Bacche di Goji come assumerle per dimagrire?

Le bacche di goji sono i piccoli frutti rossi di una pianta che si chiama Lycium Barbarum, originaria del Tibet. Oggi si possono trovare anche nei nostri supermercati: infatti anche in Occidente le bacche di goji hanno incontrato grande fortuna per via della loro qualità di “superfood“. Sono nutrienti e fanno bene all’organismo; abbiamo già visto come sfruttarli a colazione, ed inoltre possono anche essere un ottimo coadiuvante nelle diete dimagranti. Se vuoi sapere sulle bacche di goji come assumerle per dimagrire, continua a leggere!

Bacche di goji per dimagrire: consigli

Si usano le bacche di goji per dimagrire per diversi motivi. Il primo è molto semplice: sono ricche di fibre che offrono un grande senso di sazietà. Al contempo hanno pochissime calorie. Quindi usarle come spuntino spezzafame serve a non ingozzarsi di junk food senza però avvertire i morsi dell’appetito.

Inoltre le bacche di goji sono ricche di antocianine, sostanze antiossidanti che servono a ridurre l’accumulo adiposo. Possiedono inoltre una buona percentuale di cromo e zinco, minerali utili per attivare il metabolismo e favorire lo smaltimento del grasso in eccesso. Infine, danno una notevole energia senza però incidere sull’indice glicemico dell’organismo.

Naturalmente non è solo mangiando le bacche di goji che si può dimagrire: è necessario assumerle all’interno di un regime alimentare regolare, controllato e ipocalorico. Fondamentale, ai fini del dimagrimento, è anche fare esercizio fisico.

Per l’assunzione delle bacche di goji la dose giornaliera per dimagrire è di 15 grammi, che contengono 54 calorie. Se ti stai chiedendo questo peso di bacche di goji a quante al giorno corrisponde, equivale a un cucchiaio colmo. Scegli sempre un prodotto biologico di buona qualità. Se ti è possibile, coltiva le bacche fresche sul balcone di casa. In alternativa, le puoi trovare essiccate in commercio.

Se vuoi qualche consiglio sulle bacche di goji e come usarle per dimagrire, ricorda che se le acquisti essiccate prima devi farle rinvenire in un po’ di acqua, come faresti con l’uvetta. Puoi usarle come snack salutare, o metterle nello yogurt insieme al muesli della colazione.

Molto efficace è il succo di bacche di goji, che amplifica le loro virtù positive. Lo puoi preparare frullando insieme un kiwi, un limone spremuto, mezzo bicchiere di acqua e 8 bacche. Se infine, per qualche motivo, il sapore di questi frutti non ti piace, in erboristeria puoi trovare delle capsule che ne contengono gli estratti. Ricorda di seguire le dosi consigliate.

Non si deve commettere l’errore di credere che queste bacche possano essere assunte senza problemi, solo perché sono un prodotto naturale. Se le bacche di goji hanno benefici, hanno anche controindicazioni che devono essere conosciute. Ad esempio, si deve sapere che appartengono alla famiglia delle Solanacee, la stessa dei pomodori. Se si è allergici, possono dare problemi.

Inoltre potrebbe causare un aumento della pressione arteriosa in chi soffre di ipertensione, e interagire con determinati farmaci. Prima di assumerle, chiedi sempre al tuo medico di fiducia che conosce la tua anamnesi. Inoltre evitale se sei in gravidanza o allatti, perché contengono molto selenio che potrebbe nuocere al tuo bambino.

Tenendo presenti queste informazioni, se non hai particolari controindicazioni usa con tranquillità le bacche di goji non solo per coadiuvare la tua dieta dimagrante, ma anche per aiutare il tuo corpo a restare sempre in forma e in salute in modo naturale. Infatti rispetto all’uso delle bacche di goji per dimagrire le opinioni sono contrastanti, ma è indiscusso che comunque facciano bene all’organismo.

Ora consoci le bacche di goji e come assumerle per dimagrire: approfitta di questo incredibile dono della natura per il tuo benessere.

Dieta chetogenica, cos’è e come funziona: ecco le cose che devi sapere

Con l’avvicinarsi dell’estate chi non pensa di seguire un regime alimentare più salutare e di cominciare (o ricominciare) un percorso di attività fisica? Sono davvero tante le diete che ci vengono propinate ogni giorno. Ma cos’è la dieta chetogenica? In questo articolo parleremo di questa particolare dieta, di cosa si tratta e quali sono le controindicazioni di questa strategia nutrizionale.

Dieta chetogenica: come funziona?

La dieta chetogenica è un particolare regime alimentare che ha come obiettivo principale quello di ridurre al massimo il consumo di carboidrati. Così facendo l’organismo della persona che segue questa dieta, è costretto a produrre da sé il giusto apporto di glucosio. In questo modo il corpo tende a consumare più energia sfruttando i corpi chetonici, gli acidi prodotti dal fegato la cui produzione aumenta in mancanza di zuccheri. La produzione dei corpi chetogenici riducono quindi il senso di fame, aumentando invece il senso di sazietà. Possiamo considerare quindi la chetogenica, uno schema nutrizionale più che una vera e propria dieta. In questa dieta lo stato di chetosi si raggiunge assumendo alimenti a basso contenuto di carboidrati. Ricapitolando nella dieta chetogenica:

  • Si assumono pochissime calorie;
  • Si assume una quantità ridotta di carboidrati;
  • Si assume un’alta dose di proteine.

