La merenda della Nonna, riscopriamo i veri sapori di una volta

Quando arriva questo periodo tra aprile e maggio e vado a riprendere i miei figli a scuola mi ritornano in mente quei pomeriggi passati a casa della nonna, tutti i nipoti, grida e risate, pantaloncini, scarpe da ginnastica, un pallone e figli dei vicini che si univano a noi per giocare; beh, quello che non mancava mai in quei pomeriggi era la merenda della nonna.

Chi non conserva nella memoria il gusto speciale delle merende della nonna? Il ricordo di quelle mani che sfornavano biscotti o crostate, solitamente di invereno, oppure preparavano un semplice pane e pomodoro che però aveva un sapore unico?

La domanda era sempre invariabilmente la stessa: che vuoi col pane?
Quando nonna voleva coccolarci con qualcosa di dolce, solitamente era pane burro e marmellata, oppure una fetta di pane inumidita con acqua e una spolverata di zucchero o uno strato spesso di miele dorato e appiccicoso. Verso la fine dell’estate arrivava il tempo dei pomodori maturi, “strofinati” sul pane con sale e tanto olio. Una merenda fresca e salutare, specialmente quando i pomodori venivano direttamente dall’orto, ancora caldi di sole estivo.

Quando i nonni invece erano da poco tornati dalla visita ai parenti in paese, la merenda migliore era con l’uovo sbattuto.

Per prepararlo occorrevano semplicemente le uova fresche, dalle quali si prendeva il tuorlo e lo si mescolava allo zucchero, poi serviva la pazienza amorevole del nonno che lavorava il tutto rigorosamente a mano, fino a quando non ne veniva fuori una crema soffice e deliziosa.Si mangiava con il cucchiaino, poco per volta per non farlo finire troppo presto, e quando diventavi più grande avevi il permesso di aggiungerci anche un po’ di caffè!

Ma quanto era bello il momento della merenda dalla nonna? Pochi ingredienti ma di qualità incredibile… Ancora oggi sogno di ritrovare gli stessi sapori, le stesse sensazioni.
Le “merende di una volta” erano tutte povere e facili da reperire perché arrivavano direttamente da “madre natura” (farina dal grano, uova dalle galline, marmellata dalla frutta, il latte dalle mucche ecc…). La cosa sorprendente che ciò che viene definito povero in realtà è pieno di ricchezza in termini di ricordi, di benessere, di rispetto, di amore.

Oggi Le tipologie di merenda, certo, sono molto cambiate influenzate dal diverso stile di vita, dal tempo a disposizione, dal benessere economico…più o meno ricca, a seconda che si tratti di una merendina semplice oppure farcita o ricoperta di cioccolato.

Sicuramente le merende industriali sono pratiche e veloci per le mamme, gustose ed appaganti per i bambini. Ricche di zuccheri e grassi (vegetali ed idrogenati) creano dipendenza nel bambino e non lo aiutano ad apprezzare i sapori delicati che la natura ci offre.

Nonostante la vita frenetica ed il poco tempo a disposizione, quello da dedicare alla merenda, e più in generale all’alimentazione dei propri figli è tempo prezioso, è un tempo da investire per la loro salute attuale e futura.

Forse però tutti avremmo bisogno di ritrovare un po’ di quella semplicità e genuinità di un tempo.