineano che stiamo valutando uno zafferano di prima fascia.

E tu hai mai acquistato lo zafferano puro?

Olio extravergine di oliva, come sceglierlo

In questo articolo voglio parlarti dell’olio extravergine di oliva e di come scegliere un olio di qualità.

D’altra parte l’olio fa parte della nostra quotidianità, lo consumiamo ogni giorno a tavola con pane, insalata, per condire le verdure, il pesce e le carni. Un olio ci cattiva qualità potrebbe non influire positivamente sulla nostra salute perché privo di quelle sostanze e proprietà importanti per il nostro corpo. Ma prima di capire come scegliere un buon olio extravergine di oliva, vediamo quali benefici ha sul nostro corpo.

Le proprietà dell’olio extravergine di oliva

Quando penso alle olive mi viene in mente il diamante grezzo che acquista valore e lucentezza dopo la lavorazione. In modo simile le olive in realtà già di per se hanno valore in quanto alimento che portiamo sulle nostre tavole. Ma quando vengono spremute producono un vero tesoro, un diamante dalla luce giallo verde, l’olio d’oliva.

Nell’olio sono racchiusi poi una serie di altre gemme preziose per la nostra salute, ecco la lista dei minerali fondamentali anche per il nostro corpo ottenuti dalla spremitura dell’olio.

  • Grassi
  • Minerali
  • Ferro
  • Calcio
  • Sodio
  • Potassio
  • Vitamine
  • Vitamina A
  • Vitamina E
  • Vitamina K
  • Beta carotene
  • Polifenoli
  • Pigmenti
  • Squalene
  • Grassi acidi saturi
  • Grassi acidi polinsaturi
  • Acidi grassi monoinsaturi
  • Omega 3
  • Omega 6

Questa è una vera miniera di salute per il nostro corpo ed è un dato di fatto che l’olio, quello buono però, fa bene alla salute se consumato in quantità moderata quotidianamente.

Ma come scegliere un buon olio extravergine di oliva?

L’Italia è un paese invidiato da tutto il mondo per la produzione di olio di qualità. Praticamente quasi tutte le regioni del nostro bel paese sono cosparsi di uliveti dove piccoli e grandi produttori offrono il frutto della la propria terra.

Tra questi abbiamo scoperto un produttore di olio umbro DOP. L’olio extravergine di oliva di Agricola Locci produce un prodotto di eccellenza. Lorenzo Locci, il proprietario, ci ha colpito per la sua preparazione nonostante la sua giovane età.

Nel 2020 e nel 2019 l’olio questo produttore di olio umbro ha ricevuto un prestigioso riconoscimento rilasciato dalla rivista Gambero Rosso nella guida “Oli d’Italia” e ottenuto le tre foglie, ossia il più alto livello di gradimento espresso da coloro che valutano la qualità dell’olio nelle varie regioni. Quindi è stato giudicato come uno migliori oli dell’Umbria insieme a pochi altri.

Quando scegli un olio di oliva leggi bene l’etichetta. Se il prezzo è troppo basso è praticamente impossibile che si tratti di olio di oliva extravergine ma piuttosto di oli industriali che poco di buono offrono alla tua salute.

Una cosa interessante che puoi fare è anche una ricerca su Google per regione, ad esempio puoi scrivere miglior olio umbro, miglior olio lazio…etc.

Questo ti può permettere di reperire i produttori di olio sui loro stessi siti web. Il vantaggio? Trovare olio di qualità che non trovi nel supermercato sotto casa. Perché molti di essi, hanno il proprio negozio online di vendita di olio direttamente online.

In tal modo potrai trovare le informazioni sul prodotto che compri e anche gli eventuali riconoscimenti nazionali ed internazionali ricevuti, come garanzia di eccellenza.

Panettone Morandin, la tradizione del lievito madre

Il panettone è uno dei prodotti italiani più amati e consumati al mondo, e a dispetto di quello che si pensa non solo nel periodo natalizio.

Si tratta di una delle eccellenze italiane che ci contraddistingue in fatto di maestri di pasticceria.

E quale importanza riveste il mastro pasticcere che è riuscito a dare un nome addirittura ad un metodo di lievitazione per la preparazione del Panettone?

E’ quello che avviene quando si parla di Rolando Morandin, colui che ha dato il nome al metodo di mantenimento in acqua del lievito madre, chiamato appunto “metodo Morandin”

Rolando Morandin ha appreso l’arte della lievitazione frequentando i corsi serali presso la scuola Arte Bianca di Torino, e grazie all’esperienza maturata al fianco del maestro Ettore Franchello, docente e proprietario di una grande pasticceria in piazza Castello a Torino, conosciuta anche dal Re d’Italia.