In definitiva, il basso consumo di calorie e carboidrati abbinato a un alto consumo di proteine, andrebbe a influire sul consumo dei grassi, velocizzando così il dimagrimento.

Dieta chetogenica: le diverse tipologie, dei 7 giorni, dei 21 giorni, dei 14 giorni

Ma quali sono gli alimenti che si assumono principalmente nella dieta chetogenica? E soprattutto per quanto tempo bisogna seguirla? Come dicevamo poc’anzi, nella dieta chetogenica sono privilegiati gli alimenti che hanno una bassa quantità di carboidrati. Gli alimenti consigliati sono quindi:

  • Carne (pollo, manzo, agnello e maiale)
  • Pesce
  • Uova
  • Ortaggi
  • Formaggi
  • Frutta secca
  • Oli vegetali

Mentre sono sconsigliati gli alimenti come: frutta, dolci, cereali e patate.

Gli alimenti inoltre vengono assunti con una specifica ripartizione energetica in percentuale.

Dieta chetogenica dei 7 giorni:

In questo caso, dovendo seguire questo schema alimentare solo per pochi giorni l’assunzione di carboidrati sarà davvero ridotta e quindi le ripartizioni energetiche saranno circa così:

  • Carboidrati: 10%
  • Proteine: tra il 15 e il 25%
  • Grassi: 70

Dieta chetogenica dei 21 giorni:

Anche in questo caso ci sarà un basso consumo di carboidrati e un alto consumo di grassi. Le ripartizione energetiche saranno quindi:

  • Carboidrati: tra il 5 e il 10%
  • Proteine: tra il 20 e il 25%
  • Grassi: 65%

Dieta chetogenica dei 30 giorni:

In questo caso infine le ripartizioni energetiche saranno:

  • Carboidrati: 10%
  • Proteine: 40%
  • Grassi: 50%

Ma quali sono le controindicazioni?

Il vantaggio della dieta chetogenica è sicuramente quello di accelerare il processo di dimagrimento. Tuttavia presenta diverse controindicazioni proprio per la quantità di corpi chetogenici che saranno presenti nel sangue. Si può incorrere infatti in problematiche renali o diuresi. Tra le altre controindicazioni si ricordano:

  • Mal di testa
  • Crampi muscolari
  • Eventuali problemi ai reni
  • Stipsi
  • Palpitazioni cardiache

Infine bisogna ricordare che è consigliabile non ricorrere a diete fai da te ma di rivolgersi a un nutrizionista il quale potrà valutare ogni diversa situazione.

La brioche a colazione fa ingrassare?


La scelta di cosa mangiare nel primo pasto della giornata è veramente ampia ma è la più classica delle colazioni è quella che vede il cappuccino e cornetto come protagonisti assoluti. Seguire quotidianamente la cosidetta dieta del cappuccino e cornetto è però la scelta migliore per chi sta cercando di perdere peso oppure mantenere il proprio peso forma? Lo Abbiamo chiesto agli esperti di Dieteperdimagrire.

Dieta ipocalorica o dieta del cornetto

La domanda che attanaglia chi sta seguendo un percorso alimentare è: “si può mangiare un cornetto durante la dieta?”. Per rispondere prendiamo in considerazione il tipo di dieta che si sta seguendo.
Ad esempio, una dieta ipocalorica che prevede un apporto calorico tra le 1400 e le 1800 kcal giornaliere sconsiglia il consumo quotidiano di questo alimento a causa del suo elevato apporto calorico, che conta all’incirca 250 kcal per un cornetto semplice senza ripieno, che vanno ad aumentare nel caso in cui sia farcito con crema, cioccolato o marmellate varie.

Ci sono però altri regimi alimentari che invece suggeriscono un consumo di alimenti ricchi di carboidrati combinati con burro, formaggi stagionati o panna, eliminando gli oli vegetali e riducendo invece le proteine.
Stiamo parlando della cosiddetta dieta del cappuccino e cornetto. In questa dieta è fondamentale che le brioche, i cornetti e tutti i prodotti da forno contengano burro e non olio, poichè questo ingrediente potrebbe compromettere il raggiungimento dei risultati prefissati. Ricordarsi dunque di controllare sempre la lista degli ingredienti di ciò che si acquista al supermercato e di specificare la richiesta anche al bar o in pasticceria.

I consigli per la colazione perfetta

Girovagando sul web si trovano tantissime proposte per la colazione. C’è chi la preferisce dolce e chi salata, chi adora farla al bar e chi invece preferisce prepararsela da solo, chi beve un veloce caffè e chi non può fare a meno di apparecchiare la tavola con tanti cibi diversi. Insomma, ad ognuno il suo ma cosa dicono gli esperti del settore alimentare in merito?

Alcuni specialisti prediligono una colazione salata perchè consente di arrivare all’ora di pranzo con meno senso di fame, altri preferiscono l’abbinamento di uno yogurt magari greco con della frutta.
Tutto dipende da cosa consiglia il nutrizionista a cui ci stiamo rivolgendo e dal piano alimentare creato per noi.

