Lo zenzero è uno degli ingredienti più amati e conosciuti della cucina asiatica. Radice della famiglia delle Zingiberacee, di cui fa parte anche la curcuma, cresce nelle zone tropicali dell’Estremo Oriente, dove è protagonista di molte ricette e non è solo un alimento.
Nella medicina tradizionale orientale, infatti, è largamente utilizzato per curare molti disturbi fisici, dal mal di testa alla nausea in gravidanza. Questo ingrediente è fondamentale in molte ricette salutiste, come i centrifugati allo zenzero: tra le sue proprietà – infatti – c’è anche quella di “attivare” i benefici degli altri ingredienti, rendendo più facile al nostro organismo assimilare i relativi nutrienti.
Cos’è lo zenzero
Il nome scientifico dello zenzero è Zingiber officinale, parola che indica subito la sua natura medicinale. Fino a pochi anni fa non era così facile trovare lo zenzero nei supermercati; si trattava infatti di un ingrediente tipicamente orientale e ancora poco usato nella nostra cucina. Oggi potete trovare questa radice ovunque in moltissime varianti: in polvere, essiccata, in compresse, marinata o al naturale, ancora avvolta da una buccia simile a quella delle patate.
Nonostante la sua fama si sia decisamente accresciuta negli ultimi anni, lo zenzero è conosciuto in Occidente dai tempi di Alessandro Magno, che lo introdusse in Europa. In Italia, in particolare a Firenze, i dolci a base di zenzero erano molto amati nel Medioevo, tanto da essere citati nel Decameron di Boccaccio. Ancora oggi il gingerbread e gli omini di pan di zenzero sono dolcetti tipici del Natale anglosassone.
Benefici e proprietà dello zenzero
Lo zenzero è utilizzato da secoli nella medicina tradizionale, specialmente quella asiatica. In Cina, bevande a base di zenzero sono usate per combattere il raffreddore e i malanni stagionali, mentre in India è molto diffusa ancora oggi una pomata a base di polvere di zenzero da applicare sulla fronte e sulle tempie per alleviare il mal di testa.
Lo zenzero però dà il meglio di sé contro i disturbi digestivi. Il tipico gusto pungente è dato da due enzimi che esistono solo all’interno di questa radice: il gingerolo e lo shogaolo, nomi che significano proprio “zenzero” in inglese (ginger) e giapponese (shoga). Questi sono potenti antinfiammatori e antiemetici, perfetti per risolvere i problemi legati alla cattiva digestione, come il bruciore di stomaco e la nausea. Nelle Filippine e in Indonesia lo zenzero fresco è un famoso rimedio usato dalle donne in gravidanza contro le nausee mattutine.
Anche in Occidente lo zenzero è considerato un medicinale a tutti gli effetti, venduto in compresse nelle farmacie e nelle erboristerie. Negli Stati Uniti è addirittura riconosciuto ufficialmente dalla Food and Drugs Administration come rimedio per patologie legate alla digestione, al mal di mare o al mal d’auto.
Lo zenzero in cucina: come si usa
Abbiamo visto come lo zenzero sia un medicinale efficace contro tantissimi disturbi, ma non possiamo dimenticare la destinazione principale di questa radice orientale: la cucina.
Il gusto dello zenzero è molto particolare, quasi piccante. Per questo motivo la radice è molto amata all’interno di piatti delicati che necessitano di maggiore “sprint”. Nei ristoranti giapponesi lo zenzero viene sempre servito a tavola per togliere dalla bocca il sapore del pesce appena mangiato, subito prima di passare al taglio successivo.