La sua esperienza è continuata per oltre 50 anni nella pasticceria da lui fondata, nel 1964. Dal 2014 il Maestro Morandin è dedito all’insegnamento delle sue tecniche a giovani pasticceri, insegnando presso aziende dolciarie, laboratori e centri di formazione pasticcera in Italia e all’Estero.

Grazie alla laurea della figlia Francesca, il maestro Morandin si è rimesso in gioco, approfondendo lo studio del lievito madre senza glutine nella pasticceria, sperimentando tecniche innovative per fornire una pasticceria artigianale per tutti, senza rischi, gluten free.

Anche il suo panettone ha quindi influenze di questo tipo, a partire dalla lievitazione del lievito madre.

Video Ricetta del Panettone con Licoli di Rolando Morandin

Panettone con Lievito Madre: Alcuni Consigli Utili

Come indicato da Fedora D’Orazio nel suo blog Cappuccino e Cornetto, ci sono 10 raccomandazioni da seguire prima di iniziare a preparare il panettone con il lievito madre. Vediamo Quali

  • Non avere fretta, perché come tutti i lievitati anche il panettone ha bisogno del tempo necessario per la preparazione. 5 giorni in tutto tra preparazione, impasto e asciugatura. Quindi non si tratta di un dolce rapido da preparare
  • Il consiglio è di seguire una ricetta passo passo, senza improvvisare le dosi, perché basta poco o troppo per rovinare totalmente il risultato finale.
  • Preparare gli ingredienti suddivisi per peso preciso prima di cominciare, per evitare errori e con la sicurezza di aver preparato tutto.
  • Pesare sempre l’impasto prima di metterlo negli stampi di carta, per non sforare la dose dello stampo stesso, cercando di essere il più possibile precisi.
  • Seguire la lievitazione del panettone una volta preparati gli impasti, senza distrazioni e senza allontanarsi dagli impasti. La durata della lievitazione dipende dalla forza del lievito, quindi il tempo delle ricette è assolutamente indicativo.
  • E’ bene usare i ferri giusti per l’asciugatura, vanno bene anche i ferri da maglia, ed è necessario far asciugare il panettone con la testa verso il basso.
  • In cottura, il panettone va sempre posto nel piano più basso del forno, perché se cresce a dovere rischia di toccare la resistenza in alto, e poi in caso di intervento rischia di abbassarsi…
  • Prima di tagliare il panettone seguire bene i tempi di asciugatura corretti, senza avere fretta di tagliarlo pre tempo.
  • Scegliere sempre ingredienti di prima qualità. Quando parliamo di Panettone stiamo parlando di un dolce prezioso, dal costo di preparazione elevato, quindi è bene che anche gli ingredienti lo siano.
  • E’ bene testare e ritestare prima di tentare la ricetta, si tratta di una ricetta difficile e accurata, quindi serve la giusta dose di esperienza.

E voi, avete mai provato il Panettone con Lievito Madre?

Se non avete la pazienza di prepararlo, ma avete una gran voglia di assaggiarlo, il Panettone Morandin è offerto da Saporideisassi.it

Cioccolata di Modica, storia e dove trovarla online

La cioccolata di Modica è una specialità da annoverare tra le eccellenze storiche tradizionali italiane.

Dato il susseguirsi di occupazioni e regni che hanno guidato la città di Modica nei secoli, non si riesce precisamente a ricostruirne l’origine certa. Sembra comunque che l’origine sia dovuta agli spagnoli che introdussero questa lavorazione particolare del cioccolato nel sedicesimo secolo in Sicilia. In quel periodo infatti la Spagna dominava l’isola siciliana, e quindi di conseguenza anche la contea di Modica, il cui feudo nacque nel 1296.
Il tipo di lavorazione del cioccolato era proprio però delle popolazioni Azteche originarie del Messico. Questo tipo di cacao così lavorato si trova infatti in altri paesi di origine ispanica, Guatemala e Spagna dunque. In origine il cioccolato veniva preparato soltanto dalle famiglie nobili del tempo, che usavano questo tipo di prodotto in cerimonie e ricevimenti particolari.

Caratteristiche del cioccolato di modica IGP


La cioccolata di Modica è un tipo particolare di cioccolata tipica della città di Modica, che viene preparata con una lavorazione antica “a freddo”, risultando al tatto sotto forma di pasta a granuli, e di notevole friabilità, di colore scurissimo quasi nero, con riflessi bruni. Dal 2003 è nato il Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica che promuove in tutta Italia questa eccellenza. Il Cioccolato di Modica IGP è stato riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale, dato il legame geografico con il territorio di Modica e di tutta la Sicilia.

Quante Calorie ci sono nel Cioccolato di Modica?

Tra le varietà di Cioccolato in Italia il Cioccolato di Modica è quello che presenta la percentuale di calorie e grassi minore, anche se la percezione dello zucchero è più alta al palato rispetto agli altri tipi di cioccolato, ma dipende principalmente dalla lavorazione “a freddo” e dal tipo di zucchero impiegato nella sua lavorazione.