Seguire un regime alimentare salutare aiuta a mantenere il corpo in uno stato ottimale ma questo non significa necessariamente dover rinunciare ai piccoli piaceri della vita, bisogna solo trovare il giusto compromesso.
Se la colazione è il momento della giornata che preferisci per coccolare te stesso, fare colazione al bar una volta a settimana mangiando la tua brioche preferita e bevendo quel cappuccino che tanto ti piace è certamente una buona via di mezzo rispetto ad abusarne tutti i giorni o al contrario al divieto assoluto.

Burro Ghee Chiarificato: Benefici e Controindicazioni

Mi sono imbattuto in un’intervista di Marco Montemagno con Jovanotti, che parlando del regime alimentare che affrontava era fiero di raccontare come il burro chiarificato assunto in 2 cucchiai appena sveglio gli desse la carica per affrontare buona parte della giornata.

Burro Ghee o Burro chiarificato, ma quali sono i benefici?

Il burro chiarificato contiene una forte componente di acido butirrico, utile per la salute del colon e dell’organismo nel suo complesso. Aiuta l’intestino a espellere gli additivi portati dalle sostanze raffinate dei cibi elaborati, pesanti e non nutrienti appieno. La mucosa intestinale ha bisogno di rinnovarsi sempre, perché gli enterociti che assorbono le sostanze nutritive hanno vita breve, e dopo pochi giorni hanno bisogno di essere rigenerati.

Il Burro Ghee è composto per il 65% da acidi grassi saturi, nutrienti energetici per il nostro intestino.

Nella medicina Ayurveda della tradizione indiana, il Burro Ghee è indicato come un tonico di lunga vita e giovinezza, ed aiuta il sistema immunitario grazie alle sue proprietà antiossidanti. Stimola il nostro organismo ad assorbire i sali minerali nei cibi se assunto insieme, e aiuta ad abbassare i sintomi di gastrite se si assume da solo a stomaco vuoto.

Coadiuva la cottura sciolto nella padella e anche come condimento di insalata.

Un’altro campo di applicazione è nella cosmesi come idratante naturale e lenitivo di escoriazioni e ferite.

Il Burro Ghee contiene Lattosio?

No. Il burro chiarificato non contiene lattosio. Il lattosio è un carboidrato che, assieme alle proteine ed all’acqua, viene eliminato durante la chiarificazione del burro.

Un’altra caratteristica del Burro Ghee è che contiene una grande quantità di Acidi Grassi Omega 3, e maggiore quantità è contenuta nel burro chiarificato realizzato da mucche che sono alimentate a pascolo, e meno nel caso di mucche alimentate con cereali.

Qual’è a differenza tra burro e burro chiarificato?

Il burro tradizionale contiene circa l’ottanta per cento di grassi, e per la restante parte acqua e caseine, che rimangono nella produzione del burro.

Nella chiarificazione, realizzando il burro ghee, queste parti vengono eliminate anch’esse, mantenendo solo la componente del burro relativa al grasso animale.

Avendo il 100% di parte grassa, non brucerà mai, perché la fusione del burro chiarificato in blocco avviene a 200 gradi centigradi, temperatura che in una padella in cucina non si raggiunge.

Il burro ghee( Ghi nella cultura Ayurvedica ) contiene acidi grassi utili contro placche arteriose e diabete. L’acido butirrico contenuto nel burro chiarificato inoltre è un valido alleato contro le malattie neuro degenerative cone L’Alzheimer.

Come si conserva il burro ghee?

Il burro ghee ha un’elevata durata di conservazione fuori dal frigo, a differenza del burro tradizionale può essere conservato fino a sei mesi.

Se viene conservato in frigo, risulta duro e compatto e ha una vita conservativa di circa 1 anno.

Burro Ghee sui capelli e gli occhi

Per dare un tono migliore e nutrire direttamente i capelli rovinati dagli agenti atmosferici e dai trattamenti cosmetici o da phon, il burro chiarificato ha un ruolo molto importante. Si applica massaggiandolo sulla superficie dei capelli, ma si può anche realizzare una maschera da applicare. Per realizzare la maschera per capelli a base di burro ghee, si deve far sciogliere e poi applicare coprendo con un asciugamano caldo per 20 minuti, in modo di trasmettere le sostanze idratanti al capello. Va poi coperto con una cuffia per capelli, ed il giorno seguente si procede ad effettuare un classico shampoo per rimuoverne i residui. I nostri capelli saranno nuovi, lucenti e vitali.

Anche ungere gli occhi e l’interno delle palpebre con burro chiarificato, permette di nutrirli ed eliminare la secchezza.

Burro ghee a colazione?

Consumare il burro ghee come primo alimento della giornata è un toccasana per ricevere una sferzata di energia. E’ utile spalmarlo sul pane, come su è soliti fare con il burro normale.

Le uniche controindicazioni sono legate alla quantità di grasso in esso contenuto, per cui è bene dosare la quantità giornaliera di burro chiarificato da consumare abitualmente.

E tu hai mai provato il burro ghee?

Bacche di goji come sfruttarle a colazione

Bacche di Goji a Colazione

Bacche di Goji: come sfruttarle a colazione

Le bacche di Goji sono dei piccoli frutti che contengono però moltissimi benefici. È consigliato mangiarle a colazione per goderne dei benefici. Di seguito verranno elencati dei suggerimenti su come sfruttarle.

