Quando si parla di Paleo Dieta si fa riferimento alla natura del termine. Si tratta di un regime alimentare che fa riferimento al periodo preistorico del paleolitico.
Si tratta dell’ultima era in cui le popolazioni traevano il nutrimento attraverso la caccia, la pesca e la raccolta diretta.
Successivamente con l’agricoltura e l’allevamento, i popoli hanno abbandonato lo stile di vita nomade diventando fondamentalmente stanziali, e sviluppando metodi statici per soddisfare il bisogno alimentare.
La rivoluzione alimentare è avvenuta circa 12 mila anni fa, quindi in un arco temporare nettamente inferiore al periodo in cui è durato il Paleolitico. Secondo il fondatore della dieta paleo, Loren Cordain, l’organismo umano non sarebbe abituato ad assimilare i derivati dell’agricoltura e dell’allevamento, rispondendo in maniera ottima invece alla carne, pesce e cibi raccolti direttamente dalla terra.
La paleo dieta quindi spinge ad escludere prodotti derivanti dall’attività agricola, come cereali, legumi, e derivati di allevamento come latte e latticini.
Inoltre esclude alcolici, dolci, pizza e cibi raffinati.
A Colazione cosa mangiare in caso di dieta Paleo?
Un primo passo è abbandonare il classico cappuccino e cornetto, e per detossificarsi dallo zucchero si può ovviare puntando su altri alimenti diversi.
Omelette, insalata di funghi, frullato di frutta senza l’aggiunta di zucchero, con kefir o latte di cocco come dolcificante. Salmone e insalata di finocchi, frutti di bosco e noci, latte di mandorle e datteri.
Una valida alternativa, usata anche in altri regimi dietetici sono i pancakes di avocado, oppure crepes di castagne. E’ inoltre utile seguire i segnali del corpo che ci trasmette quando assumiamo cibi che non ci fanno bene. Ne sono un esempio afte, reazioni allergiche, stitichezza, ecc.
Ribadiamo che visto che il nostro corpo non è abituato alle trasformazioni degli alimenti avvenuti nel tempo, le farine raffinate e i carboidrati tendono a portarci verso una alimentazione negativa, irritazioni del tratto del colon e delle pareti dell’intestino.
La scarsa assimilazione dei nutrienti di questi cibi alterati dalle lavorazioni portano a disturbi alimentari, il più diffuso dei quali è la celiachia, ma anche l’obesità, anche a causa dei conservanti inseriti in questi tipi di cibi.
La paleo dieta ci aiuta a capire quali sono gli alimenti dannosi per il nostro organismo e interpretare i segnali di reazione del nostro corpo.
In fatto di colazione sono completamente banditi i cereali, compresi i molto gettonati quinoa, amaranto, grano saraceno e semi di chia, i legumi, gli zuccheri bibite comprese, latticini e grassi idrogenati.
In pratica, il tipico piatto indicato dalla dieta paleo è composto da 2/3 di vegetali e 1/3 di origine animale, con l’aggiunta di grassi sani, come olio di cocco, olio extravergine di oliva, noci, mandorle, o avocado.
In Italia la Paleo Dieta è stata promossa a livello capillare dal lavoro importante di ricerca da parte di Claudio Tozzi, che ha aggiunto la provenienza geografica degli avi delle persone coinvolte nella paleo dieta, brevettando la Geo Paleo Diet.
E tu, conoscevi la dieta paleo?