Si tratta per questo di un cioccolato molto amato da chi fa sport, trekking o chi necessità di energia “pulita” per la concentrazione, oppure chi ama gustare il cioccolato sempre con un occhio alla linea. I grassi all’interno del cioccolato di Modica fanno parte della percentuale di burro di cacao compreso nelle fave di cacao d’origine da cui deriva il cioccolato. In genere in ogni concentrazione di cacao la percentuale di grassi equivale al 50% compreso nel burro di cacao all’interno.

In Particolare possiamo indicare che in 100 grammi di Cioccolato di Modica ci sono circa 552 kcal, mentre 27,8 grammi di grassi, di cui 15,9 g. sono grassi saturi.

Cioccolato di Modica IGP, valori nutrizionali

Composizione per 100 gr. di Cioccolato

  • 552 Kcal(calorie)
  • 27,8 g. Grassi
  • 15,9 g. Grassi Saturi

Dove Acquistare Online

Trattandosi di un prodotto di alta qualità molto ricercato, diverse sono le offerte online che propongono questa varietà di cioccolato selezionata in vendita.

Uno fra questi, tra quelli fuori dalla Sicilia, è SaporideiSassi.it che propone una serie di varietà di aromi del Cioccolato di Modica, in particolare: con pepe bianco di Sarawak, Aromatizzato allo Zenzero, al limone interdonato e al Mandarino Tardivo di Ciaculli.

E Tu, hai mai provato il Cioccolato di Modica?

Miele o zucchero a colazione? La scelta è facile, basta che sia eccelso

Quando si parla di prima colazione, in genere non ci facciamo mancare quell’apporto di “dolce” che un po diciamolo, ci regala un morale adatto ad iniziare bene la giornata.
La colazione si sa che viene considerato il pasto più importante della giornata, come non essere d’accordo?

C’è però da considerare che molti modi di fare colazione non si possono proprio definire salutari, ma scegliendo gli ingredienti adeguati si riesce ad avere il gusto, l’energia giusta anche avendo un occhio di riguardo per la nostra salute.

Lo zucchero bianco strausato nei prodotti che accompagnano la nostra colazione, latte, caffè e tè, ma anche dolci che mangiamo regolarmente, è composto principalmente da saccarosio, che in caso di abuso nella nostra dieta, può portare dei danni al nostro organismo.

In questo senso, sostituire lo zucchero con il miele è già un accorgimento importante. Intanto perché è fatto con fruttosio, meno dannoso per l’organismo e dolcificante naturale della frutta che consumiamo ogni giorno. Inoltre ha un valore di glicemia più basso.

C’è anche da sottolineare che il miele ci fornisce un sacco di benefici, fornendo vitamine, minerali e aminoacidi e antiossidanti, contribuendo a combattere i radicali liberi. Storicamente poi viene utilizzato per contrastare raffreddore ed influenza in maniera naturale.

In ultimo, ma aspetto non meno importante, essendo un derivato della digestione delle api permette una migliore assimilazione senza passaggi digestivi ulteriori.

Dopo aver descritto i motivi benefici per cui il miele deve essere scelto come sostituto dello zucchero nella nostra colazione, andiamo ora ad approfondire la conoscenza con una varietà di miele che in Italia ha il valore dell’oro: il Miele delle Api Nere Sicule.

Il Miele delle api nere di Sicilia è molto raro perché è molto difficile da produrre.

Viene prodotto ad inizio primavera, e in provincia di Caltanissetta e Agrigento se ne ottiene una varietà ancora più rara e delicata utilizzata nei prodotti di alta pasticceria.

Il miele d’ape nera sicula è un’eccellenza del territorio siciliano. Ricco di polifenoli e antiossidanti, e caratterizzato da un gusto che diventa leggermente amaro e sa di antico.

Si produce per estrazione a freddo, non alterando il suo stato quindi e mantenendo il sapore che lo contraddistingue senza variare.

Oltre alle caratteristiche del miele, non trascuriamo la varietà di ape che lo produce: l’ape nera siciliana.

La caratteristica del carattere calmo, che permette una raccolta del miele a mani nude, e la resistenza ai climi rigidi, permette al miele che viene raccolto di avere questi aspetti di unicità difficilmente ripetibili in altre varietà.

Non sono molti anche online i distributori di miele di ape nera siciliana o di prodotti che utilizzano tale miele come ingrediente principe, tra i diversi shop che si trovano possiamo annoverare TipicoSiciliano, che oltre al prezioso miele offre una gamma di prodotti tipici della tradizione dolciaria della Trinacria.

E voi, siete più legati alle varietà di zucchero, oppure amate il miele, decantato in tutte le sue declinazioni, benefiche, energetiche e di gusto?

Una risposta pensiamo di averla, quindi diciamo: Miele, purché sia eccelso però.