Come sfruttare le bacche di Goji a colazione: consigli

Il modo classico per consumare le bacche di Goji è quello di abbinarle con cereali e latte, oppure con cereali e yogurt greco. Si possono anche abbinare della frutta di stagione, o anche frutta secca per aggiungere più gusto. Altro modo per consumare le bacche di Goji è quello di preparare un infuso a base di questi piccoli frutti: basta bollire un cucchiaio di bacche in 250ml di acqua; poi bisogna filtrare il liquido e berlo, addolcendolo anche con del miele.

Per una colazione sana e leggera si può ricorrere alle barrette con frutta secca e bacche di Goji, acquistabili in ogni supermercato o negozio di di fitness. Tuttavia è consigliato prepararle in casa, visto che sono facili da fare e si può controllare quali ingredienti vengono messi. Invece, se si è in vena di una colazione diversa dalle altre ma allo stesso tempo sana si può optare per un porridge con frutta secca o fresca e bacche di Goji; queste possono essere mescolate insieme al porridge oppure possono essere aggiunte ad esso, fresche, appena prima di essere mangiato.

Se invece ci si sveglia la mattina con la voglia di qualcosa di dolce e goloso, l’ideale è prepararsi un plumcake all’arancia e bacche di Goji, oppure una torta al cioccolato fatta di muesli e bacche di Goji. Un ciambellone marmorizzato, oltre ad essere gustoso, può anche rallegrare la giornata con i suoi colori vivaci dati dalle bacche di Goji messi all’interno dell’impasto. Un dolce facilmente mangiabile e molto pratico sono i muffin con bacche di Goji e gocce di cioccolato, oppure muffin con yogurt e bacche di Goji. Insomma, si può scatenare la propria fantasia facendo attenzione a bilanciare il sapore delle bacche con gli altri ingredienti e gli altri frutti.

Per una colazione semplice e gustosa, si può spalmare una marmellata di goji su delle fette di pane integrale o anche su delle fette biscottate. Infine, se si va di fretta e non si ha tempo di fare una colazione tranquilla, basterà mangiarsene una manciata per sentirsi subito sazio e pieno di energie oppure usare degli integratori a base di bacche di Goji.

I benefici delle bacche di Goji

Esistono tantissimi modi e preparazioni per consumare le bacche di Goji a colazione e possono, come detto precedentemente, apportare tantissimi benefici al corpo. Ma quali sono i benefici di queste bacche rosse a forma di peperoncino? Che siano bacche di Goji fresche o essiccate, i benefici e le proprietà nutrizionali non cambiano affatto. Anzitutto contengono molti antiossidanti i quali prevengono l’invecchiamento di tessuti e ossa che compongono tutto il corpo. Permettono di aumentare le difese immunitarie grazie ai polisaccaridi presenti al loro interno, e contengono anche Vitamina A, C e B le quali aiutano a prevenire la comparsa di tumori.

Omega 3 e Omega 6, due grassi buoni che sono importanti per la regolazione della pressione sanguigna e per regolare le risposte infiammatorie del corpo e della pelle. Inoltre, grazie alle fibre e ai probiotici, aiutano moltissimo l’intestino e migliorano il transito intestinale. Proteggono anche la vista grazie a delle sostanze: le carotenoidi, presenti anche nelle carote. Le bacche di Goji aiutano anche ad abbassare il colesterolo e a stimolare la perdita di peso; per questo vengono impiegate da moltissime persone nella loro dieta.

Per i diabetici, invece, le bacche di Goji possono essere un vero e proprio aiuto, visto che controllano la glicemia e stabiliscono i livelli di glucosio nel sangue, con effetti a lungo termine. Infine posseggono un potere saziante: è possibile mangiarle così, in forma pura, per sentirsi velocemente sazi.
Sebbene facciano bene e contengano così tanti principi nutritivi, bisogna comunque controllare di non avere allergie a riguardo. È quindi consigliato consultare un medico o un nutrizionista per avere informazioni aggiuntive.

Conclusione

Le bacche di Goji sono dei veri e propri frutti miracolosi, i quali posseggono proprietà nutritive che possono migliorare lo stato del proprio corpo. Come si è appena visto, sfruttarle a colazione non è assolutamente complicato: basta solo scegliere quello preferito e quello considerato più creativo.

Mandorle a Colazione: Benefici e Controindicazioni

La colazione è un pasto essenziale per iniziare al meglio la giornata. Per la giusta dose di energia, le mandorle possono rivelarsi una soluzione perfetta.

Le proprietà benefiche delle mandorle

Sono davvero molteplici i motivi che rendono il consumo quotidiano di mandorle un elemento assolutamente benefico per la nostra salute e dieta. Come anche altri generi di frutta secca, sono particolarmente ricche non solo di un ottimo quantitativo calorico, ma di sostanze come il magnesio, vitamine e minerali, elementi fondamentali per il benessere e la salute del nostro organismo.

Innanzitutto, la presenza di fibre e proteine vegetali garantiscono il mantenimento in buona salute del nostro intestino, mentre invece un ruolo fondamentale è svolto dal magnesio, il quale agisce a beneficio di differenti funzioni; è un elemento importante contro lo stress, la fatica, agendo quindi in maniera efficace sulla pressione nervosa. il magnesio presente nelle mandorle permette di abbassare notevolmente la pressione sanguigna e arteriosa. In questo modo, si riduce favorevolmente il rischio di infarto, ictus e insufficienza renale. Inoltre, il magnesio è un elemento fondamentale per le persone affette da diabete; riesce ad equilibrare i livelli di glucosio nel sangue oltre che ad essere d’aiuto all’utilizzo di insulina.

Un consumo equilibrato e non eccessivo di mandorle favorisce anche il benessere delle nostre cellule e della pelle; la presenza di antiossidanti protegge per l’appunto le cellule dal danno ossidativo. Inoltre, si rivelano essere un’ottima soluzione per le proprie diete dimagranti, oltre alla capacità di ridurre il senso di fame. Le mandorle presentano un basso livello di carboidrati a vantaggio di proteine e fibre, questo fa sì che aumenti il senso di sazietà successivamente al loro consumo. Inoltre, ai fini di una buona dieta, alcuni studi dimostrano che le mandorle possano incrementare notevolmente l’efficacia del metabolismo.


Proprietà delle mandorle contro il colesterolo e per la salute del cuore

Consumare un buon quantitativo di mandorle al mattino, come anche in altri momenti della giornata, può essere un aiuto importante contro il colesterolo e a beneficio della salute cardiaca. Permettono di abbassare il livello di colesterolo cattivo presente nel sangue grazie a due acidi, oleico e palmitoleico, a vantaggio di un aumento discreto del colesterolo buono. La vitamina E invece, aiuta a prevenire e diminuire il rischio di infarto, mentre grazie ai grassi insaturi è possibile proteggere e salvaguardare la salute del nostro cuore.

È importante sottolineare quanto il consumo di mandorle possa essere di grande aiuto anche per l’anemia e per le ossa. La presenza di calcio infatti, le rende un alimento ottimo per le persone affette da osteoporosi, mentre il quantitativo di ferro presente al loro interno può essere efficace in caso di anemia sideropenica.

Quantitativo e controindicazioni

È assolutamente necessario specificare che, come qualsiasi tipo di pasto che apporta benefici, anche le mandorle vanno mangiate in maniera moderata. È infatti controproducente consumarle in quantità smisurate e senza un vero equilibrio di base, bisogna quindi cercare ad esempio di accostarle ad altri cibi o fare attenzione quotidianamente alla quantità necessaria. In tal senso, la quantità consigliata è di 15-20 mandorle, pari a circa 35 grammi. È altrettanto importante chiarire che, seppur siano un elemento nutrizionale importante nella dieta di una persona affetta da diabete, un consumo disomogeneo ed eccessivo è comunque fortemente sconsigliato, sopratutto per persone in sovrappeso. Attenzione anche alla presenza dell’arginina, una sostanza che stimola lo sviluppo e l’attività dell’herpes nel caso in cui fosse presente nel nostro organismo. Inoltre, è fortemente consigliato di evitare le mandorle amare; se consumate crude, possono essere realmente dannose per l’organismo e la salute. Esse infatti hanno un glucoside, la Amigdalina, che può essere seriamente un pericolo per la salute. Un elevato consumo di mandorle amare può infatti rivelarsi fatale, risalutando velenose per il nostro organismo. Ovviamente bisogna prestare molta attenzione a eventuali intolleranze e allergie, la frutta secca è uno degli alimenti più comuni fra le allergie.

Ricette Dolci con Alga Spirulina: 3 idee da provare

L’Alga Spirulina è entrata da tempo a far parte dei sistemi integrativi alimentari utili a ripristinare qui equilibri vitaminici e minerali di persone soggette a particolari regimi alimentari per ragioni sportive, mediche o del tutto personali.

Quindi siamo abituati a vedere questa alga , anche detta superfood, più come una capsula che come un alimento. Ma, l’Alga Spirulina, può anche essere consumata in maniera naturale e quindi è possibile integrarla nella nostra dieta inserendola come un qualunque altro ingrediente all’interno di una pietanza.

In che modo dunque possiamo usarla in cucina per la preparazione di ricette dolci?


L’Alga Spirulina non ha un sapore invasivo mentre il suo colore verde intenso contagia qualunque altro alimento con la quale entra in contatto, per questa ragione, oltre ovviamente ai suoi preziosi nutrienti, può essere usata per ottenere delle varianti creative dei classici della pasticceria internazionale.

Di seguito proponiamo tre idee originali su come usare questo super alimento per la preparazione di gustosi dessert.

Cheese cake con alga spirulina



La chees cake è una torta che viene proposta in moltissime varianti, ma certamente il formaggio è l’ingrediente che la caratterizza, sia nella consistenza che nel sapore.

Un buon modo di integrare l’Alga Spirulina (in polvere) nella ricetta della torta al formaggio, qualunque sia la versione che preferite preparare, è quello di inglobarla nel composto a base della cake.

Il risultato sarà quello di caratterizzare il colore della torta, che non sarà più tendente al bianco panna, ma di un verde intenso e brillante. Inoltre sarà arricchita di preziosi nutrienti propri dell’Alga Spirulina.


Crostata di ricotta con Alga Spirulina



Un altro dolce nel quale è possibile integrare l’Alga Spirulina in maniera che la sua presenza sia caratterizzante per il dolce anche dal punto estetico e non solo nutrizionale è la crostata di ricotta fresca.

Questa torta rustica prevede l’uso della pasta frolla per la base e di un composto di ripieno che viene fatto con la ricotta fresca dolcificata con zucchero o miele e arricchita con uvetta passa e a piacimento della frutta secca.

Anche per questa ricetta andremo a inserire l’Alga Spirulina in polvere al momento di amalgamare la ricotta con gli altri ingredienti e noteremo che la ricotta si colorerà immediatamente di un intenso colore verde che si imbrunirà nella parte superiore in cottura. Colore che però verrà mantenuto all’interno e quindi visibile al taglio.

Una bella sorpresa per chi avrà la fortuna di assaggiare questo dolce così particolare e certamente buonissimo.

Bignè con Alga Spirulina



bignè all’Alga Spirulina si ispirano a famosi bignè al pistacchio.

La preparazione è molto semplice. Consigliamo di usare per il ripieno dei bignè una crema di base bianca, come una panna o una pasticciera. Procedere ad inserire nel composto l’Alga Spirulina in polvere e amalgamare in maniera molto dolce per evitare di smontare le creme sino a omogeneizzare il tutto per poi inserirlo nella sacca del bignè.

Un altro utilizzo possibile sempre con i bignè è quello di usare l’Alga Spirulina per ottenere una glassa verde con la quale rifinire questi golosissimi dolci. Sarà sufficiente mischiare una piccola quantità di questo superfood con acqua, zucchero a velo e amido e la glassa è pronta.

Paleo Dieta e Colazione: Cosa posso mangiare?

Quando si parla di Paleo Dieta si fa riferimento alla natura del termine. Si tratta di un regime alimentare che fa riferimento al periodo preistorico del paleolitico.

Si tratta dell’ultima era in cui le popolazioni traevano il nutrimento attraverso la caccia, la pesca e la raccolta diretta.

Successivamente con l’agricoltura e l’allevamento, i popoli hanno abbandonato lo stile di vita nomade diventando fondamentalmente stanziali, e sviluppando metodi statici per soddisfare il bisogno alimentare.

La rivoluzione alimentare è avvenuta circa 12 mila anni fa, quindi in un arco temporare nettamente inferiore al periodo in cui è durato il Paleolitico. Secondo il fondatore della dieta paleo, Loren Cordain, l’organismo umano non sarebbe abituato ad assimilare i derivati dell’agricoltura e dell’allevamento, rispondendo in maniera ottima invece alla carne, pesce e cibi raccolti direttamente dalla terra.

La paleo dieta quindi spinge ad escludere prodotti derivanti dall’attività agricola, come cereali, legumi, e derivati di allevamento come latte e latticini.

Inoltre esclude alcolici, dolci, pizza e cibi raffinati.

A Colazione cosa mangiare in caso di dieta Paleo?

Un primo passo è abbandonare il classico cappuccino e cornetto, e per detossificarsi dallo zucchero si può ovviare puntando su altri alimenti diversi.

Omelette, insalata di funghi, frullato di frutta senza l’aggiunta di zucchero, con kefir o latte di cocco come dolcificante. Salmone e insalata di finocchi, frutti di bosco e noci, latte di mandorle e datteri.

Una valida alternativa, usata anche in altri regimi dietetici sono i pancakes di avocado, oppure crepes di castagne. E’ inoltre utile seguire i segnali del corpo che ci trasmette quando assumiamo cibi che non ci fanno bene. Ne sono un esempio afte, reazioni allergiche, stitichezza, ecc.

Ribadiamo che visto che il nostro corpo non è abituato alle trasformazioni degli alimenti avvenuti nel tempo, le farine raffinate e i carboidrati tendono a portarci verso una alimentazione negativa, irritazioni del tratto del colon e delle pareti dell’intestino.

La scarsa assimilazione dei nutrienti di questi cibi alterati dalle lavorazioni portano a disturbi alimentari, il più diffuso dei quali è la celiachia, ma anche l’obesità, anche a causa dei conservanti inseriti in questi tipi di cibi.

La paleo dieta ci aiuta a capire quali sono gli alimenti dannosi per il nostro organismo e interpretare i segnali di reazione del nostro corpo.

In fatto di colazione sono completamente banditi i cereali, compresi i molto gettonati quinoa, amaranto, grano saraceno e semi di chia, i legumi, gli zuccheri bibite comprese, latticini e grassi idrogenati.

In pratica, il tipico piatto indicato dalla dieta paleo è composto da 2/3 di vegetali e 1/3 di origine animale, con l’aggiunta di grassi sani, come olio di cocco, olio extravergine di oliva, noci, mandorle, o avocado.

In Italia la Paleo Dieta è stata promossa a livello capillare dal lavoro importante di ricerca da parte di Claudio Tozzi, che ha aggiunto la provenienza geografica degli avi delle persone coinvolte nella paleo dieta, brevettando la Geo Paleo Diet.

E tu, conoscevi la dieta paleo?

Zenzero a Colazione, quali vantaggi assumerlo prima?

Conosciuto e utilizzato fin dall’alba dei tempi nelle pratiche mediche dell’Estremo Oriente, lo zenzero è una pianta erbacea delle Zingiberaceae, apprezzata anche in Occidente per le proprietà del suo olio essenziale, ricavato solo dalle radici, e miracolose nella cura di molti disturbi comuni.

Lo zenzero è principalmente un antinfiammatorio naturale, che però risulta efficace anche per stimolare e aiutare la digestione.

È efficace per combattere un disturbo non grave ma particolarmente fastidioso nei rapporti sociali come l’alitosi. Basterà bollire dell’acqua per dieci minuti con dello zenzero fresco e bere la tisana ottenuta per attenuare il problema.

Vediamo la sua utilità per il nostro organismo nel nostro approfondimento offerto da INRAN

A cosa serve lo zenzero?

Lo zenzero ha diverse proprietà curative riconosciute per l’organismo umano, le tisane allo zenzero vengono spesso date anche agli sportivi per aiutare a smaltire la massa grassa e per le tante altre sorprendenti funzioni. Scopriamo le principali:

  • Proprietà antitumorali. È sicuramente la proprietà più apprezzata, emersa a seguito di alcuni studi condotti dall’Università del Minnesota, lo zenzero infatti è una ottima prevenzione verso i tumori, in special modo contro i carcinomi del colon retto. Occorre, tuttavia, prendere zenzero tutti i giorni per ottenere questi benefici;
  • Proprietà antinausea. Per eliminare la nausea, da auto, da cattiva digestione o da mal di mare occorrerà bere un infuso di zenzero o masticare la radice;
  • Proprietà gastroprotettrici. Lo zenzero aiuta a digerire bene, e inoltre funziona contro la gastrite e le ulcere intestinali. É efficace contro l’Helicobacter Pylori, un batterio assai comune che provoca reflussi gastrici e ulcere allo stomaco. Con lo zenzero è possibile curare anche la diarrea e aiuta a smaltire l’eccesso di gas intestinale;
  • Proprietà benefiche per il sistema immunitario. Lo zenzero contrasta raffreddore e febbre, ed aiuta a rinforzare l’organismo. Grazie alle proprietà antisettiche e antinfiammatorie è di grande aiuto anche per il mal di gola, la tosse e il catarro;
  • Proprietà antinfiammatorie. Con lo zenzero si può curare un mal di testa leggero o diminuire i dolori articolari e muscolari;
  • Proprietà anticoagulanti. Lo zenzero riduce la possibilità di formare coaguli nelle arterie, abbassa il colesterolo nel sangue e diminuisce la pressione sanguigna.

Come usare lo zenzero in cucina e a colazione

Assumere lo zenzero a colazione, o prima della colazione, può rivelarsi un vero e proprio toccasana per le speciali proprietà elencate. Ma come possiamo assumerlo?

Bisogna imparare qualche semplice e gustosa ricetta per utilizzare questa preziosa spezia e integrarla nella nostra routine quotidiana.

Una delle ricette più apprezzate per grandi e piccini è sicuramente il biscotto allo zenzero, basterà seguire in dettaglio una ricetta per ottenere dei soffici e squisiti dolcetti, gradevoli sia per la colazione o per uno spuntino pomeridiano.

Un altro modo per assumere lo zenzero e beneficiare delle tante proprietà di questa pianta è sicuramente la tisana allo zenzero. È una ricetta molto apprezzata anche dalle donne per gli effetti depurativi e dimagranti, inoltre riesce a diminuire i morsi della fame e aiuta il corpo a riscaldarsi.

Meglio realizzare le tisane con il prodotto fresco, risultano più efficaci e allo stesso tempo più gustose, all’occorrenza è possibile aggiungere qualche goccia di limone.

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Quando è meglio non assumere lo zenzero

Fino ad adesso abbiamo descritto le straordinarie proprietà dello zenzero, che in maniera simile ad altre piante medicinali offre a chi decide di consumarla moltissime proprietà benefiche.

Ma può causare anche delle brutte allergie, per cui prima di assumere la tisana allo zenzero è sempre meglio assicurarsi di non soffrire di alcuna allergia o intolleranza alla pianta.

Lo zenzero è poi fortemente sconsigliato a chi ha sofferto in passato di calcolosi biliare o in generale ha avuto problemi alla colecisti (cistifellea) poiché potrebbero verificarsi situazioni del tutto contrarie rispetto a quelle sperate.

L’assunzione di zenzero è, poi, sconsigliato alle donne in stato interessante. Quelle che volessero optare per questo rimedio per alleviare i disturbi tipici della gravidanza come la nausea mattutina o il reflusso gastrico devono prima consultarsi con il proprio medico curante.

Una eventuale allergia o intolleranza in gravidanza potrebbe rivelarsi assai più grave rispetto agli effetti collaterali in periodi normali.

Concludiamo dicendo che le proprietà delle radici di zenzero sono eccezionali, iniziare la giornata con una tisana di zenzero o con qualche biscotto allo zenzero può davvero dare una marcia in più all’organismo.

 

Dieta Vegetariana: Solo Vantaggi?

L’AIRC sottolinea a proposito della lotta contro il cancro come la scelta di adottare il regime vegetariano sia vantaggioso per la nostra salute, anche se non è fondamentale eliminare la carne dalla nostra dieta per mangiare in maniera sana.

Abbiamo visto in un altro approfondimento quali sono le scelte da fare per effettuare una buona colazione con un regime di dieta vegetariana.

In questo articolo vogliamo andare ad analizzare quali sono i vantaggi di questo regime alimentare, molto adottato al giorno d’oggi.

Tutti gli eccessi di fondo sono dannosi, e quindi la riduzione di cibi potenzialmente pericolosi per il nostro metabolismo è una scelta azzeccata. Tuttavia nella lotta ai tumori non si afferma che eliminare la carne aiuti, ma è molto utile altresì aumentare il consumo di vegetali, come legumi e verdure e frutta.

Quanti tipi di “vegetariano” conosciamo?

Nelle diverse declinazioni, il vegetariano si differenzia da alcune abitudini di consumo dei cibi. Ci sono ad esempio i latto-ovo vegetariani, che eliminano carne e pesce, ma consumano derivati, come latte formaggi e uova; Il vantaggio di questo approccio è che equilibra meglio l’apporto di proteine, sempre stando attenti a non eccedere nel consumo di formaggi, e aumentare comunque il consumo di legumi per sostituire la carne.

I Latto Vegetariani invece eliminano anche le uova dalla loro alimentazione, lasciando dentro formaggi e latte. La compensazione adeguata con il consumo di legumi, e l’apporto di integratori di vitamina B12 permettono a questa scelta di essere equilibrata. L’attenzione si concentra sempre nell’evitare nell’eccesso di consumo di formaggi, che causano un apporto squilibrato di grassi al nostro organismo.

I Vegani escludono dalla loro dieta qualsiasi prodotto di origine animale, apportando vantaggi alla diminuzione del rischio di tumori, malattie dell’apparato circolatorio e obesità, ma squilibrando non poco il regime alimentare. Ad esempio può portare carenze forti di vitamina B12 e di ferro, predisponendo i soggetti all’Alzheimer, e all’anemia con il mancato apporto bilanciato di ferro. In genere si riequilibra il tutto con un costante apporto di integratori alimentari, anche se l’apporto delle sostanze nutritive mancanti da cibi sarebbe migliore.

La dieta vegana è molto vicina alla filosofia zen macrobiotica, che secondo i principi orientali dello yin e dello yang divide gli elementi nutritivi, eliminando comunque dalla dieta i cibi di origine animale, e favorendo la pratica di cotture salutari. In caso di adozione di questo tipo di approcci, è bene sempre, ma anche nel caso di problemi di salute derivate dall’alimentazione, ascoltare i consigli di un esperto nutrizionista.

Gli Estremisti dell’alimentazione vegetariana sono i Crudisti, che consumano solo vegetali crudi, e i fruttisti, che consumano soltanto frutta, e nulla di cucinato. In questo caso l’apporto degli elementi nutritivi è piuttosto estremo, in senso di carenza, e non ci sono studi che determinano vantaggi da questa scelta alimentare.

Quali Sono gli elementi forti della dieta vegetariana?

L’adozione di un regime vegetariano ha al centro di tutto la prevenzione dei tumori, attraverso l’alimentazione “pulita” dalle tossine derivanti dalle proteine animali.

Gli elementi nutritivi che ci danno vantaggi estremi nel consumo di prodotti a base vegetale sono diversi

Gli antiossidanti ad esempio combattono i radicali liberi, che disturbano il nostro organismo e ci predispongono ad essere più soggetti a cancro e malattie simili.

Anche le vitamine contenute nei vegetali sono di fondamentale importanza per il nostro organismo.

Forti antiossidanti sono il betacarotene, che sintetizza la Vitamina A, e la Vitamina C ed E. E’ bene consumare un buon apporto di vegetali e frutta contenente il trio di vitamine A c E, in maniera abbondante, per dare il giusto equilibrio di vitamine quotidiane di cui il nostro corpo ha costantemente bisogno.

Le fibre sono contenute nella cellulosa che si trova all’interno dei vegetali, e non sono digeribili. Per questo stimolano l’intestino ad espletare le sue funzioni fisiologiche ed anche i microorganismi contenuti nel nostro apparato digerente, facendo aumentare quelli utili all’assorbimento dei nutrienti. Le fibre regolano il microambiente intestinale, e studi scientifici hanno dimostrato che il consumo elevato di fibre previene il cancro del colon e del seno.

Ultimi, ma non ultimi, vengono in nostro aiuto i legumi, ed insieme, i cereali. I Legumi sostituiscono in buona parte il consumo di carne contenendo grande varietà di proteine, aminoacidi essenziali come lisina, treonina, valina e triptofano.

Anche i cereali contengono aminoacidi solforati, scarsi nei legumi, quindi sono perfettamente complementari ai legumi nella sostituzione del pasto di carne.

Cosa ci porta a scegliere il vegetarianismo?

Molte persone ne fanno una scelta etica, per contrastare la caccia e l’uccisione di animali ai fini alimentari. In genere chi sceglie per questo motivo segue anche la filiera di produzione di latte e uova, considerando e scegliendo dei produttori che hanno un’attenzione particolare all’allevamento senza stress per gli animali.

Chi ne fa una scelta di salute, è convinto che la dieta vegetariana sia la più sana ed equilibrata. E’ comunque adottata da persone che hanno cura della propria salute, ed in genere vivono una vita sana.

Un terzo aspetto di scelta della dieta vegetariana coinvolge l’impatto ambientale che ha la produzione di carne. Infatti per produrre carne c’è una grande quantità di emissioni di gas serra, e un consumo di cereali sbilanciato rispetto alla produzione mondiale.